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lunedì 5 ottobre 2015

Religioni. Il Cristianesimo non è una religione

Sfogliando un libro di antropologia leggo come negli ambienti del razionalismo (Università, circoli culturali, ambienti laici  etc.) viene inteso il concetto di religione:
"In linea generale una religione potrebbe essere definita come 'complesso' più  meno coerente di pratiche (riti e osservanze di precetti) e di rappresentazioni (credenze) che riguardano i fini ultimi e le preoccupazioni estreme di una società di cui si fa garante una forza superiore all'essere umano".

La pagina del libro prosegue asserendo che la religione assolve in favore dell'uomo ad una funzione integrativa e protettiva attraverso "simboli, miti e riti. I simboli (un luogo, una reliquia, un disegno, un oggetto) veicolano concetti, i quali costituiscono i significati dei simboli; i miti sono i 'racconti' che organizzano i concetti (cioè i simboli) in discorsi dotati di una propria coerenza; i riti sono le azioni che mettono "in scena" i concetti, li rappresentano (tramite i simboli) a coloro che eseguono il rito e a coloro che vi assistono".

Ma il punto di vista dei credenti "cristiani" è questo sopra descritto ?
Se seguiamo il pensiero di p. Alberto Maggi, un teologo, biblista cattolico e religioso dell'Ordine dei Servi di Maria, ci capita di apprendere che il cristianesimo non è una religione e mai il Nazareno in vita terrena sua ha manifestato l'intenzione di fondare una nuova, ennesima, religione.
"In ogni religione veniva insegnato che l'uomo - creato o no dal suo dio - aveva il compito di servire il suo Dio. Un Dio presentato sempre come Sovrano. Un uomo sempre nella condizione di servo. Un Dio che continuamente chiede agli uomini, sottraendo loro cose, tempo, energie. 
La nuova immagine proposta da Gesù di un Dio a servizio degli uomini, è alla base della libertà dell'individuo. Questo nuovo rapporto con il Padre non incide soltanto nel rapporto dell'uomo verso Dio, ma pure quello nei rapporti tra gli uomini, inaugurando una nuova relazione nella quale viene esclusa qualunque forma di dominio o di potere nell'ambito dei rapporti umani: se Dio stesso non domina ma serve gli uomini nessuno può più dominare gli altri - tanto meno in nome di Dio".

Il concetto di questo teologo è che il Cristianesimo è una Fede in un Dio che cerca l'uomo e non una Religione che cerca Dio. 
Le conseguenze nella vita degli uomini, credenti o meno che possono essere, sono immense. 

Eppure nella stragrande maggioranza dei casi i cristiani sono convinti di seguire una religione carica, anzi sovraccarica di prescrizioni - dottrine - obblighi - devozioni - astinenze - sacrifici; tutto ciò è dovuto al clero, dai diaconi ai cardinali e ai tantissimi papi che della Chiesa nel corso del tempo hanno fatto un centro di Potere, un centro di controllo sulla società e sui credenti.

Avremo modo di intrattenerci su queste problematiche. Nostra convinzione è che la Chiesa dei Cristiani non serve per l'esercizio del potere di alcuni uomini, preti, vescovi o papi che siano, nè per elaborare dottrine che costruiscono religioni e distorcono ciò che invece è una Fede, una Fiducia in un Dio-Padre. 

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