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venerdì 21 febbraio 2014

Entella, Timoleonte e la cultura di allora (n. 3)


Nel quarto secolo avanti Cristo l'importanza ed il motivo di esistere di Entella li', sulla Rocca, era l'intreccio di trazzere, valichi, guadi e percorsi fluviali che occorreva superare prima di poter raggiungere su, la' sopra, il vasto pianoro.
Prima di descrivere la battaglia sul Crimiso, la battaglia che consegna l'intera isola ai sicelioti (=greci di Sicilia) e segna la cacciata dei cartaginesi dalla Sicilia, e' doveroso ricordare che fino al Cinquecento gli studiosi individuavano i siti di Entella e del Crimiso in tutti altri luoghi piuttosto che dove essi stanno e dove noi sappiamo che stiano.
Il Crimiso -nel corso del Medioevo- era identificato col fiume che passa a breve distanza da Segesta o, secondo altri studiosi, col Belice destro. 
E' pertanto dal Cinquecento in qua' che si e' fatto chiarezza sulla storia degli Elimi e sui loro effettivi contesti ambientali. Avranno avuto la loro parte magari gli arbëresh nello scoprire la facilità loro offertà di prelevare pietra già ben squadrata sulla Rocca e utile per costruire -a breve distanza- il paese di Contessa.


I decennali scavi della Scuola Normale di Pisa non hanno fatto che confermare cio' che gli uomini del Rinascimento avevano affermato: la storica Entella stava sulla Rocca ed il Crimiso non era altro che il braccio sinistro del flumen de Belichi.
Noi ci siamo proposti di descrivere i luoghi della battaglia sul Crimiso e lo faremo col conforto degli studi, resi pubblici, della Normale di Pisa.
Immaginare quello scontro che per allora ebbe i caratteri epocali e rivisitare i luoghi, che recano i toponimi odierni di valli fluviali del Senore, del Vaccarizzo, della contrada Carruba (dove Timoleone dispone l'accampamento dei sicilioti in attesa che i cartaginesi avanzassero), della contrada Renelle-Garcia (di fronte Vaccara) alle pendici delle impervie altura di Kautali' ... crea emozione e sentimenti di strana ed immaginaria partecipazione a quello scontro.
Come abbiamo avuto opportunità di assistere,
ancora in anni recenti, quest'area è
soggetta alle esondazioni del Belice Sinistro 
Delimitando l'area potremmo dire che la vicenda si svolse nella zona a sinistra (provenendo dalla confluenza del Belice dx e sx) dove oggi passa la strada provinciale e guardando le confluenze sia del Senore che del Vaccarizzo (che scendono dalla direzione dell'ex feudo Badessa). L'esercito cartaginese piu' o meno possiamo immaginarlo posizionato nelle alte quote del Kautali' e pure lungo il sedime stradale attuale. 
Perche' i sicelioti piuttosto che a difesa della Rocca si posizionano invece a Carrubba? 
Secondo piu' autori bisogna tenere presente le virtu' umanitarie di Timoleonte che non intende mettere a repentaglio le aree appartenenti alle citta' alleate.

Altra riflessione spontanea che possiamo porci e': perche' proprio in quei paraggi questo scontro ? 
La risposta e' che Entella costituiva un obiettivo strategico di grande interesse sia per i sicelioti che per i cartaginesi. La citta' era quasi inaccessibile, si trovava all'incrocio della viabilita' della Sicilia Occidentale e a cagione di questa situazione il confine fra Sicilia greca e Sicilia punica era continuamente violato.
In quel periodo Entella era sotto il dominio dei Campani, tradizionalmente alleati dei punici. Nel 342 a.C. avvenne una palese violazione dei confini e la citta' da alleata storica dei cartaginesi passo' con i sicelioti. 
Cartagine si riproponeva di conquistare la citta' da cui sarebbe stato poi facile controllare il rispetto dei confini.

Quello tracciato e' il quadro storico del contesto entro cui si sono schierate le forze in campo. Vedremo come sicelioti e punici sapranno approfittare o meno delle opportunita' che quel terreno offriva loro ai fini della battaglia.

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