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domenica 25 dicembre 2016

Hanno detto ... ...

ENZO BIANCHI, priore di Bose
Miei cari,ecco il mio augurio: cercate di vincere ogni tristezza,di voler bene a chi è con voi, di stupirvi della vita

VITO MANCUSO, teologo laico
Natale ha la stessa radice di natura. Celebrarlo vuol dire affermare che vale la pena essere nati.
Di questi tempi non è poco.
Auguri amici!

SERGIO ROMANO, già ambasciatore italiano a Mosca, scrittore, storico

«Non è la Russia che ha paura di una guerra con l’Occidente. Semmai è il contrario: siamo noi ad avere una paura irrazionale della Russia».
«la russofobia  è insita nella nostra cultura».
Non dovremmo dimenticare come la Russia abbia vissuto l’allargamento della Nato ai paesi che facevano parte del Patto di Varsavia e addirittura alle repubbliche baltiche che facevano parte dell’ex Unione Sovietica.
E' stato vissuto come un atto ostile, una potenziale minaccia. Del resto, aprendo la Nato a a questi Paesi, che hanno vissuto con l’Armata Rossa in casa e che di Mosca hanno paura, ci siamo portati in casa la maggiore lobby antirussa. 
Peraltro, chi entra nella Nato, non entra in una qualsiasi alleanza. Entra in un alleanza fatta per combattere, con basi permanenti, un quartier generale, un comandante in capo, un presunto potenziale nemico, Un’organizzazione che ha minuziosamente predisposto un sistema di assistenza reciproca che gli Stati devono darsi. 
Difficile leggere questo allargamento in un’ottica che non sia ostile alla Russia.
Alla base ci sono anche ragioni economiche. Consideriamo che chi entra nella Nato diventa automaticamente un cliente dell’industria bellica americana. Tuttavia concorrono a rafforzare questo timore anche altri eventi che non è facile interpretare altrimenti.
Durante la Guerra Fredda, Usa e Urss si accordarono per non avere più di una base anti-missilistica sui loro rispettivi territori. Questo voleva dire che dopo il primo attacco, entrambi i Paesi sarebbero stati vulnerabili e la vulnerabilità era una garanzia di pace. Bush lo denunciò nell’anno della sua scadenza e dichiarò di non poterlo rinnovare perche gli Stati Uniti dovevano difendersi dagli stati canaglia mediorientali. 
Il problema è che le nuove basi anti-missilistiche americane, dalla Polonia alla Repubblica Ceca e alla Romania, avrebbero circondato la Russia, non l’Iran o l’Iraq. Se lei fosse stato russo come avrebbe interpretato questa strategia “difensiva”?

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