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venerdì 25 agosto 2017

Pietro Gullo. Leggere nel mistero della vita per gioire, sempre (VIII)

IN MEZZO A VOI
Persone che credono al Vangelo per creare luoghi della bellezza
percorsi di dignità lungo solchi di giustizia,
compassione, verità.

Ho letto più volte il primo capitolo del libro recente di p. Pietro Gullo Dove gli Angeli ancora gridano edizione Comunità Trinità della Pace. Mi riusciva chiaro ciò che egli esprime, al contempo mi ricordava qualcosa di sfuggente, che avevo letto e sentito gridare, ma non ricordo dove. Non certamente nel mondo della politica, dei sindacati, del civismo pubblico, che pure della gente, delle persone e persino degli individui avrebbero istituzionalmente il compito di occuparsi.

Il libro -che consiglio a tutti di leggere- si apre trattando di arte; del dipingere non del disegnare e riporta in prima pagina un giudizio di un insegnante sull'ancora ragazzo Pietro " ... essendo pieno di vita, hai occhio, sai cogliere in profondità e valutare le sfumature" e poco dopo è p. Pietro a suggerire ad una allieva  "Devi intuire l'anima di quello che vuoi dipingere, concentrarti su quel particolare e  sfumare il resto. Dare luce, energia a quel frammento".

P. Pietro ha appreso dall'antico insegnante che la struttura della persona è geometrica, possiede in se una intrinseca armonia, ma aggiunge che la parola e la pittura della sua sua vita si riassumono in "Storie di anime" perché sempre egli ha cercato in profondità, sempre ha cercato un senso, sempre ha rivelato i movimenti e la dignità dei colori della vita.  

Per esprimere il messaggio, per simboleggiare e fare di un dipinto un angelo, un messaggero, è nell'anima a colore che bisogna però vedere gli altri. E gli angeli -bisogna ricordarselo- sono relazione, sono anime in relazione. 
Gli uomini oggi non vogliono più ascoltare e gli angeli oggi hanno serie difficoltà a far arrivare i loro messaggi della Verità nella Giustizia della Dignità sempre valida ovunque e per tutti.

ll primo capitolo prosegue con la presentazione a grandi tratti della Comunità Trinità della Pace entro cui persone concrete hanno donato tutto per Amore, a fronte di un mondo che ipocritamente parla 
-di avanzamento culturale, 
-di crescita democratica, 
-e di armonia religiosa 
quando un poco dovunque la dignità di milioni di esseri umani è sistematicamente calpestata, umiliata ed offesa.

"Non siamo stati capaci di unire il pensiero, la fede, il sangue, l'umanità per condividere il denaro di tutte le istituzioni -dal calcio agli altari, dalle repubbliche ai re... - per salvare persone come me e dimostrare finalmente che la persona è persona, chiunque e dovunque, e smetterla con la scemenza dei privilegi, di reali e chicchesia, delle discriminazioni a sangue particolare; semmai, ammucchiate di sangue che gridano vendetta. In qualche luogo nulla è cancellato.

Non siamo stati capaci di sollevare le coscienze, di ribellarci, continuamente, dai pulpiti alle finestre ... Oh, la finestra che avrebbe potuto diventare la cattedra del grido del Vangelo! Non siamo stati capaci di indire  crociate e cordate, non hanno voluto farlo. Se la dignità di una sola persona non vale quanto la mia o non si vuole che valga o non si vuole che valga e non si fa di tutto, di tutto, per proteggerla, custodirla, difenderla, nemmeno la mia dignità vale, quella di nessuno.  
Abbiamo fallito.

Morire di freddo! Senza possibilità di parola! Cominci a tremare, la mente si ottenebra e si appesantisce dal dolore. Ti rubano coperte e stracci, la debole tenda che potrebbe illuderti di proteggerti. Sotto gli occhi di tutti! Sotto gli occhi del villaggio globale! Il dolore del freddo ti restringe, potresti concentrarti nel grido il più disperante per testimoniare la vergogna, l'indifferenza, l'indegnità di tutti ... Il freddo ruba la parola. Non sei più niente.
  Se muori bruciato, le fiamme ti dilatano, sei tutto grido, ma nessuno ascolta. Con il freddo  con il fuoco, la tragedia coincide con l'inferno dell'indifferenza sotto gli occhi di tutti. Non vogliamo che nulla ci raggiunga del grido a nessun grado.

Come sempre continueremo a giustificare solennemente le tragedie dell'indegnità, con ragioni che testimonieranno a favore della nostra super intelligenza e capacità. Si spenderà denaro su denaro per "ricordare" la vergogna dell'indifferenza, lo stesso che avrebbe potuto servire per salvare  gli altri. Si arricchiranno sempre di più i ricchi e il sistema funzionerà sempre meglio con i ladri, gli assassini, i criminali...  "Lesa maestà" a chi oserà maledire le istituzioni, religioni, ideologie, finanze e tasche. Scandalo per avere offeso bandiere, gerarchie, sinagoghe, moschee e stati ...  perché ciò che è stato è colpa di nessuno ! 
...
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Per quanto studi e mi prepari, entro come bambino nel vento della Parla, nel calore dei colori -e mi lasco trasportare e trasformare. Gli Angeli sono adoratori perchè sono amatori. Dovunque è l'Adorato, lì ci sono innamorati. A servizio dell'annuncio.
Non li vedi ? Ogni persona ne porta l'impronta.
Non li vedi ancora ? Devi entrare, lasciarti portare come bambino.
Non li vedi proprio ? Non hai prospettiva. Non sei uomo.
Li vuoi vedere con potere ? Che uomo sei ?
Li vuoi vedere secondo il tuo criterio e la tua ragione ? Che persona sei ?
Ci sono strade obbligate. Non si inventa l'uomo, non si costruisce un angelo. La dignità della persona si fonda sulla Verità la cui Giustizia apre la porta al laboratorio della Bellezza. E' gratuita. L'Angelo e lo specchio che riflette Dio e trova l'uomo, riflette l'uomo e trova Dio. Sintesi di servizio e Incarnazione. Vorrei donare la vita per annunciare il Vangelo, per dipingerlo in ogni parola. Non vedo altra sorgente alla sede dell'uomo. Di ogni uomo.
Quale Vangelo ?
...
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