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domenica 27 luglio 2014

In Iraq si è insediato il Nuovo Califfato. Ai cristiani non resta che abbandonare quelle storiche terre

A Mosul, nella zona iraqena controllata dagli estremisti islamici del Nuovo Califfato, e' stata distrutta, fatta esplodere una moschea dedicata a Giona, una figura dell'Antico Testamento cara ad ebrei, cristiani e musulmani. Si è trattato di un atto di violenza e di distruzione all'insegna dell'integralismo e del fanatismo.
Gente barbara che distrugge opere d'arte e testimonianze storiche per affermare la propria visione unilaterale. 
A breve distanza da Mosul questi fanatici perseguitano i  pochi cristiani che ancora persistono in quelle terre. Costoro a migliaia sono stato costretti a dichiarare la loro conversione all'Islam, a pena della vita. 
E' gente questa dei miliziani del Nuovo Califfato tanto fanatica e barbara da far apparire galantuomini i talebani afgani, coloro che hanno distrutto con le bombe le memorie storiche della presenza di Alessandro Magno nelle valli afgane.

Diciamolo chiaramente costoro competono in fanatismo, oscurantismo, violenza e intolleranza con i prelati di Santa Romana Chiesa del seicento europeo, quei delinquenti che si nascondevano nell'Inquisizione e sterminavano tutte le menti libere di quell'epoca.
Noi oggi siamo figli dell'Illuminismo, delle rivoluzioni liberali e dell'amore del Cristianesimo che in Europa il socialismo democratico ha tentato di trasporre nella vita quotidiana.
Non stupiamoci piu' di tanto quindi del fanatismo islamico ! 
Appena ieri, nella civile Europa e' cresciuta l'erba avvelenata del nazismo e quella del comunismo-stalinista. Delinquenza allo stato puro al cui confronto i fanatici islamici dei nostri giorni appaiono apprendisti stregoni.

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