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lunedì 15 settembre 2014

Hanno detto ... ...

GIOVANNI PEPI, già co-direttore del Giornale di Sicilia
Oggi con padre Puglisi, il prete che con le "piccole cose", dava grandi colpi alla mafia. 
Ciascuno si chieda oggi: contro la mafia che faccio?

FRANCESCO MASSARO, giornalista
Fra gli incalcolabili danni che la mafia ha prodotto c’è senz’altro quello di avere generato un’antimafia che si scandalizza perché due giovani parenti (incensurati) di potenti famiglie mafiose hanno avuto l’ardire di sposarsi alla Cappella Palatina violando, par di capire, la sacralità dei luoghi e la nostra sensibilità, per dirla con De Andrè, di uomini onesti e probi.
La vera domanda, semmai, è: per quale motivo si sarebbe dovuta negare la Cappella Palatina ai due sposi dalle parentele ingombranti ma, così leggo dalle cronache, dal casellario giudiziario immacolato? Per via del cognome che portano? Suvvia. Con quale pretesto, con quale scusa, la loro richiesta avrebbe dovuto seguire un iter diverso rispetto alla mia, alla vostra?

BENEDETTO IPPOLITO, giornalista
L’intento del jihadismo è molto semplice. Alzare il tiro della propria provocante e disumana  scesa di potere, provocando gli Alleati a un intervento militare e a un conflitto tra civiltà religiose, in grado così di aggregare attorno alle parti estremistche l’Islam moderato.
Certo, la comunità islamica non solo ha preso le distanze, ma ha in larga parte assecondato la reazione di Obama, specialmente gli Stati del Golfo, rendendosi disponibile ad aiutare l’azione militare, ormai inevitabile.

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