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venerdì 5 gennaio 2018

Teofania. "Nel fiume Giordano, il Signore ha rinnovato l'uomo, che è rimasto vittima della corruzione"

Nel rito bizantino la Teofania, che in Occidente è meglio conosciuta come Epifania, è "Festa delle Luci" e Battesimo di Gesù. Nulla a che fare con i Re Magi.

Nella visione del Cristianesimo orientale il 6 gennaio, col Battesimo di quel nazareno che si mise in fila (in mezzo ad altri) per farsi battezzare nel fiume Giordano, è Dio che appare sulla terra (Teo-fania) per portare luce agli uomini.    

I passaggi liturgici della Chiesa greca non si limitano alla rievocazione (Gesù che si fa battezzare) ma insistono sul significato salvifico di quel gesto.
1) "Oggi le acque del Giordano vengono mutate in rimedio per la presenza del Signore". 
2) "Oggi tutta la Creazione è irrigata da onde mistiche", con riferimento al mistero della divinità che in quel "Oggi" di sempre sgorga per una vita nuova.
3) "Il mare (Rosso) vide e fuggi, il Giordano si volse indietro ... Che hai, o mare, che sei fuggito, e tu Giordano, che ti sei volto indietro ?". Il Salmo 113 s riferiva agli avvenimenti della fuga dall'Egitto. Quel prodigio per agevolare il cammino verso la terra promessa manifestava, nel contempo, la presenza di Dio. Presenza che si ritrova nelle preghiere di benedizione delle acque nella liturgia bizantina "Ti videro le acque, o  Dio, Ti videro le acque e si atterrirono. Il Giordano si volse indietro , vedendo il fuoco della Divinità che discendeva corporalmente ed entrava in esso. Il Giordano si volse indietro vedendo l'invisibile fatto visibile, il Creatore incarnato, il Padrone in forma di servo".
Ciò che si rivela, nella carne che noi conosciamo, è quello che non era carne, ma lo è diventato unendovisi inseparabilmente. Diventando simile a noi, non si confonde con noi ma rimane ciò che era.
Si rivela come fuoco che "brucia gli indegni" e nel contempo "penetra fino alle giunture delle membra umane, li purifica, li rafforza e li illumina". 

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