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sabato 30 novembre 2013

Precari enti locali. La speranza e' l'ultima .. a morire

Sui precari i politicanti siciliani fingono di affannarsi, di darsi da fare. In realta' non hanno la minima idea di cosa fare e da dove cominciare. Appena abbozzano una idea si accorgono che servono soldi e siccome non ne trovano da nessuna parte temono che qualcuno possa dire loro: tagliamo i finanziamenti ai "politicanti". A questo punto rinviano a tempi migliori l'argomento. Pero' a nessuno sfugge che il primo gennaio si avvicina inesorabilmente. La legge nazionale recente in realta' non fa divieto alla stabilizzazione dei precari; anzi incoraggia questa deriva. Quale e' il problema allora ? Se tecnicamente, giuridicamente, non esistono ostacoli esistono difficolta' di altro genete: ... sono i soldi a mancare; la questione e' di tipo economica. Fra l'altro la vicenda dei "precari" giorno dopo giorno si presenta sempre piu' inafferrabile. Si comincia col dire che i precari sono 18 mila, dopo un'ora si dice che a quelli degli enti locali vanno aggiunti quelli della regione, dopo una ulteriore ora si sussurra che esistono pure quelli delle ausl, poi ... fino a presentare una massa di 80 mila persone. Roba da far tremare i polsi non alla Regione Sicilia ma all'intero Stato italiano che riceve analoghi "doni" dalla Calabria, Basilicata, Campania etc. Allora ? Finora alla Regione non esiste nemmeno un disegno di legge "credibile" a beneficio dei precari.

Evangelii Gaudium. Il documento papale -in materia di giustizia sociale- e' molto piu' a sinistra del Pd

Papa Francesco ha fatto pubblicare nei giorni scorsi  la esortazione apostolica Evangelii Gaudium, un vero e proprio documento programmatico. Il titolo richiama in un certo senso le fonti di ispirazione: la costituzione pastorale del Vaticano II Gaudium et Spes (1965) e la Evangelii Nuntiandi di Paolo VI (1975). In buona sostanza l’impianto intellettuale è molto  conciliare e post-conciliare e manda in soffitta lo scetticismo che animato negli ultimi decenni gli ambienti vaticani  sulla «opzione preferenziale verso i poveri». Evangelii Gaudium di papa Francesco offre una visione trasversale rispetto alle trincee saldatesi nel corso degli ultimi decenni.  Apre a una visione sociale della Chiesa, povera per i poveri, bisognosa di riforma (incluso il papato), più collegiale (con una attenzione particolare alle conferenze episcopali), più aperta alle varie forme di ministero, piu' laica e meno clericale. Sulla questione della giustizia sociale Francesco si colloca nettamente a sinistra,  in una sinistra nitidamente socialista,  con una richiesta radicale di regolamentazione del mercato per sanare le crescenti diseguaglianze e un’accusa alle ideologie del liberismo trickle down. Per dirla chiaramente nell'attuale parlamento italiano non esiste, su 960 soggetti, uno solo che finora abbia osato mettere in discussione il liberismo dominante nel Pd e nel Pdl. Papa Francesco sugli altri temi non cambia la posizione della Chiesa ne' sull’aborto, che non è vero progressismo, ne' sull’ordinazione delle donne, «che non è in discussione». Usa un linguaggio più inclusivo che nel passato, ma sostanzialmente vede nelle richieste per l’ordinazione delle donne il rischio di un maggiore e non minore clericalismo nella Chiesa: «Il sacerdozio riservato agli uomini, come segno di Cristo Sposo che si consegna nell’Eucaristia, è una questione che non si pone in discussione, ma può diventare motivo di particolare conflitto se si identifica troppo la potestà sacramentale con il potere». Evangelii Gaudium rappresenta un cambio di orizzonte soprattutto per la filosofia ispiratrice del pontificato. Papa Francesco afferma che la realtà è più forte delle idee. È un addio al neo-platonismo tipico del pontificato del teologo Ratzinger, sia quanto a visioni di Chiesa sia quanto a concezioni politico-sociali. Papa Bergoglio nota tra «i segni dei tempi» la crisi dell’impegno in favore delle cause comuni, quelle che trascendono l’interesse personale. Questo fa di Francesco un papa non assimilabile né alla cultura liberale né a quella progressista nelle sue forme individualiste e libertarie, che noi italiani abbiamo imparato a conoscere nella finta sinistra di taglio Pd. Resta da vedere quanto questo documento potrà fare per costruire un ponte tra le due diverse anime del cattolicesimo, quella tradizionalista-neoconservatrice e quella sociale-liberale. Per dirla con nomi e cognomi fra l'anima post-Ruini/Bertoni e Bergoglio. Papa Francesco è inequivocabilmente qualcosa di nuovo e di diverso dai 35 anni di Wojtyla-Ratzinger.

Beni Culturali e Regno delle Due Sicilie. Il sovrintendente Tusa: riscoprire il passato per capire da dove veniamo

