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venerdì 14 agosto 2015

Eparchia. Capire viene prima del fare forzature

Le diocesi italiane sono 226, solamente tre sono definite dagli atti ufficiali vaticani "Circoscrizioni ecclesiastiche bizantine".  
Agli occhi dei numerosi prelati romani queste sono anomalie da tenere sott'occhio, verificare e controllare da vicino. Il diverso, negli atti ecclesiastici, è sempre esaltato, promosso e additato, nel governo è di contro sempre sottoposto a determinazioni, delimitazioni e ristretto fino ad essere col tempo omologato. 
Fra il dire ed il fare pure in Santa Romana Chiesa esiste il mare.

Le tre Circoscrizioni negli anni anteriori al Vaticano II e in quelli immediatamente successivi erano additate e messe in bella mostra per lasciare intendere agli ortodossi che non erano solo essi a possedere il "patrimonio" liturgico, teologico e spirituale del cristianesimo delle origini.
Le tre Circoscrizioni fino a qualche anno fà erano tutte commissariate. Commissariate ed affidate non a Vescovi bizantini del Medio Oriente, ma a vescovi latini.
Oggi come oggi infatti serve molto meno che negli anni cinquanta e sessanta mostrare agli ortodossi i gioielli del cristianesimo delle origini. 
Roma è ormai un centro di potere che sotto certi aspetti sorpassa Washington, cura più la gestione che la comprensione delle origini e le ragioni di quelle origini, il fine ultimo.
I Vescovi studiano più il management che il vangelo. Questo lo si tira alla convenienza per riadeguare ciò che è superato agli occhi della modernità.
Efficienza, efficacia, ricerca del consenso il più facile possibile sono le caratteristiche che Roma trasmette. 
Comunicazione, buonismo, abiti possibilmente con la firma.
Oggi come oggi, fossi io un prelato romano cambierei, modificherei tutti i 723 articoli del Sinodo di Grottaferrata. 
Sin dai primi articoli parlano di un Cristianesimo lontano, delle origini e pure parlano del fondatore.
Fossi io un prelato romano avrei bisogno non di certo di misurare che tipo di Cristianesimo si è assodato nelle mura di una Chiesa (p.e. di Contessa Entellina) bensì quanta gente mi sorriderebbe e mi circonderebbe per mostrare festa, per ammirare il tipo di paramento che indosso.
Io da prelato romano suggerirei di buttare a mare quei 723 articoli e di farne dei nuovi.
Peraltro in quegli articoli c'è pure scritto che dovrei spiegare perchè, per esempio, a Piana degli Albanesi finora è esistito il rito bizantino, dovrei cioè spiegare quella spiritualità, quella teologia, quella liturgia delle origini del Cristianesimo -non ai "greci" che si presume le conoscano- ma ai latini. 
Dovrei spiegare perchè in quel territorio un Vescovo cattolico veste alla bizantina, alla maniera dei primi Vescovi della Cristianità, proprio come vestiva il Papa di Roma nel primo millennio, cioè alla greca.
Fossi io un prelato romano del 2015,  proporrei nelle sede ove tutto si pote ciò che si vole di cambiare quegli assurdi articoli del Sinodo. 

Oggi come oggi il consenso lo si ottiene vestendo alla "romana" e cambiando la Storia, e magari raccontando che Gesù è nato in Vaticano.

Cercare consenso o senso ?
Art. 2
L'uomo ha bisogno di senso
L'umo non può rassegnarsi a vivere di solo pane. Tutte le culture e l'esperienza personale di ognuno mettono in evidenza che l'uom ha bisogno di trovare il sens del suo destino individuale e del destino di tutti, della vita e della morte. La vita può risultare deludente e insensata. La ricerca del senso dell'esistenza deve condurre ad una risposta che non appaghi soltanto l'intelligenza, ma che coinvolga tutte le dimensioni dell'essere umano, i suoi sentimenti, il suo bisogno di pienezza, e che soddisfi la sua aspirazione ad una permanenza vitale che si estenda oltre il limite, ben conosciuto e mai accettato, della morte. Il Sinodo Intereparchiale ripropone l'annuncio di Cristo, Salvatore e fnte di vita, ciè fonte di vita divinizzata e di vita eterna.

Fossi io prelato romano non troverei spirito per rievocare, con paramenti greci, questo tipo di discorso qui sopra  riportato a gente latina. 
Fra loro per riscuotere successo servono i paramenti latini. 
Ecco perchè mi sentirei di proporre la modifica di tutte le deliberazioni di Grottaferrata. 

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