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mercoledì 22 novembre 2017

Mamma Regione. Strumento istituzionale o ... abbeveratoio ?

L'Assemblea Regionale ha chiuso i battenti il 20 settembre. Da quella data è di fatto iniziata la campagna elettorale per eleggere i nuovi deputati. Da quella data non c'è più stata attività d'Aula e sono iniziati all'interno di Sala d'Ercole i lavori degli artigiani (falegnami, muratori, etc.) per le ordinarie attività manutentive e di pulizia.
Eppure !!!

Si, è proprio così !
La Ragioneria di Palazzo dei Normanni ha staccato (dal 20 settembre) gli assegni superiori a €. 20mila a ciascuno dei vecchi deputati per ben due mensilità.
Nessuno di loro ha svolto attività pubblica per la società civile: c'è stato chi è partito per le immeritate ferie e ancora non è tornato, chi si è tuffato nella campagna elettorale per provare a rinnovare il parassitismo ben coltivato per ulteriori cinque anni, chi si è dedicato agli affari privati e chi ha studiato col proprio commercialista come impiegare il gruzzoletto acquisito (immeritatamente) nei cinque anni durante i quali ha preso per i fondelli i siciliani. 
Eppure anche in questi due mesi i 90 hanno riscosso due assegni pro-capite di 20mila euro al mese.

Ormai la politica è questione di interesse personale, o bene che vada, di nucleo familiare.

Abbiamo fatto con questo scritto populismo ?
No. Abbiamo giudicato cinque anni di inconcludenza e di parassitismo. Cinque anni portati fino alla fine con lo stesso stile: ingannare cinque milioni di siciliani.

Precisiamo: è tutto legale. Legale grazie a normative di rilievo costituzionale. 
Ma non tutto ciò che le leggi degli uomini prevedono corrisponde alla coscienza della grande maggioranza degli uomini, alla luce dei risultati finali.

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