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martedì 18 novembre 2014

Il XX secolo nella storia mondiale, europea, italiana e contessiota

L'epoca delle catastrofi

L'epoca delle catastrofi che caratterizzarono gli anni Trenta si aprì in Asia, nel 1931, con l'attacco giapponese alla Manciuria. 
Alla condanna della Società delle Nazioni, Tokyo rispose abbandonando l'organizzazione nel 1933. Gli occidentali non avevano intenzione di farsi coinvolgere in una guerra nell'Estremo Oriente e Pechino fu costretta a riconoscere il protettorato nipponico sulla Manciuria, retta dal governo sedicente autonomo dell'ultimo imperatore cinese P'u Yì.
Nell'ottobre 1933 la Germania lasciò a sua volta la Società delle Nazioni, in cui era entrata nel 1926: la sicurezza collettiva teorizzata da Thomas Woodrow Wilson si sgretolò. 
L'intesa fra Francia e Gran Bretagna si rivelò debole e concesse libertà d'azione ai dittatori. Il 16 marzo 1935 Hitler, violando il Trattato di Versailes, ristabilì il servizio militare obbligatorio, esprimendo l'intenzione di ricostituire un esercito i cui effettivi sarebbero variati da 500.000 a 600.000 uomini. La Francia reagì firmando con l'Unione Sovietica un patto di mutua assistenza abbastanza vago, mentre l'Inghilterra, senza consultare la Francia, autorizzò la Germania a costruire navi da guerra di tutti i tipi ponendo come unico vincolo l'obbligo di non superare il 35 per cento del tonnellaggio inglese.
Lo stesso anno, rivendicando un maggiore spazio vitale per gli italiani da raggiungere attraverso le conquiste belliche, Mussolini attaccò l'Etiopia dell'imperatore Hailè Selassiè. Questi si appellò alla Società delle Nazioni che approvò alcune sanzioni economiche contro il paese aggressore, ma si rivelarono un fiasco e l'impero del negus non tardò a passare sotto la dominazione italiana.

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