Che i beni culturali debbano essere aperti alla fruizione pubblica appare oggi  incontestabile, eppure la gran parte di essi -nella nostra Sicilia- giace in cassettoni, in depositi ed in sotterranei. Che la loro gestione possa essere affidata pure a soggetti privati, capaci di farli rendere più di quanto non faccia il sistema pubblico, purché sia garantito il massimo rispetto di Storia e decoro del bene, dovrebbe essere anch’esso pacifico, ma la questione è materia di discussione ormai da anni. A Palermo nelle ultime settimane e' scoppiato il caso "Cattedrale". Un grande cartellone e' rimasto affisso sulla facciata della Cattedrale per  alcune settimane e sponsorizzava una societa' privata che ha contribuito sul piano economico-finanziario al restauro del portale del monumrnto normanno.  La stessa societa' intenderebbe restaurare Porta Nuova, eppure il Comune ha bloccate questo tipo di iniziative perche il Regolamento Comunale non e' cosi' liberale come gli sponsor privati, che ovviamente puntano ad ottenere almeno un guadagno di immagine, vorrebbero. Perche' ci intratteniamo su queste problematiche ? Perche' a Contessa i beni culturali invece che volano per produrre ricchezza vengono tenuti nei depositi. Ma procediamo con ordine. 1) Ieri pomeriggio un interessantissimo convegno promosso dall'ordine costantiniano di Sicilia sulla "politica culturale dei Borboni" a cui hanno partecipato, fra gli altri, il Sovrintendente Tusa e lo storico Pasquale Hammel, e' servito a rivalutare quella falsa immagine che i libri di Storia ci danno del Regno delle Due Sicilie, e cio' e' avvenuto a partire dalla politica culturale.  Gia' dagli anni trenta dell'Ottocento, primi in Europa, i Borboni promossero scavi archeologici a Ercolano, Pompei e restauri dei templi greci di Sicilia (Segesta, Selinunte, etc.) e valorizzarono in questo tipo di iniziative l'apporto di privati che intendevano trarre beneficio di magnificenza nel contribuire al recupero delle tracce del mondo classico. 2) i Borboni osarono, primi in Europa, varare la legislazione di salvaguardia sui beni culturali stabilendo che ovunque rinvenuti appartengono allo Stato (che solo a fini di custodia puo' affidarli a privati finanziatori) e soprattutto, per fronteggiare la rapacita' inglese che rapinava in quel periodo grandi pezzi di antichita' dal Partenone di Atene, dalle Piramidi in Egitto, dagli scavi in Mesopotamia ed in Persia, stabilirono il divieto assoluto di loro trasferimento fuori dal Regno. Qui fu facile allo storico Hammel evidenziare che i Borboni ebbero il coraggio di ostacolare gli inglesi che trasferivano i beni culturali di diverse terre del mondo  nel British Museum, pero' l'averli sfidati contribui' (certo non solo per questa ragione) a far perdere loro il Regno. Contrastare gli inglesi, allora, equivaleva a contrastare -oggi- gli americani. E sappiamo cosa costo' a Craxi -ha aggiunto il relatore- avere sfidato a Sigonella la potenza americana. 3) che i Borboni non furono retrogradi o ottusi come i libri di Storia ce li descrivono basta pensare che lo Stato unitario italiano ha varato la prima legge di salvaguardia dei beni culturali (con le medesime misure ) solamente nel 1939, ossia un secolo dopo il varo  della legislazione borbonica. 4) un ultimo motivo sul perche' ci stiamo intrattenendo sul tema dei Beni Culturali e' che gli inglesi con le rapine del primo Ottocento dispongono oggi del piu' importante museo del mondo classico (British Museum) meta' di grandi attenzioni e di turismo mondiale, noi italiani disponiamo del piu' immenso patrimonio e, oggi, non riusciamo tuttavia a valorizzarlo sia perche' puo' capitare che il Comune di Palermo tenga regolamenti assurdi e riesca a bloccare i restauri finanziati dai privati, sia perche' puo' capitare che a Contessa Entellina la realizzazione di un museo (finanziato, progettato e ... in attesa di localizzazione) venga bloccato in odio ad un precedente sindaco, Piero Cuccia che aveva ottenuto il finanzianento e lo aveva pure progettato. A Contessa, parola del grande professore Nenci, sono esposti alla fruizione pubblica nel museo locale solamente il 30% dei beni provenienti da Entella, l'altro 70% giacciono nei cassettoni, sottratti alla fruizione pubblica che cosi' resta un diritto dei cultori solo sulla carta. Come non possiamo non lodare nel 2013  i Borboni di fronte a tanta ignoranza odierna ?

venerdì 29 novembre 2013

Sicilia. La terra del "nenti sacciu ... ". Pubblica Amministrazione corrotta fino al midollo eppure ... mai i dirigenti sanno nulla

La Sicilia verso il crac. Ferruccio De Bortoli, direttore de il Corriere della Sera, a Catania si e' lasciato dire "Siciliani, ribellatevi ad una Assemblea Regionale che non vi rappresenta". Il quotidiano di Catania "La Sicilia" comincia a tratteggiare il default della regione e a configurare possibili vie di uscita. Ma il cancro dove sta ? Uno dei cancri più difficili da estirpare è quello della corruzione, ormai investe tutto e tutti: dagli usceri ai dirigenti dei piani alti. Ma accanto a questa c'e' l’inefficienza e l’irresponsabilità generalizzate; nessuno risponde di nulla; tutto e' colpa di altri. Scoprire le vergogne ormai e' divenuto compito esclusivo della magistratura. In passato chi ricopriva ruoli superiori era tenuto a rispondere dei subordinati, adesso nessuno risponde di nessuno. Eppure i 90 deputati dell'Ars che si rifiutano di recepire il decreto Monti che dimezzerebbe le indennita' da 23.000 euro a 11.000,oo dovrebbero rispondere agli elettori. Pero'! Se pure gli elettori sono "irresponsabili" e tutti negano di avere scelto quei 90 ? Chi dovrebbe punire quegli elettori che hanno scelto 90 fra i piu' mascalzoni fra loro ? La punizione per gli elettori sta, cominque, per arrivare: disoccupazione record, tassazione insostenibile, immagine della Sicilia sotto i piedi ....., emigrazione da record. Come ci colpisce che il direttore del piu' autorevole giornale italiano possa arrivare a gridarci: Siciliani, ribellatevi !

2014: Letta ci prometteva la riduzione delle tasse, invece ....

il Consiglio Counale di Contessa Entellina, la scorsa settimana,ha elevato l'aliquota "addizionale irpef" che grava sui lavoratori che svolgono un'attivita' e sui pensionati di un ulteriore 0,20% che si aggiunge al precedente 0,40% e che, ancora, entrambi si aggiungono (ovviamente) all'aliquota base irpef. In materia di addizionale bisogna parlare al plurale, in quanto sui cittadini ne pesano due: una regionale ed una comunale. In Sicilia l’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef è dell’1,73%, maggiorata dello 0,5% rispetto all’aliquota base e rimasta invariata per gli anni d’impostata 2011 e 2012. Anche nel 2014 - a meno di clamorosi dietrofront - dovrebbe rimanere uguale. Il Governo regionale, infatti - dopo un lungo tira e molla con il Ministero dell'Economia ha ottenuto di utilizzare un miliardo di euro destinato a coprire il deficit sanitario della Regione per ripianare i debiti con le imprese. Grazie a questa concessione non sfrutterà il Decreto attuativo del federalismo fiscale, il quale prevede la facoltà di ulteriori aumenti dello 0,6% a partire dal prossimo anno. Scongiurata quella che sarebbe stata una vera e propria mazzata, i siciliani restano comunque tra i cittadini che pagano di più: in media 398 euro pro capite contro la media nazionale di 359 euro secondo le ultime stime della Uil riferite all’anno 2012-2013. Ma non finisce qui. A questo salasso bisogna aggiungere, come dicevamo, le addizionali comunali che in alcune città in difficoltà finanziaria, come Palermo e Messina, sono schizzate al massimo (lo 0,8%). Qui i contribuenti versano in media 184 euro pro capite ai Comuni, che sommandosi ai balzelli regionali fanno lievitare il conto fino a 582 euro.

Aldo Moro. Quella foto fuori luogo davanti Palazzo Grazioli con Silvio ed i simboli dei B.R.

