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sabato 17 dicembre 2016

Regione Sicilia. La classe politica continua a rovinare tutto ciò che esiste: "Senza investimenti non esiste domani"

LA SICILIA/Catania





I conti ancora non quadrano e la giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, è stata ulteriormente rinviata alle ore 16 di oggi. L'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, e il ragioniere generale, Salvatore Sammartano, sono tornati nei loro uffici per rivedere, voce per voce, le poste di bilancio. Secondo indiscrezioni, all'appello mancherebbero 110 milioni per i braccianti della forestale e dell'antincendio che potrebbero essere compensati con i 127 milioni di risparmi ottenuti sul fondo sanitario che, però, potrebbero essere utilizzati per migliorare le tecnologie in dotazioni agli ospedali ed ai poliambulatori. 
Sarebbero, invece, confermati i 340 milioni di euro destinati ai comuni più 115 milioni per gli investimenti. Sarebbe stato decurtato di 8 milioni di euro il fondo per l'obbligo formativo che da 26 milioni sarebbe stato ridotto a 18 milioni di euro. Il bilancio di previsione per il 2017 sarebbe una sorta di fotocopia di quello del 2016. 
Anche per il prossimo anno, lo Stato ha riconosciuto alla Sicilia 1,4 miliardi di euro sulla riscossione dei tributi. Però, nel 2017 ci saranno maggiori spese, a causa dei mutui stipulati dalla Regione nel 2016, Ma la partita più importante riguarda la proroga fino al 31 dicembre del 2018 dei contratti dei precari degli enti locali, compresi quelli dei comuni in dissesto finanziario, che, in assenza di una deroga nazionale, potrebbe essere a rischio impugnativa. 
La seduta della giunta di oggi, dovrebbe essere quella risolutiva: lunedì i documenti contabili dovranno essere trasmessi all'Ars per consentire l'avvio dell'iter parlamentare. L'approvazione dovrebbe avvenire entro il prossimo 31 dicembre, per evitare il ricorso all'esercizio provvisorio. Che per il presidente della Regione, Rosario Crocetta, rimane l'obiettivo principale. 
Intanto ieri, Crocetta, per evitare che si diffondessero notizie non veritiere sul progetto che prevede l'occupazione biennale degli ex sportellisti, ha detto: «Voglio rassicurare i lavoratori che il governo sta predisponendo un progetto biennale per l'occupazione di tutti i lavoratori ex sportellisti multifunzionali».
Ed ha aggiunto: «Tale progetto si articolerà in due tranche. La prima, partirà immediatamente con un impegno di spesa di 35 milioni, che copriranno 6 mesi di lavoro; la seconda, partirà allo scadere del primo progetto per ulteriori 18 mesi di durata, con relativo impegno di spesa di 90 milioni di euro. Tali somme, non sono iscritte in bilancio di previsione perché si tratta di 35 milioni di somme residue già disponibili che verranno impegnate entro il 31 dicembre e, per 90 milioni del fondo sociale europeo, non necessita l'iscrizione in bilancio, ma un semplice atto di giunta». Per il segretario generale di Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, «vanno resi immediatamente cantierabili e spesi nel 2017, i quasi cinque miliardi di euro che sono già stati autorizzati dal Cipe per opere in Sicilia e pubblicati il 14 novembre sulla Gazzetta ufficiale. Il come non ci interessa, ci interessa che ripartano i cantieri e che sia creata occupazione». Milazzo ha ricordato che «la Sicilia ha un tasso di disoccupazione del 21,9%, i giovani senza lavoro superano il 56%, un siciliano su due è definito povero dall'lstat. 
La situazione è esplosiva e così si spiega il voto del 4 dicembre».

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