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lunedì 13 novembre 2017

Il futuro del Pd. “Rivendichiamo quanto fatto, niente abiure”

Renzi alla Direzione del suo Partito 
Dice "Abbiamo recuperato il gap, abbiamo rimesso in moto il Paese e abbiamo tanto da fare. Ma chi si esercita in richieste di abiura di quanto fatto, non si rende conto di dove eravamo tre anni fa". 
«C'è un effetto al nostro interno di natura psicologica: dopo le elezioni, noi abbiamo la faccia dolente e chi ha perso si presenta come vincitore. È una situazione comica. E invece il nostro obiettivo alle prossime elezioni è essere il primo gruppo parlamentare della prossima legislatura. Lo siamo già adesso nei sondaggi, anche in quelli che ci vedono in maggiore difficoltà».
«Su Jobs act e migranti migliorare non rinnegare» 


Di passi indietro plateali Renzi non si dimostra affatto disponibile. 

«Il Jobs act ha prodotto quasi 980mila posti di lavoro, il tempo indeterminato è stato certo più forte all'inizio con la decontribuzione, gli incentivi hanno funzionato. Pronti a ragionare su come combattere per meno precarietà e più lavoro a tempo indeterminato» ma senza rinnegare quanto fatto.
«Non sarà il Pd a mettere veti o paletti alla coalizione più ampia possibile, forse abbiamo opinioni diverse sulla buona scuola ma non sulla necessità del tempo pieno anche al Sud come al Nord».

«Vogliamo ius soli ma senza creare difficoltà» 
«Non è che facciamo lo ius soli per fare l'accordo con Mdp. Lo facciamo perché un diritto è un diritto, senza scambiarlo in un accordo di coalizione. Cercheremo di farlo, senza creare alcuna difficoltà alla chiusura ordinata della legislatura, rispettando ciò che il governo e la coalizione vorranno fare, non pensiamo siano temi su cui fare l'accordo».

«Da centristi a SI, pronti alla coalizione» 
«Credo che sia cruciale che sia coinvolta l'area moderata così come i Verdi, Idv e i Radicali con i quali c'è una discussione non scontata né chiusa. Poi
vogliamo il dialogo a sinistra in primis con Campo progressista, a cui lanciamo parole di dialogo e disponibilità come quelle che in larga parte abbiamo sentito ieri, e vogliamo un confronto con Mdp, SI e Possibile». Nello schema delle alleanze é «cruciale» coinvolgere l'area centrista e moderata che «corre il
rischio di essere risucchiata in una visione di centrodestra, quel film si è già visto e non credo si ripeterà».

«Proporremo ridurre tasse a partire dall'Irpef» 
«non è discutere se 80 euro sì o 80 euro no - nessuno lo fa, anche perché siamo in campagna elettorale - ma sapere che ci saranno tre proposte in campo: una flat tax a destra, e una misura di assistenzialismo a sinistra, o la nostra nuova proposta di riduzione delle tasse che deve partire dall'Irpef. O qualcuno vuole mettere in discussione la battaglia per la flessibilità fatta in Europa?» 

«Se qualcuno pensa che centrodestra e centrosinistra siano uguali faccia quel che crede, noi pensiamo ci sia una differenza di valori e di ideali. Ma non consentiremo a nessun altro di pensare di farci cambiare idea su un Paese che quando lo abbiamo preso era al meno 2 per cento di Pil: il nostro impegno ha portato a una crescita».

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