Come stava fuori luogo quella immagine di Berlusconi sotto le insegne delle Brigate Rosse agitata durante il comizio di due giorni fa' davanti a Palazzo Grazioli ! Nelle intenzioni dei berluscones doveva equiparare la situazione del loro leader con quella dello statista democristiano tenuto prigioniero, privato dai diritti civili, da banditi pseudo-politici negli anni settanta del Novecento. Berlusconi i guai se li e' cercati da solo, anche se i suoi avversari hanno forzato cio' che il buon senso avrebbe suggerito di dover evitare. Piuttosto che applicare una legge penale con effetti retroattivi si poteva attendere la imminente sentenza definitiva sull'interdizione che arrivera' ai primi del nuovo anno. Ma, si sa, le esigenze politiche del Pd che deve svolgere le primarie l'8 dicembre  e la necessita' di teatralita' dei cinquestelle non lo hanno consentito di fare diversamente. Da questo maldestro passaggio adesso avremo un Berlusconi che fara' la vittima; nulla a che fare con Aldo Moro che vittima immolata  lo e' stato davvero, sacrificato dal fanatismo politico di pseudo comunisti (brigatisti) e dalla sfrontatezza degli allora dc-pci che dietro la rigidita' della legalita' non vollero liberare un paio di brigatisti non macchiati di omicidio, come erano disposti invece il Psi, Paolo VI ed altri settori della societa'. La rievocazione di Aldo Moro a noi ha fatto ricordare quel 4 dicembre di cinquant'anni fa', quando lo statista democristiano varo' il primo governo di centro-sinistra nella storia italiana con dentro i socialisti. Da ottant'anni i socialisti erano stati sempre all'opposizione, salvo i periodi di appoggio esterno ai governi giolittiani.  Come e' nato quel centro-sinistra ? A volerlo era stato l'attivismo politico di Amintore Fanfani (dc) e l'lluminismo culturale di Riccardo Lombardi (psi). A preparare l'avvio di quella storica formula politica si adoperarono centinaia di uomini di cultura sia cattolici che laico-socialisti in quanto era quello un periodo in cui si confidava nel futuro e si voleva costruire una Italia nuova, moderna. Nella prima fase del centro-sinistra pure il Pci (formalmente all'opposizione) condivise progetti e prospettive, salvo poi preferire il sempre comodo ruolo di formale opposizione e accordi ufficiosi sotto-banco (lo storico "doppismo" comunista di togliattiana memoria). Le speranze con cui nacque quel centro-sinistra erano immense; l'Italia del dopo-guerra era cresciuta sotto il segno del  boom economico nel modo piu' disordinato possibile, da qui l'impegno culturale ed intellettualistico della sinistra-socialista di Riccardo Lombardi di inculcare il metodo della Programmazione col fine di superare gli squilibri enormi della societa' italiana fra Nord e Sud, fra ceti sociali, fra comparti dell'economia. Il governo nacque il 4 dicembre 1963 ma gia' dalla seconda meta' del 1960 i socialisti avevano iniziato ad appoggiare dall'esterno i governi di Amintore Fanfani che era subentrato alla guida del paese dopo la caduta del governo Tambroni che si reggeva col sostegno democristiano-monarchici-missini di estrema destra. (segue)

Berlusconi. Occorre archiviare quella storia; non c'e' motivo in uno stato democratico di infierire su chi "cade"

Berlusconi e' caduto, ha perso almeno sul piano personale il potere politico. Gli resta un enorme potere economico e quindi non possiamo immaginare che finira' in stato di bisogno i suoi giorni. Non e' su questo pero' che vogliamo soffermarci, bensi' sui tanti nani, nani della politica, a destra come a sinistra, che dopo avere per vent'anni osannato il potere  berlusconiano da un lato oppure finto di fare opposizione (come per tutti questi anni ha fatto il Pd dalemiano) adesso salgono sul cadavere di chi e' crollato per dirne di cotte e di crude, per esultare ed umiliare. Chi scrive non ha mai votato per Berlusconi o per il centro-destra pero' ritiene che non e' su chi crolla che bisogna esultare, e' su chi sta a cavallo, al potere, che bisogna battere perche' eserciti il potere democraticamente. Su Berlusconi non c'e' motivo di esultare in maniera disgustosa come in queste ore fanno i tanti nanetti della politica, ed in particolare i cinquestelle. Si tratta di un condannato, di un decaduto da archiviare, punto e basta.  Quando in politica non vi erano ne' opportunisti ne' nanetti ma uomini che venivano dalla Resistenza, grandi idealisti e grandi costruttori del futuro, nel 1953, la Sinistra socialista-comunista sconfisse De Gasperi che proponeva quella che in forma "propagandistica" fu definita legge truffa. I comunisti, genitori dei dalemiani, esultarono e ingiuriarono a piu' non posso Alcide De Gasperi, lo sconfitto che si ritiro' dalla politica. Pietro Nenni, leader socialista, anch'egli vincitore della battaglia contro De Gasperi, invece sul suo diario scrisse "gli avversari vanno sconfitti, non vanno umiliati". Anche Berlusconi, sconfitto, non va umiliato per il semplice motivo che per venti anni egli e' stato protagonista perche' gli italiani lo hanno preferito ad altri politicanti. Se fanno pena quindi i cinquestelle esultanti lo fanno, in queste ore, pure i berluscones che presi dal livore e dal rancore insultano le istituzioni, la magistratura, il capo dello stato etc. In uno stato di diritto si vince e si perde, ma la comunita' deve poter andare avanti nel rispetto delle leggi, evitando di umiliare chi perde o chi si adopera per far rispettare le regole.

giovedì 28 novembre 2013

Trasparenza della Pubblica Amministrazione. Sono tantissimi i sindaci che ancora fingono di ... non capire

Si dice trasparenza, ma in realta' tutt'attorno al cittadino resiste l'opacita'. I Comuni continuano a far finta di non avere capito bene in cosa debba consistere la "trasparenza". Eppure il d.lgs. 33/2013 e' abbastanza esplicito: 1) si vuole che il sindaco e la giunta non siano controllati solamente dai consiglieri comunali, che in genere non lo fanno. La trasparenza sollecita il "controllo sociale", ossia della gente che paga i tributi e pure dei Blog come il nostro che devono esigere l'uso ed il ri-utilizzo dei dati della pubblica amministrazione. 2) la trasparenza mira a realizzare i principi di eguaglianza dei cittadini, di imparzialita' , di buon andamento, di responsabilita' di efficienza, efficacia nell'utilizzo del denaro pubblico che non puo' finire a beneficio degli amici degli amici degli amministratori, 3) la trasparenza, sulla spinta del "controllo sociale" si propone di migliorare la performance della pubblica amministrzione, 4) ovviamente, la trasparenza, si propone di prevenire la dilagante corruzione che ormai non riguarda solamente i piani alti della politica (parlamentari, manager pubblici, dirigenti delle regioni etc.) ma pure i portaborse ed i consiglieri comunali dei piccoli comuni di 700 abitanti. La trasparenza e' e deve essere considerata pertanto come elemento di responsabilizzazione della vita delle istituzioni e degli organismi pubblici.

