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martedì 10 dicembre 2013

Matteo Renzi gia' si autoproclama padre che vuole dare un anima. Finora chi si e' autoproclamato padre di ... ha sempre dimostrato di non esserne nemmeno figlio

Matteo Renzi nel discorso introduttivo all'insediamento alla segreteria del Pd ha detto che si propone di non rendere noioso il "riformismo". Il riformismo, quello vero, non e' stato altro che il metodo del socialismo democratico, il metodo con cui si vogliono cambiare le cose in maniera democratica, col consenso popolare, piuttosto che con la rivoluzione; rivoluzione che invece nei decenni passati caratterizzava i comunisti rispetto ai socialisti. Fin qui non possiamo che convenire sulle intenzioni del giovin Matteo, tranne sul fatto che il "riformismo" lungo la storia sia stato noioso. Tutti i grandi riformisti -italiani e non- hanno sempre posseduto la linea dell'ironia al contrario dei dirigenti comunisti, italiani e non, i quali sono sempre stati privi di senso dell'umore ed hanno sostenuto -con scienza e conoscenza- i regimi che gestivano i gulag. Come scrive un giornalista oggi: l'ironia e' sempre stata riformista mentre il dottrinarismo e' stato sempre massimalista (comunista). Renzi ha pure detto che si propone di dare un anima al riformismo. Anche in questo caso Renzi parla a vanpera. Il Riformismo l'anima l'ha avuta da sempre, sin dalle origini. Lui se vuole deve continuare a far vivere quell'anima ma non puo' pensare di scoprire l'acqua calda. Filippo Turati e Giacomo Matteotti ebbero un grande animo al punto da dedicare la propria vita per avversare il Fascismo nascente. Camillo Prampolini fu definito il 'dio" dei poveri, i fratelli Rosselli furono assassinati per avere un animo irrimediabilmente "antifascista", Giuseppe Saragat introdusse nel marxismo italiota l'umanesimo della scuola austriaca, Pietro Nenni dedico l'intera vita al riformismo e per questa ragione perse una figlia ad Auschwitz. Renzi, il giovin sindaco di Firenze, non parli dando l'impressione di scoprire l'acqua calda. Perche' se vuole apparire come colui che da' -per la prima volta- l'animo al riformismo italiano non fa altro che rivelare la sua ignoranza della STORIA. La Storia, di cui il Riformismo italiano e' parte non secondaria, sara' noiosa, pero' e' tale solo per chi non sa o non vuole studiare. Per gli ignoranti.

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