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sabato 3 febbraio 2018

Il mondo è cambiato. In molti continuiamo ad usare parametri e motivazioni superate per leggere la realtà (4)

Instabilità climatica

Non passa giorno che i media regionali  non ci informino che in Sicilia non si sa più dove conferire i rifiuti solidi urbani. Tutto, ci vene detto, è saturo e servono miliardi di euro per rimodulare il sistema di smaltimento.
Che servano miliardi di euro tutti noi ne siamo convinti. Serviranno per provare ad ancora saziare la famelica compagine politica.

Miliardi sono già stati sciupati (erano soldi comunitari) per realizzare un sistema di smaltimento dell'umido. Il sistema in Sicilia non è mai decollato e gli impianti realizzati (in appalto) ormai sono inutilizzabili. Servono quindi altri appalti. 
(Ci riferiamo  all'impianto presso la vecchia stazione ferroviaria di Contessa Entelina).   

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Veleni
Su un altro versante della problematica rifiuti/scorie vorremmo soffermarci per oggi.
Accanto ai rifiuti la nostra società, quella del terzo millennio, produce montagne di scorie di varia natura. Le masse sono così enormi che le "discariche" naturali non riescono ad assorbire, scomporre e neppure a riciclarne gli agenti di contaminazione.
Veleni chimici e in talune parti del pianeta pure nucleari permangono su più luoghi e inevitabilmente stanno trasformando la stessa chimica dell'atmosfera.
Le scorie nucleari (e sono parecchi ormai i paesi che con esse hanno a che fare) rimangno radioattive per 250.000 anni e ad oggi non risulta  che esistano metodi sicuri di smaltimento e nemmeno di conservazione garantita.

Ancora
I libri ci informano che ai nostri giorni l'uomo (l'umanità) immette nell'aria carbonio per tre volte il ciclo naturale assorbibile. Da qui il meccanismo di cui i media ci parlano del riscaldamento globale e dell'instabilità climatica, che in Sicilia -in questi giorni- ci fa desiderare la pioggia.
Ecco che ci viene spiegato il perchè le condizioni meteorologiche sono diventate instabili e vanno aumentando i danni causati da cicloni, soprattutto nell'Atlantico.
Il guaio è che molti usi e consumi di risorse che producono carbonio sono oggi divenuti irreversibili per gli stili di vita dell'Occidente.
E' come se fossimo in attesa che arrivi il punto critico. Punto critico che è fra noi se riflettiamo sui tanti malanni che affliggono la salute dell'uomo, soprattutto quella dell'uomo occidentale. 

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