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martedì 19 agosto 2014

La crisi. E' partita dagli Stati Uniti ... n. 4

... E la crisi si è allargata in Europa


I sistemi bancari dei diversi paesi del mondo globalizzato sono coordinati, cosicchè la bolla immobiliare americana immediatamente ha "contagiato" le banche del vecchio continente.
I governi di qui si sono ritrovati così alle prese con i problemi del sistema bancario;  le banche in difficoltà hanno iniziato infatti a chiedere aiuto.

Obama lasciò che ne fallisse una (Lehman Brothers)  ... ma capì che se la catena dei fallimenti non veniva spezzata l'impatto sulla società sarebbe stata ... inimmaginabile.
Considerando il costo elevato del salvataggio delle banche, i mercati finanziari hanno cominciato a domandarsi se i governi avessero effettivamente i mezzi necessari per soccorrerle, e con l'arrivo della recessione  in Europa si sono accorti che le condizioni di salute delle finanze pubbliche (quelle dei paesi mediterranei) dell'area dell'euro erano disastrose; i governi avevano contratto ingenti prestiti per finanziare i bilanci ed avevano accumulato debiti enormi. I fondi -in effetti- erano stati fino ad allora accessibili perché gli investitori chiudevano un occhio sui segnali di allarme dell'economia e non prestavano attenzione ai rischi connessi a prestiti sempre più consistenti. Lo stanno ancora oggi facendo con l'Italia.

Perchè  i governi (quello italiano) ricorrevano incessantemente ai mercati finanziari e si indebitavano ?

Perchè le loro economie stavano da tempo perdendo competitività e essi stessi non riuscivano a tenere il passo con le riforme economiche che altri paesi "rigoristi" riuscivano a mettere a punto per mettersi al riparo dai forti venti che ... spiravano. in Germania -per dire- a fare le riforme rigoriste non fu la Merkel, ma il governo socialista di Gerhard Schröder
Alcuni Stati membri dell'U.E. -peraltro- non riuscivano ad arrestare lo sviluppo delle bolle immobiliari (da contagio Usa) e fra questi c'era la Spagna. 
Altri paesi (la Grecia) avevano ignorato allegramente le regole elaborate per il funzionamento dell'euro, tralasciando di coordinare le loro politiche economiche dopo aver condiviso la moneta comune con la connessa politica monetaria comune.
E' iniziato -così- il circolo vizioso: l'instabilità finanziaria soffocava la crescita economica, che a sua volta faceva calare le entrate fiscali e aumentare il debito pubblico, e l'aumento del debito faceva innalzare il costo dei prestiti per i governi, alimentando l'instabilità finanziaria. 

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