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martedì 12 settembre 2017

Elezioni Regionali. D'Alema non fa nulla per non apparire "risentito"; attualmente per governatore corrono in 11, ma solo tre hanno possibilità

FAVA PRESIDENTE
Claudio Fava, candidato della Sinistra,
è dato dai sondaggi al 6-8% dei votanti.
Percentuali quanto bastano per immaginare
il Pd al terzo posto dopo il vero duello
che si svolgerà fra il Centro-Destra e il M5S
Massimo D'Alema nel corso di un dibattito, in Puglia, rivolge un attacco frontale al segretario del pd Matteo Renzi. 
A proposito delle elezioni regionali siciliane, ha detto con riferimento a  Renzi: “Chi dice ‘la Sicilia è un fatto locale’, è un idiota, perché la Sicilia è un grande fatto nazionale”. 
Sui motivi che hanno portato alla nascita di Mdp, D’Alema  ha sottolineato che la scissione dal Pd non è stata compiuta con l’intento di far perdere Renzi perché “bastava lasciarlo fare come ha fatto”. 
Per D'Alema il segretario Dem non sarebbe altro che “una sorta di sciagura che dopo le europee ha perso tutte le elezioni possibili da solo e non per colpa nostra”.
CANCELLERI PRESIDENTE
Federica Argentati, 52 anni il prossimo 21 settembre, agronoma di Caltanissetta, trapiantata a Catania, è stata designata assessore all’Agricoltura dal Movimento Cinque stelle, se la vittoria sarà dalla sua parte. L'assessore della giunta a 5 stelle gestisce attualmente con la sua famiglia un’azienda agricola nell’entroterra siciliano ed è presidente del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia; inoltre dal febbraio 2010 al 2014 è stata presidente di Confagri e componente del consiglio dell’ordine dei dottori Agronomi e dei dottori forestali della provincia di Catania.
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C’è pure il vecchio scudo crociato della Dc.
 Ci sono gli l’autonomisti e ci sono pure in corsa per le elezioni regionali i Forconi. Sono otto gli aspiranti governatori della Sicilia in campo alle elezioni regionali del prossimo 5 novembre che "corrono" ma che hanno poche o zero speranze di riuscire. I media sono concentrati infatti sui tre principali sfidanti
--il candidato del Pd e di Ap, Fabrizio Micari
--l’esponente di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, Nello Musumeci
--e il deputato regionale del M5s, Giancarlo Cancelleri. 
Tutti i media sono convinti che fra
Centro-Destra
M5S
Centro-Sinistra
chi vincerà in Sicilia, poi in febbraio, vincerà
a Roma, vincerà le elezioni politiche nazionali.
Le regionali siciliane sono ritenute da tutti gli opinionisti come un preannuncio di chi andrà ad occupare Palazzo Chigi, a Roma, nella ormai imminente tornata elettorale nazionale (Febbraio 2018). Chi vincerà (dei tre favoriti) nell’isola avrà un motivo in più per ritenersi favoritissimo alle prossime politiche. 
Le formazioni minori e alternative ruberanno voti ai principali protagonisti della competizione del 5 novembre. Degli attuali 11 aspiranti presidenti, compresi Micari, Musumeci e Cancelleri, 5 hanno già corso nel 2012, con risultati più o meno buoni. 
La lista dei papabili governatori, però, sarà in aggiornamento sino al 6 ottobre, quando scadrà il termine per le candidature. 

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