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martedì 4 aprile 2017

Palermo. Un sacerdote richiamato prima al silenzio (canone 273) e poi invitato a lasciare la sua parrocchia

Leggiamo di un serrato, eccessivamente serrato, confronto teologico interno alla Chiesa Romana palermitana. Il riferimento è al tradizionalista padre Minutella, parroco della Chiesa di Romagnolo, a Palermo, che ha attaccato e sfidato con uscite sui giornali e dichiarazioni in tv in un solo colpo, o con più colpi simultanei, l'arcivescovo Lorefice e Papa Francesco. 

Don Alessandro Minutella sostiene di essere molto dispiaciuto, e non lo nasconde, per il raduno organizzato per questa sera da clero, religiosi e laici nella Cattedrale a Palermo per dare sostegno all’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice dopo lo ‘scontro’ con il giovane sacerdote. 
Un’adorazione eucaristica a cui parteciperà anche il vescovo. 

Il parroco quarantenne della Chiesa San Giovanni Bosco di Romagnolo a Palermo è da giorni al centro di una ‘querelle’ con l’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice. 
Il braccio di ferro tra il sacerdote e il vescovo, che serpeggia da mesi, è stato ‘ufficializzato’ con la lettera inviata nei giorni scorsi dal vescovo Lorefice a padre Minutella per chiedergli di lasciare la parrocchia.

All’origine del contrasto tra i due ci sono le critiche, molto dure, anzi durissime, mosse dal sacerdote alla Chiesa di Papa Francesco. 
Il vescovo ha invitato don Alessandro al ”silenzio e all’obbedienza”, in altre parole lo ha invitato a seguire un periodo di riposo e a lasciare la guida della Parrocchia. Ma è arrivata la reazione del parroco che, invece di ubbidire, ha celebrato una messa trasmessa persino attraverso la diretta Facebook. “Io continuerò a predicare anche negli scantinati”; continua a ripetere don Alessandro ai fedeli che lo seguono. 
“Per fortuna – dice don Minutella all’Adnkronos – non sono tutti contro di me. C’è una sorta di omologazione dei mass media. 
Ho letto di tutto, dichiarazioni menzognere che non ho mai pronunciato".

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