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lunedì 26 gennaio 2015

Quirinale. Lo scenario ad oggi

Come fu per la rielezione (due anni fa') di Napolitano, il Partito Democratico sarà il partito con più voti a disposizione. Il dato è persino in aumento, considerando che i “grandi elettori” Dem, in neanche due anni, sono passati da 423 a 446
Il dato è conseguenza sia dall’impennata di Deputati e Senatori inscritti ai Gruppi del Pd alla Camera e al Senato, sia alle vittorie elettorali in tutte le elezioni regionali tenutesi nel 2014.
Nonostante la forte crescita, Matteo Renzi e i suoi non avranno però numeri sufficienti ad eleggere il nuovo inquilino del Quirinale da soli. Avranno bisogno, sia nei primi tre scrutini che in quelli successivi, di oltre 200 voti. Le opzioni, per ottenere questi voti, possono essere di vario tipo: o la scelta di Governo (con i voti di Ncd-Udc, Scelta Civica e Per l’Italia), o la scelta del Nazareno (collaborazione con Forza Italia), o la scelta “alternativa”, magari puntando su una collaborazione con il Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia e Libertà. 

Renzi ha deciso che il Pd dovra' condividere il nome del candidato col maggior partito di opposizione (Forza Italia). 
Renzi vuole inoltre un Presidente che non faccia ombre a lui. 
Renzi vuole un candidato che pur avendo un curriculum di tutto rispetto non sia autonomo, non abbia forza politica propria.
Vuoi vedere che debba essere un toscano ?
Chi puo' essere ?

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