Chiude Berlusconi e continua piu' prospero che mai il berlusconismo

Berlusconi e' uscito dal Parlamento (fu eletto alla Camera dei Deputati nel marzo 1994). Ieri pomeriggio il Senato ha approvato la decadenza del leader di Forza Italia, gia' condannato il 1º agosto 2013 a quattro anni di reclusione per frode fiscale con sentenza passata in giudicato nel cosiddetto “processo Mediaset”.  ”Noi non ci ritireremo” ha assicurato il Cavaliere ai sostenitori radunati di fronte a Palazzo Grazioli preannunciando che non farà alcun passo indietro. In molti ci auguriamo che non mantenga la promessa e che non prosegua il degrado morale e civile del Paese, insieme ai suoi accoliti, falchi e colombe che nella sostanza pari sono. Dove sta la sua inaffidabilita' etico-politica ? Nel forte conflitto di interessi mai rimosso e nel potere economico e mediatico per nulla mai scalfito. Barbara Spinelli su “Repubblica” scrive: “…Il berlusconismo resta innanzitutto come dispositivo del presente. Anche decaduto, assegnato ai servizi sociali, il leader di Forza Italia disporrà di due armi insalubri e temibili: un apparato mediatico immutato, e gli enormi mezzi finanziari. Tanto più mostruosi in tempi di magra. Assente in Senato, parlerà con video trasmessi a reti unificate…". Cosa e' infatti stato il berlusconismo ? un sistema di potere, immorale e illegale, che ha prodotto una regressione politica e culturale senza precedenti. Esso non decade con Berlusconi perché è la pesantissima eredità di questi venti anni: un processo degenerativo del tessuto democratico profondamente innervato nel codice genetico della politica che, in assenza di un sussulto civile (di cui nulla si intravede) sopravvivera' alla fine di Berlusconi. Il berlusconismo non riguatda infatti il centro-destra, bensi' l'intero schieramento politico italiano; Pd in prima fila.

Ruberia nella Formazione. Quelle due sorelle Schiro'

Ancora sequestri di beni a Messina nell'ambito dell'inchiesta sulla "Formazione". Si tratta dell'indagine che investe non i politici corrotti della nostra Sicilia, ma le loro "mogli" che rubavano -viene da pensare-  all'insaputa dei mariti, "ammanigliati" nei gangli del potere. Sono stati congelati conti correnti bancari, libretti postali, investimenti economici di vario genere e beni immobili di vario genete a copertura, secondo la magistratura, di quanto indebitamente rubato. Le persone investite piu' direttamente dai provvedimenti sono due sorelle dal cognome inequivocabilmente arberesh, Chiara ed Elena Schiro', rispettivamente mogli dei due deputati del Partito Democratico Francantonio Genovese e Franco Rinaldo. Il Pd e' investito in pieno da queste indagini che coinvolgono pure l'ex consigliere Elio Sauta e, ovviamente, la moglie Graziella Feliciotta e la ex tesoriera del Pd Concetta Cannavo'. La vicenda del denaro pubblico "Formazione" finito nelle tasche delle mogli di esponenti del Pd (ma anche del Pdl) costituisce una grande vergogna su cui il Pd regionale pero' non piglia posizione. Nessuno degli alti esponenti risulta sia stato espulso o sospeso dal partito  come se le "mogli" avessero rubato all'insaputa dei mariti onesti e galantuomini. Oggi i siciliani sanno di avere deputati dedicati al familismo amorale, che per reggersi al potere si servono di prestanomi e di becero clientelismo. I due cognati Genovese/Rinaldi in Sicilia sono stati fra i deputati piu' votati. Chissa' perche' !!

mercoledì 27 novembre 2013

Contessa Entellina. Se tutti ci diamo una mano possiamo avere il verde pubblico ben mantenuto

"Adotta una villa". Con questo messaggio il Comune di Contessa si propone di migliorare la manutenzione delle numerose piccole aree verdi all'interno e comunque in prossimita' del centro abitato. Li si vuole affidare ad associazioni, a gruppi di privati o a singoli. Nel bando pubblico si sottolinea il ruolo, o "protagonismo attivo" che i cittadini possono assolvere come segno di amore verso la loro cittadina. Le aree che si vorrebbero affidare, o far sponsorizzare sono: 1) Villa Santa Rosalia, 2) Villa via Tessaglia (antistante cabina Enel) 3) Villa via Pietro Nenni (in prossimita' del campo sportivo) 4) Villa via A. Merendino (antistante la Sala Rai) 5) Villa via Nicolo' Barbato 6) Villa caduti di Nassyria 7) Villa spiazzo Croce 8) Villa Biviere 9) Villa Rajo 10) Villa Pazza Ungheria (padre Pio) 11) Villa via A. Merendino (ingresso del paese) 12) Aiole interne Scuola Materna 13) Aiole interne Scuola Elementare 14) Aiole interne Scuola Media Il verde urbano in Sicilia, un po' ovunque,  fa acqua da tutte le parti. Le norme europee ed italiane impongono ai Comuni oltre al Piano del verde anche un regolamento ed un censimento, poiche' il verde pubblico non e' solo godimento dell'occhio e dell'anima, ma e' anche fondamento della raccolta delle acque piovane e polmone per respirare aria pulita riducendo l'assorbimento delle polveri sottili, specialmente nelle grandi citta'. In questa fase storica, quando tutti siamo indotti a stringere il portafoglio e talora pure il cuore ad assistere alle indecenze dei politici non e' pertanto male che vengano fuori le iniziative "semplici" per curare il verde pubblico, come quella messa in campo dall'Amministrazione contessiota. L'elenco diffuso dall'Amministrazione e' abbastanza ampio per un piccolo centro abitato come Contessa Entellina, peraltro immerso in un angolo di Sicilia dove non mancano ne' boschi ne' aree agricole. Se pensiamo che citta' come Palermo o Catania hanno percentuali irrisorie di verde pubblico, rispettivamente del 4% e del 2% del loro territorio, noi dovremmo essere contenti. Ma la contentezza non basta se non siamo in grado di dare un sufficente decoro a queste aree.

I Comuni che non programmano oltre che mancare di professionalita' si muovono illecitamente

Il Comune non e' tenuto a programmare solamente gli interventi nel comparto dei lavori pubblici (piano triennale) ma esso deve anche farlo per tutti gli interventi nei comparti dei "servizi" e delle "forniture". 
Queste indicazioni provengono ancora una volta dall'Autorita' per la vigilanza sui contratti pubblici con la determina n. 5 del 6 novembre 2013 che detta le linee guida su programmazione, progettazione ed esecuzione dei contratti e delle forniture. 
Annualmente e' obbligatorio verificare la fattibilita' tecnica, economica ed amministrativa di ogni intervento. L'affidamento a terzi dei servizi va dato solo per la verificata complessita'.

