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martedì 18 ottobre 2016

Economia. Nel mondo globalizzato ... la democrazia

La diseguaglianza

Secondo un rapporto del 2007 del Fondo Monetario Internazionale "Globalizzazione e diseguaglianze" a decorrere dal 1990, anno significativo per il consolidarsi del liberismo, la ricchezza del mondo ha iniziato ad essere distribuita in maniera significativa squilibrata.
Ancora secondo un piu' recente studio del Fondo Monetario Internazionale tra il 1990 ed il 2012 il coefficiente di Gini, una sorta di termomentro (indice) della diseguaglianza, e' aumentato in tutte le economie avanzate, ossia in Occidente.

Ancora piu' recentemente il Forum Economico Mondiale in un ulteriore rapporto ha ammonito: o si orienta leconomia in direzione di una crescita inclusiva delle fasce sociali escluse o la conflittualita' tra i ricchi e il resto della societa' minacciera' l'intero sistema della convivenza.

Sono tanti gli economisti che mettono in relazione il momento storico della mondializzazione dell'economia (liberismo) con l'aggravarsi della diseguaglianza.
Joseph Stiglitz (premio Nobel)
Branko Milanovic
Anthony Atkinson
Angus Deaton (premio Nobel)
Thomas Piketty

Banche e crisi finanziarie:

L'esperienza storica dimostra che l'apertura finanziaria intesa a far accedere segmenti sempre più ampi di popolazione ai servizi della finanza, se non e' controllata politicamente, può dar luogo a episodi di instabilità, con importanti conseguenze economiche, finanziarie e soprattutto sociali (vedi la bolla immobiliare del 2007 partita dagli Usa e che produce tuttora problemi all'intero pianeta).

In questi casi capita che i costi delle crisi ricadano sui settori sociali con minore capacita' politica o finanziaria, indipendentemente dalla loro responsabilità nel generare il problema (che ovviamente è stato prodotto da chi di Potere ne aveva e ne ha in misura incommensurabile).
Tutte le crisi di origine finanziaria hanno mediamente profondita' e durata maggiori rispetto a quelle derivate da altre cause.

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