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venerdì 17 febbraio 2017

L'Occidente, il post-moderno della dimenticanza, gli altri --n. 29--

Come conciliare razionalità e
 individualismo occidentale ?

78) Che dire dell'antisemitismo, del genocidio perpetrato dai nazisti ?
Noi tutti oggi abbiamo innanzi l'immagine dell'ebreo errante. C'è qualcosa però nella cultura occidentale che è fondato su presupposti contraddittori e probabilmente storicamente falsi.
Una cosa è certa, l'Occidente cristiano in tutte le sue varianti (cattolico, protestante e ortodosso) non è sempre stato nei secoli favorevole al pluralismo e all'individualismo, all'amore del collettivo, al fusionale.

79) La grande "fraternità" nel Cristo nei secoli caratterizzati dalla cristianità ha condotto all'esclusione di chi non riconosceva il Messia, alla sua persecuzione e -in Sicilia, lo sappiamo bene- alla cacciata dall'isola proprio negli anni in cui arrivavano per occupare gli spazi vuoti gli arbëreshe.

80) E' stata la rivoluzione francese ad emancipare gli ebrei, ad integrarli nella nuova e recente fraternità della "cittadinanza".
E' interessante comunque dal punto di vista culturale come molti ebrei hanno visto nell'emancipazione il rischio, il pericolo dell'assimilazione e della perdita dell'identità. 
Non è una sorpresa che ancora oggi il giudaismo è al suo interno lacerato da correnti  opposte di apertura alla modernità e di chiusura al proprio peculiare.

81) L'Occidente nel secondo dopo-guerra si è adoperato -senza riserve circa il destino dei palestinesi- per la creazione dello Stato d'Israele. 
Il risarcimento per l'Olocausto che fu attuato dai nazisti tedeschi è stato -in un certo senso- pagato dai palestinesi. 
Qui sta la contraddizione. 
I palestinesi chiedono: "Dove sta la logica, la razionalità occidentale se noi palestinesi non abbiamo avuto mai nulla a che fare con le persecuzioni degli ebrei avvenute in Europa ?".

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