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venerdì 29 luglio 2016

Produttori di grano. I costi superano i ricavi

“Pane e buoi dei paesi tuoi”, “Scegli il grano siciliano, no quello dell’Ucraina”, questi alcuni degli slogan che si sono letti nelle manifestazioni di protesta di oggi per dire con chiarezza che è ormai improrogabile l’indicazione dell’origine per tutti i prodotti da forno.
“Di certo – secondo la Coldiretti siciliana – se una mamma fosse informata della provenienza della farina con cui è fatto il pane che fa mangiare a suo figlio, sceglierebbe quella della nostra Regione o quella italiana”.
La protesta dei produttori di frumento contro la caduta dei prezzi e l’invasione di import straniero, va quindi salendo di tono. Dopo le mobilitazioni locali dei giorni scorsi, Coldiretti oggi ha portato migliaia di produttori e trattori in diverse piazze italiane, con fulcro a Bari dove si sono radunati 5.000 agricoltori. 
Ma proteste si sono svolte anche a Palermo e Potenza. Ieri la Cia-Agricoltori italiani e Confagricoltura avevano organizzato sit-in e presidi in varie località. 
Viene pure minacciato lo sciopero della semina se le quotazioni non torneranno su valori equi. Ed è anche botta e risposta tra Coldiretti, che ribadisce il primato di qualità del grano italiano, e Aidepi, Associazione delle Industrie del dolce e della pasta italiane che invece sottolinea la necessità dell’import di grano estero di qualità per 'dar forzà a quello italiano che si attesta su livelli proteici bassi.

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