Finanziamenti con lotteria per gli enti locali

Il decreto del fare poche settimane fa' ha destinato 100 milioni di euro a beneficio dei comuni con meno di 5000 abitanti per interventi nel settore dei lavori pubblici.
Il 9 di ottobre la gazzetta ufficiale ha dato pubblicita' al bando con cui gli enti locali venivano invitati a presentare -per via telematica- la partecipazione sin dalle ore 9,oo del 24 ottobre. L'iniziativa non poteva non invogliare i Comuni che senza loro coinvolgimento economico potevano presentare progetti da 500 mila euro ad un milione.
Le tipologie di interventi erano varie, dagli adeguamenti infrastrutturali alle ristrutturazioni e costruzioni di nuovi edifici, dalle manutenzioni e costruzioni di reti viarie a infrastrutture accessorie, dalle reti Wi-fi alla salvaguardia e messa in sicurezza del territorio. Quale comune era disposto a farsi scappare l'occasione?
 Il Comune di Contessa ha presentato un paio di progetti manutentivi degli edifici scolastici. 
Cosa e' accaduto ? 
 I comuni italiani sotto i 5.000 abitanti sono almeno 5.000 e di questi in 3.500 la mattina alle 9,oo del 24 ottobre si sono presentati davanti ai Pc per inoltrare domanda e progetti, in quanto l'unico criterio di selezione era la cronologia di presentazione. Il sistema come era prevedibile e' andato in tilt ed il criterio della tempestivita' telematica ha mostrato tutte le inadeguatezze immaginabili. Ancora non siamo riusciti a capire come fara' il governo a finanziare con 100 milioni migliaia di progetti presentati nella stessa ora e nello stesso minuto, in simultanea.

Barbara Spinelli. La Germania e l'egoismo nazionalista

Nei giorni scorsi su "La Repubblica" Barbara Spinelli ha avviato un interessante dibattito mettendo, in qualche modo, sotto processo la Germania dei nostri giorni. 
L'immagine tratteggiata lascia intendere una Germania che ha perso la memoria, la memoria del dopo-guerra quando l'Europa per causa del suo nazionalismo era stata trasformata in una vasta area di macerie. La memoria smarrita e' stata estesa dalla Spinelli pure alla circostanza che l'Europa intera ha potuto riprendersi da quello stato grazie al Piano Marshal avviato dagli Stati Uniti, sia pure sotto il segno della "pax americana". Dove vuole arrivare la Spinelli col suo ragionamento ?
 Essa vuole insinuare l'idea che se la Germania riacquistasse la memoria della Storia, dei tanti danni procurati all'Europa nel passato, essa dovrebbe farsi promotrice di un nuovo Piano Marshal questa volta con le insegne tedesche per aiutare i paesi "deboli" perche' schiacciati dalle montagne di debito pubblico. Certo aiutare paesi come la Grecia o l'Italia potrebbe essere un grave rischio; si tratta di paesi ormai corrotti al massimo, con classi dirigenti truffaldine ed ignoranti, con una popolazione diffidente delle istituzioni e che si fa vanto dell'evasione fiscale. Si tratta di paesi, Grecia ed Italia, sul crinale del continuo aggravamento della coesione sociale. La societa' civile rischia di esplodere e di muoversi ... per bande organizzate in mano a politicanti privi di dignita'. 
E' facile aiutare questi paesi ? La Spinelli insiste: la Germania recuperi la memoria. Essa ha grandi debiti da onorare sul piano morale ed inoltre non e' detto che l'altruismo non ripaghi. Esso puo' fruttare alla Germania molto piu' del "nazionalismo" entro cui si va chiudendo,  il piu' forte stato europeo. Se la "lungimiranza" degli Usa nel dopoguerra ha giovato a quel paese perche' non dovrebbe giovare oggi alla Germania ? 
La Spinelli rifa tutto il percorso storico che ha spinto la Germania ad aderire ai Trattati europei ed evidenzia come allora essa convenne che il nazionalismo non era la medicina adatta a preservare gli interessi nazionali. Ancora oggi, secondo la Spinelli, nessuno stato da solo senza l'aiuto e la solidarieta' degli altri, in un contesto di interdipendenza economica, puo' affrontare le sfide del mondo contemporaneo. La Spinelli spinge il discorso e ... immagina una Germania che diventi paladina di una Europa-federata senza residui di poteri che restino in capo agli stati-federati. L'Europa diventi cio' che in passato avrebbe voluto diventare, uno spazio socio-economico integrato con una propria politica estera, una propria posizione nel contesto mondiale. La Germania abbandoni l'attuale vocazione nazionalistica secondo cui e' buona cosa "mettere sul lastrico il proprio vicino" ( beggar thy  neighbour). L'attuale crisi, le sofferenze dei paesi deboli, siano occasione per rompere definitivamente gli stati-nazione e passare agli stati-federati. 
La Germania recuperi la memoria delle ragioni politiche, ma anche tecniche, che hanno spinto alla stipula dei Trattati Europei, e abbandoni l'indifferenza verso le difficolta' altrui. Questi paesi hanno urgente bisogno di un Piano Marshal da chi oggi occupa posizioni di forza. Certamente la Germania necessita di garanzie. Gli odierni paesi deboli, Grecia, Italia etc., una volta messa in salvo le loro economie non possono continuare ad alimentare i loro squilibri interni che sono all'origine dell'odierno disastro. Il Piano Marshal in "salsa tedesca", e' naturale che debba essere strutturato non solo nell'interesse dei greci e degli italiani, ma anche dei cittadini tedeschi che non devono fare i donatori di sangue. 
Come puo' avvenire cio' ? Gli italiani, nella specie, devono fare le riforme strutturali che devono servire a scaricare l'attuale classe dirigente formata da parassiti-privilegiati, corrotti ed evasori fiscali (questi diffusi dal grosso industriale all'ambulante della Vucciria).

