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domenica 25 gennaio 2015

Grecia. Forte sterzata a sinistra

La vittoria di Alexis Tsipras non è una sorpresa, ma pochi pensavano fosse di queste proporzioni: sostanziale maggioranza assoluta dei seggi.
La prossima mossa del leader di Syriza sara' l’elezione del capo dello Stato.  Quindi verranno abolite tutte le leggi attuative dell’austerità imposte negli ultimi quattro anni dalla Troika, a cominciare dalla feroce tassazione fiscale.
Verra'  restituita la corrente elettrica a oltre 400 mila famiglie di disoccupati che non possono permettersi di pagarla e saranno verosimilmente aumentate le pensioni minime, che sono da fame.
Ma dove prenderà Tsipras le risorse necessarie a finanziarie tutte queste misure? 
Tsipras lo ha spiegato a Salonicco in settembre, quando ha avanzato una rinegoziazione del debito pubblico dei Paesi Europei, una moratoria degli interessi e un New Deal europeo. Il problema del Paese è uscire dalla logica dell'austerità, far capire all'U.E. che le politiche economiche espansive portano maggiori benefici di quelle di rigore, perché rimettono in moto la fragile economia della Grecia.
 Oggi un terzo della popolazione versa in condizioni disperate, abbondantemente sotto la soglia della povertà, che nel Paese è di 5 mila euro l’anno. La disoccupazione è al 27 per cento, quella giovanile al 62 per cento. 

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