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mercoledì 14 maggio 2014

Hanno detto ... ...

CARLO ALBERTO TREGUA, direttore de QdS
Ricordiamo il detto cinese: se c’è un rimedio perchè ti arrabbi? se non c’è perchè ti arrabbi? Proprio l’arrabbiarsi è un comportamento stupido, perchè dà libero sfogo all’istinto, cioè all’aspetto animalesco che c’è in ognuno di noi.

MAURO DEL BUE, direttore de Avanti!
Da quel che si può capire il sistema era suddiviso in tre. 
C’era Greganti per la sinistra, in particolare per la cooperazione, c’era Frigerio per il centro destra e Grillo con Cattozzo dell’Udc, forse per il centro. 
Ognuno, in base agli accordi a tavolino della cupola, aveva la sua fetta. Dove poi andassero le singole tangenti che venivano indirizzate ai singoli attori probabilmente non lo sapevano gli altri. Quelle, ad esempio, che concordava Greganti, dopo essersi assicurato, attraverso un suo uomo che aveva messo in commissione, l’appalto di 69 milioni per i servizi (per Levorato e la sua Manutencoop), mentre altri pensavano agli appalti della cittadella della salute.
Ma non c’erano solo soldi. 
Si doveva procedere. Favorire le aspirazioni, le carriere, come quella di Antonio Rognoni, importante boss di Infrastrutture Lombardia. Non si facevano nemmeno mancare le singole cortesie come le assunzioni dei figli o lo spostamento di una segretaria di fiducia. E nemmeno la soddisfazione di naturali esigenze, come qualche settimana di vacanze pagata. Dunque, questo nuovo sistema del consociativismo corruttivo, che non era fatto solo di tangenti, ma di favori, di piaceri, di gentilezze, di promozioni, di spostamenti, portava anche alla politica. Forse non tanto ai partiti, ma a spezzoni di partiti, a correnti, a gruppi. Il consociativismo corruttivo era articolato, molto articolato.
Si cercavano benedizioni, e il triangolo della cupola, informatissimo sulle amicizie e preferenze dei politici, dialogava non coi segretari, ma coi capibastone. C’è anche un quid di ridicolo. E cioè l’ennesima espulsione di Greganti dal suo partito. Ma insomma. Come se non avessero saputo, quando l’hanno iscritto al Pd cosa faceva Greganti, e come se non avessero saputo in questa fase cosa continuasse a fare, con quell’andirivieni dal Senato. Mi sembra la logica di Gerry à carogna. Prima trattano con lui e lo utilizzano e poi gli vanno addosso con provvedimenti disciplinari. Che l’Italia sia diventata anche ipocrita?

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