Da questa sera Silvio Berlusconi restera' privo dell'immunita' parlamentare

Oggi al Senato è in programma una seduta unica ad oltranza sul caso di Berlusconi, con avvio in mattinata e votazione prevista per le 19,oo anche se non è escluso che i falchi berlusconiani potrebbero dare vita a un vero e proprio ostruzionismo, alla ricerca di qualche espediente per allungare i tempi di un voto che sembra scontato in partenza: se il Pd voterà compatto, con MoVimento 5 Stelle, Sel e Scelta civica, questa sera Silvio Berlusconi non sarà più senatore.

martedì 26 novembre 2013

Legge di Stabilita'. Alcuni spunti

Secondo l'Ocse il cuneo fiscale, che il governo vorrebbe ridurre con la legge di stabilita' attualmente in discussione in Parlamento, che grava sul lavoratore medio dell'industria italiana e' del 47,6% del costo del lavoro. Cio' significa che ogni 100 euro che una Azienda esborsa per la retribuzione di un lavoratore la meta' finisce nelle casse pubbliche: Stato, Inps, Inali, Regione, Comune, Servizio Sanitario e l'altra meta' nelle tasche del lavoratore. La cosa che ormai e' divenuta antipatica, intollerabile, inaccettabile e' che quel denaro sudato dalla gente passa per le mani di "ladri" e di mascalzoni, ossia di politicanti e di funzionari corrotti che distraggono buona parte di queste risorse. Significativo e' il caso della siringa che costa x all'azienda sanitaria privata ed invece al Servizio Sanitario costa x moltiplicato otto.  La situazione italiana e' grave non perche' il cuneo fiscale sia notevole ma perche' il denaro pubblico finisce in mille rivoli fuori controllo. In Belgio, in Germania ed in Francia il cuneo fiscale e' ben piu' consistente che in Italia,  ma la gente sa che quel denaro e' custodito da persone serie e scrupolose. Tralasciando questi aspetti corruttivi divenuti ordinari nel panorama della societa' italiana, c'e' da rilevare che l'intervento a beneficio dei lavoratori nella ipotesi di Legge di Stabilita' e' limitato piu' o meno al 40% dei lavoratori dipendenti ed e' limitato pure nella misura: il beneficio pare non arrivi a 10 euro mensili. Per lo Stato -nel 2014- e' previsto un incremento della spesa corrente (ossia per consumi) e le voci piu' significative in questa direzione sono: 765 milioni di euro per le missioni di pace internazionale, 360 milioni di euro per il finanziamento della cassa integrazione in deroga, 400 milioni per l'incremento del fondo 5 per mille e 330 milioni di euro per il sostegno al comparto dell'autotrasporto merci. Negli anni successivi al 2014 queste voci non dovrebbero piu' sussistere e dovrebbero venir fuori, dal 2015, almeno 2,7 miliardi da destinare ad investimenti. La spesa per il pubblico impiego in Italia e' in discesa dal 2010 e dovra' proseguire questo trand anche nel 2014 per ricominciare a salire, secondo l'ipotesi governativa, nel 2015. In estrema sintesi, la Legge di Stabilita' per il pubblico impiego prevede a) il blocco della contrattazione collettiva per quanto attiene gli aspetti economici; b) una piu' restrittiva modalita' di calcolo della vacanza contrattuale per il 2015-2017,  congelandola ai valori del 31 dicembre 2013 c) i vincoli sulle assunzioni e sul turn-over estesi fino al 2018. Per quanto riguarda le pensioni e' di queste ore, mentre scriviamo, la notizia che il congelamento delle indicizzazioni viene esteso a quelle che eccedono i 1500 euro mensili e che un contributo di solidarieta' per finanziare il reddito minimo di alcune fasce di "poverta'" dovra' provenire dalle pensioni d'oro (quelle eccedenti i 90.000,oo euro annui). Secondo le ipotesi governative dovrebbe intervenire una nuova regolamentazione per le indicizzazioni del triennio 2014-2016 e secondo questo nuovo meccanismo, piu' restrittivo, saranno interessate anche le pensioni basse o, se si vuole, bassissime. Le misure che toccano gli Enti Locali sono piuttosto contenute. Le minori spese sono di un miliardo nel 2014 per poi diventare, nel 2016, due miliardi di euro. Piu' complesse sono le misure nel comparto sanitario, su cui ci soffermeremo in appresso. Per gli Enti Locali e' inoltre previsto un allentamento del patto di stabilita' attraverso due modalita'. Vengono esclusi i pagamenti "rilevanti" in conto investimenti per un importo massimo di 1 miliardo, da ripartire fra Comuni e Province in proporzione alle richieste. La stessa natura presentano i 500 milioni previsti per lo smaltimento dei residui passivi al 31 dicembre 2012 in conto capitale. Per quanto riguarda il calcolo degli obiettivi risulteranno premiati quei Comuni che piu' si sono adoperati a contenere la spesa corrente (sic !). I Comuni virtuosi si vedranno assegnati significativi alleggerimenti degli obiettivi di saldi.

Hanno detto ... ...


ANTONIO PADELLARO, direttore de Il Fatto-Quotidiano
Dopo la Trise e laTuc, governo s’inventa un’altra sigla: la Iuc Il gioco delle tre carte continua: cancellare Imu per pagare la stessa cifra.

ANTONIO CALABRO', giornalista
"Il Sud che muore", un'altra anticipazione del libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella (Rizzoli): occhio sugli sprechi della formazione professionale in Sicilia, 4 miliardi buttati via per corsi che insegnano il merletto, l'uso della posta elettronica, il "body dream message". E c'è perfino una sede a Buenos Aires.
 
 ANTONIO BASSOLINO, già amministratore dello spreco napoletano
Per noi è freddo ma lo spettacolo del Vesuvio e dei Monti Lattari pieni di neve e illuminati dal sole è impareggiabile.

CARLO VIGHI, artista
37.000 italiani prendono una pensione mensile uguale o superiore a Euro 90.000. Il costo di questi è quasi la metà del totale delle pensioni.
 

Con le immagini ... ... è più facile



Va via l'Imu ed arriva l'IUC.

La nuova tassa soppianta la Trise. Si chiama Iuc è l'imposta unica comunale ed arriverà dal 2014.
Non si applicherà alla prima casa, eccetto per gli immobili di lusso. Lo prevede un emendamento al Ddl Stabilità in commissione bilancio al Senato.
L'intesa sulla nuova tassazione è intervenuta tra governo e maggioranza. Sulla manovra il governo intende porre la fiducia.
Sulla questione Imu il Consiglio dei Ministri  per la cancellazione della seconda rata slitta a dopo il voto sulla decadenza di Berlusconi.

lunedì 25 novembre 2013

Legge di stabilità. Tanto per capire qualcosa ...

La Legge di Stabilità 2014 -in questi giorni in discussione in Parlamento- sta seguendo -o almeno dovrebbe seguire- le linee programmatiche già contenuto nella Nota di Aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) resa pubblica in settembre.
I provvedimenti che il governo immagina di impiegare, per stimolare il sistema, sono davvero pochi, 2,7 miliardi.
Pochi, ma già sufficienti a far chiudere il bilancio con un disavanzo pari al 2,5% del Pil. Ciò significa che la grande montagna del debito pubblico continuerà a crescere.
Per inciso, ci risuonano nelle orecchie le promesse di Mario Monti di qualche anno fa: "dal 2013 il debito comincerà a decrescere ...". Parole da marinaio.
Anche Enrico Letta giura ed assicura: "nel 2015 e poi nel 2016" il bilancio avrà carattere restrittivo per almeno 11 miliardi e il debito ... continuerà a crescere però in percentuali più ridotte, ossia 1,6% nel 2015 e 0,8% nel 2016". Promesse da marinaio anche queste; tanto nel 2015 e nel 2016 Letta non ci sarà e chi arriverà prometterà ...
Questa è la tipica modalità di inganno della classe politica che noi italiani abbiamo !
 
