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giovedì 27 marzo 2014

Regione Sicilia. La nuova legge sull'amianto e le perplessità

L'Ars ha approvato la  legge  "Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto"
La Legge nazionale 257 del 1992 ( “Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto”) ha messo al bando tutti i prodotti contenenti amianto e tutte le attività commerciali ed industriali collegate e attribuisce alle Regioni il compito 
--di pianificare le attività di protezione dell’ambiente, 
--di decontaminazione, 
--di smaltimento 
--e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli dell’amianto (art. 10). 
In tali piani le amministrazioni regionali dovrebbero definire dei programmi per dismettere l’attività estrattiva dell’amianto e realizzare la relativa bonifica dei siti, individuare dei siti per l’attività di smaltimento dei rifiuti di amianto e predisporre le modalità di controllo di queste operazioni.

La legge regionale si apre dando la definizione di prevenzione.
La definizione data dall’ "Organizzazione Mondiale della Sanità" (World Health Organization, WHO) è tuttavia più estensiva e dice  • Per prevenzione si intende l'insieme di misure di profilassi  mediche, ma anche di tipo sociale o economico, rivolte ad evitare l'insorgenza di una malattia in una popolazione sana o a delimitare la progressione e la gravità di una malattia, adottate allo  scopo finale di eliminarla. 
La legge riesce a fare delle problematiche collegate all’amianto una unica enorme minestra, nella quale tratta senza distinzione 
-la medicina del lavoro con l’igiene ambientale, 
-la prevenzione delle malattie professionali e quelle dovute a cause ambientali( Biancavilla), 
-riscrive norme nazionali , 
-detta l’obbligo di riunioni annuali alle quali non è chiaro chi dovrà partecipare, che però non possono indicare percorsi che prevedano spesa e quindi non è chiaro perché farle. 

L'Assessorato regionale della salute dovrà predispone un piano biennale per la informazione della popolazione sulle patologie asbesto correlate, sulla normativa vigente in materia di inquinamento da amianto e sugli obblighi relativi. A tal fine sono realizzati, a titolo gratuito, dall'Ufficio stampa della Presidenza della Regione specifici programmi radiotelevisivi ed inserti giornalistici da diffondere gratuitamente con quotidiani o periodici stampati e diffusi in Sicilia che in ogni caso per avviarli vorranno essere pagati.

Si obbliga la Regione a diffondere i dati negli ospedali, nelle caserme ecc. 
Si parla di un impianto di trasformazione dell'amianto in sostanza inerte da attivare a servizio di tutti gli ambiti territoriali ma senza prevedere dei centri di stoccaggio comunali o provinciali, con la conseguenza che se l’impianto nascerà a Siracusa il poveretto che ha una vasca da smaltire di Trapani, sarà costretto a conferirla non in un centro di raccolta comunale e dovrà attraversare l’isola con costi enormi. 

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