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venerdì 5 gennaio 2018

Regione Sicilia.Un Ente che non tiene contabilità aggiornata è un Ente suscettibile di saccheggio privato

Come si fa ad immaginare che non è
nota la situazione patrimoniale di 
Mamma Regione ?
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha parlato dei dei conti di Mamma Regione.
“Abbiamo trovato una Regione con un disavanzo di 5 miliardi e 900 milioni di euro e un indebitamento di 8 miliardi e 35 milioni di euro, questo è lo stato di salute dell’ente regionale. Si è andati avanti alla giornata nella passata legislatura”
“Ancora non sappiamo la cifra esatta dei debiti fuori bilancio della Regione Siciliana”.
“Sui conti della Regione ci muoviamo su un terreno minato”.
“Sulle società partecipate non è stata fatta una ricognizione del patrimonio, mi risulta che alcuni beni immobili non sono stati neppure catastati. Non sono stati neppure individuati gli obiettivi programmatici finalizzati a ridurre il debito pubblico”.
“Sulle società partecipate non è stata fatta una ricognizione, che su richiesta dei magistrati contabili, andava fatta entro la fine del 2017, così come manca una ricognizione del patrimonio, mi risulta che alcuni beni immobili non sono neppure stati catastati. Abbiamo ereditato una economia che oggi appare sostanzialmente stagnante e che non consente la crescita della regione”.
“Con il Governo centrale vogliamo avere un rapporto incentrato sulla collaborazione, abbiamo trovato nel governo nazionale un interlocutore attento e disponibile”.
“Niente sciocchi rivendicazionismi ma solo la consapevolezza di essere titolari di prerogative che intendiamo far valere con il Governo, a fronte del comportamento remissivo dell’esecutivo regionale precedente. Al di là del colore politico la Regione deve collaborare con il Governo e questo deve fare altrettanto. Nella passata legislatura due governi dello stesso colore politico non hanno portato a risultati utili per la Sicilia”.
“La negoziazione con lo Stato proseguirà nelle prossime settimane. Certamente, prenderemo ogni iniziativa per contrarre la spesa pubblica, eliminare gli sprechi e rendere più trasparenti i conti, lavoreremo per il risanamento dell’ente e perché siano aumentati gli interventi per la crescita e lo sviluppo del territorio. Il contenimento deve essere abbinato a una manovra di crescita per fare ripartire una economia stagnante”.
“Con un bilancio come quello illustrato noi non possiamo farci troppe illusioni, almeno per i prossimi tre anni, questa situazione contabile peserà assai sull’attività del governo. Abbiamo il dovere di dirlo per non alimentare aspettative”
“dobbiamo contenere la spesa pubblica e dobbiamo pensare a investimenti per alimentare la crescita e i consumi e, quindi, l’occupazione”.

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