Secondo il governo nel 2014 il sistema economico dovrebbe crescere dell'1%; l'Ocse invece ci fa sapere che se arriveremo allo 0,6% sarà già tanto.
Il governo assicura che nel 2017 (quando di Enrico Letta non esisterà nemmeno il ricordo) il sistema crescerà dell'1,9%.
Il governo stima che nel triennio di riferimento le entrate del bilancio dello Stato aumenteranno di 2,5 miliardi per ciascun anno.
 
Il problema che si pone, prima di passare ad esaminare le voci di bilancio, è se queste stime del governo sono o meno attendibili.
Le stime in verità sono fondate su presupposti su cui l'Italia ed il suo governo non hanno alcuna incidenza.
a) Gli Usa devono proseguire in una gestione accomodante (lassista) nel difendere il dollaro;
b) L'Euro di Mario Draghi deve essere pure esso accondiscendente ;
c) Se di contro dovessero aumentare i tassi di interesse e la moneta unica dovesse apprezzarsi, beh ... allora saranno ... guai.
Pure la Corte dei Conti ritiene che Saccomanni abbia fatto le previsioni sul futuro della nostra economia pigliando per buone tutte le ipotesi più favorevoli. Cose che nella realtà non si sono mai verificate, né in Italia né altrove.
 
Di positivo, su quanto finora sviscerato, c'è la volontà (imposta dall'U.E.) di allontanarci dal 3% di deficit annuo e puntare al 2,5% e poi, chissà, forse più giù.
Scelta questa obbligata col debito pubblico che visto in percentuale ormai è vicino a quello greco. Ed in Grecia da un paio di anni non è il governo ellenico a governare bensì la "troika". Ognuno di noi, quindi, rifletta su quale orizzonte siamo in prossimità di ...
La situazione italiana, per riscattarsi, deve assolutamente ridurre la spesa annua degli interessi sul debito: 100 miliardi di euro. Per la scuola spendiamo meno che per gli interessi.
I mercati in tempi più recenti ci hanno offerto un po' di fiducia e lo spread si è ridotto; basterà però che si deragli ....purtroppo, dalla linea di rigore e la fiducia andrà via e il costo degli interessi invece di decrescere riprenderà a traguardare cifre insostenibili.
 
In cosa consiste la manovra contenuta nella legge di stabilità ?
Nel 2014 il governo acquisirà nuove risorse (tributarie e da tagli alla spesa) per 9,7 miliardi; per l'intero triennio invece le maggiori entrate saranno 40 miliardi.
La spesa sarà concentrata (quella del triennio) sul 2014 per poi ridursi (quando di Letta ci saremo scordati) negli anni successivi.
Cosa si vorrebbe fare ?
-ridurre il cuneo fiscale (ossia il costo del lavoro per le aziende);
-ridurre l'incidenza Imu sugli immobili strumentali.
 
Da dove arriveranno le risorse ?
-Aumento imposta di bollo
-Estensione del visto di conformità da compensazione dei crediti Iva;
-Proroga del contributo di solidarietà a carico dei pensionati;
-Irpef su fabbricati non locati.
-Imposte da rivalutazione agevolata dei beni d'impresa;
-Riallineamento dei valori delle partecipazioni o svalutazione e perdite su crediti (in pratica, operazioni contabili aziendali).
 
 

Non sempre ciò che viene dipinto brutto è nella realtà brutto: I Borboni


Caso Berlusconi. Il Capo di FI chiede la revisione del processo e lancia un appello a PD e M5S

La Conferenza Stampa di oggi pomeriggio
"Contiamo di avere 12 testimonianze di cui più della metà, credo 7, completamente nuove" per avanzare la richiesta di revisione del processo.
Lo ha detto Silvio Berlusconi incontrando la stampa nella nuova sede di Forza Italia.
Berlusconi è tornato a lamentarsi per le "violazioni di ogni principio legale" che ha fatto sì "che sia stato fissato per mercoledì il voto in aula" sulla sua decadenza.
I nuovi documenti che giungono dagli Stati Uniti verranno presentati alla Corte d'Appello di Brescia "per chiedere la revisione del processo". Lo ha detto lo stesso Silvio Berlusconi parlando anche di "12 testimonianze, di cui sette completamente nuove, e altre già proposte ai collegi di primo e secondo grado ma respinte".
E in vista del voto sulla decadenza fissato per mercoledì, Berlusconi si è appellato ai colleghi senatori: «Vi chiedo di riflettere nell’intimo della vostra coscienza a maggior ragione visto che il voto è palese. Non tanto per la mia persona, ma per la nostra democrazia. Valutate le nuove prove e i documenti che stanno arrivando».
E ancora: «Non assumetevi una responsabilità che graverebbe per sempre sulla vostra vita e sulle vostre coscienze e di cui in futuro potreste vergognarvi di fronte ai vostri figli, agli elettori e agli italiani».
L'Intervista a Radio Uno-Rai
"Io non vedo come si possa chiamare in modo diverso se non colpo di stato". Silvio Berlusconi, intervistato stamane da Radio Uno Rai, ha risposto indirettamente a Giorgio Napolitano sulla questione della grazia ribadendo la valutazione fatta sabato scorso sul voto sulla sua decadenza previsto al Senato per mercoledi'.  "Un colpo di Stato - ha continuato -che parte da una sentenza politica criminale per eliminare il leader del centrodestra e spianare la strada alla sinistra. 
Ieri il Quirinale aveva gelato Berlusconi affermando che non ci son le condizioni per la grazia, definendo di estrema gravità le sue affermazioni e invitando al rispetto della legalità.
Ancora oggi il presidente della Repubblica ha lanciato "un pacato appello a non dar luogo a comportamenti di protesta che fuoriescano dai limiti del rispetto delle istituzioni e di una normale, doverosa legalità".  Napolitano "non intende utilizzare le prerogative che la Costituzione gli assegna al fine di sanare una grave ingiustizia" e in questo modo "si assume una grande responsabilità' di fronte alla storia e al futuro dell'Italia" ha affermato in una nota Sandro Bondi, sostenendo che la decadenza di Berlusconi è un "colpo di Stato".
 
 
 

Leonardo Sciascia e la terra dei gattopardi

Ci è stato fatto rilevare, che proprio nella fase storica attuale in cui tutta Italia va diventando Sicilia per quanto attiene inciviltà, cattiva politica, corruzione e atti di mafia, come sia  doveroso, ricordare -in questi giorno- il 24° anniversario della scomparsa di un grande siciliano che l'inciviltà, la cattiva politica, la corruzione e la mafia l'ha combattuta sul serio e sul piano culturale fino al punto di suscitare la diffidenza dei mestieranti che dell'antimafia invece ne avevano fatto motivo di tirare a campare per sopravvivere in senso civile, per la loro affermazione carrieristica e politica.
Leonardo Sciascia è morto a Palermo il 20 novembre del 1989 e quella sua documentata presa di posizione gli costò l'isolamento politico e culturale degli ultimi anni di vita.
Si trattò di esibizionismo ?
No di certo. L'antimafia Sciascia l'aveva esercitato senza esibizionismi negli anni in cui non era una moda. Negli anni in cui pure la magistratura lasciava nell'opinione pubblica più di un interrogativo sul suo non operare.
Quando tutti sono divenuti antimafiosi, era ovvio che il grande siciliano cominciasse a nutrire più di qualche dubbio.
Come non poteva nutrire dubbi lui che conosceva la terra dei gattopardi ? (la terra dove tutti cambiano perché tutti restino al loro posto).

Un volantino che non possiamo non condividere dopo le riflessioni "laiche" del nostro Blog sul Vangelo di Luca

 
 


Historia magistra vitae ..... lo scriveva Cicerone (n. 4)

Historia magistra vitae ... n. 2 
Lo studio della storia non è semplicemente la memorizzazione di fatti e date, è lo studio dell’uomo e di tutto quanto di bene e di male non solo ha fatto, ma soprattutto è in grado di fare.
Studiare la storia significa amare l’uomo e se stessi, comprendere meglio chi siamo ed imparare ad avere un miglior rapporto con gli altri, perchè fino a quando il nostro orizzonte è ristretto e pensiamo solo all’immediato che sta sotto il nostro naso saremo sempre egoisti ed infelici.
Oggi si dà molta più importanza alle materie scientifiche per via dei grandi progressi che si continuano a realizzare e che sono sotto gli occhi di tutti, e non è sbagliato perchè è necessario il progresso scientifico per risolvere i problemi dell’inquinamento,
della mancanza di risorse,
della sovrappopolazione,
tuttavia anche la storia, la morale e il diritto sono importanti: che senso ha che qualche ricercatore scopra come salvare dei bambini da qualche malattia rara, se poi degli altri bambini vengono uccisi sotto i bombardamenti della nato o muoiono di fame perchè è nell’interesse delle nazioni ricche lasciare nella povertà e nella dipendenza lo stato in cui quei bambini sono nati?
La scienza può salvare e costruire, ma molto più facilmente può uccidere e distruggere, è compito della Storia insegnare quando le distruzioni sono inutili (cioè quasi sempre), e quali sono i valori e le imprese che sono degni di ammirazione per uno stato e per la singola persona.
 
Flash sull'anno 1900
14 agosto - A Bridgeport, in Connecticut, Gustave Whitehead effettua il primo volo a motore della storia dell'aviazione.
Ci piace nella cornica del primo volo a motore della storia umana ricordare come l'innalzarsi in aria, volare, sia sempre stato un desiderio dell'uomo. Come non ricordare il mito greco di Icaro, figlio di Dedalo (un fabbro) e Naucrate, una delle schiave di Minosse.
Volare era pure il sogno di un nostro concittadino che sul finire degli anni venti del '900 ideò, grazie alla sua competenza tecnico-meccanica (sarà infatti tecnico nella facoltà di ingegneria, a Palermo), un primordiale attrezzo ad ali spiegate con cui dall'esterno dell'abitazione della sua famiglia, in Via Lojacono nel quartiere Motra Paula, effettuò il volo fin giù nella contrada "Musgat".
Si trattava del fratello di Papàs Lino Lojacono, poi parroco.
 
2 dicembre - L'imprenditore americano King Camp Gillette inventa il rasoio di sicurezza con la lametta d'acciaio ricambiabile.
Oggi disponiamo dei rasoi elettrici, tuttavia restano ancora diffusi i rasoi a lama, molto più avanzati di quelli originari che comunque costituirono un grande passo avanti sotto il profilo delle prestazioni e del confort.
Il progresso, di cui spesso non rileviamo i passi in avanti, nonb è fatto solo di grandi innovazioni ma anche mi piccoli avanzamenti.
 
12 dicembre - Nell'isola di Terranova il fisico italiano Guglielmo Marconi è l'artefice della trasmissione, senza fili, dei primi segnali radio attraverso l'Atlantico, precisamente dalla Cornovaglia all'isola di Terranova.


domenica 24 novembre 2013

Hanno detto ... ...

EZIO MAURO, direttore de La Repubblica
1) Il Quirinale su Berlusconi condannato: "No condizioni per intervento capo dello Stato"
2) La destra e' "sbigottita" per il richiamo di Napolitano alla legalita': un Paese anormale

VITTORIO ZUCCONI, giornalista
Tutti quelli che scrivevano che Napolitano avrebbe graziato Silvione, un giorno gli chiederanno scusa?
 
GAD LERNER, giornalista.
Con la sua pretesa di una grazia a furor di popolo Berlusconi è riuscito a far incazzare Napolitano
Il comunicato diffuso domenica sera dal Quirinale risponde con inusitata durezza, ma con esemplare rigore costituzionale, alla più arrogante delle pretese: che la grazia a Berlusconi venisse concessa senza neanche il bisogno di chiederla, come se si trattasse di un atto dovuto del presidente della Repubblica. Un’arroganza che Berlusconi non è più nelle condizioni di permettersi, come dimostra la porta sbattutagli in faccia stasera. Il Cavaliere, fra il demenziale discorso di ieri in cui elogiava un mafioso e disprezzava i servizi sociali, e la manifestazione di piazza convocata per mercoledì prossimo (scommettiamo che saranno quattro gatti?), sta giocando il suo ultimo bluff. Finge cioè di avere ancora una forza che invece non ha più. Minaccia atti eversivi. Napolitano dal canto suo è prudente, fin troppo moderato, ma non è fesso. Dispone della forza e di una buona conoscenza delle regole. E adesso è pure incazzato.
 
Succede a Palermo
 
 
 

Il Vangelo alla luce dei fatti di ogni giorno

Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?». 19 Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. 20 Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre». 21 Costui disse: «Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza». 22 Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi». 23 Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco.
24 Quando Gesù lo vide, disse: «Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. 25 È più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!». 26 Quelli che ascoltavano dissero: «Allora chi potrà essere salvato?». 27 Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».
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Riflettere sul Vangelo domenicale oltre che fare bene allo spirito, forse ci da anche utili spunti per guardare con un ulteriore punto di vista sulla strada che ogni giorno percorriamo lungo la nostra vita.
I media, la tv ed i giornali, in genere ci danno il punto di vista dell'ultimo arrivista che conquista il potere. Ieri Andreotti, Craxi, D'Alema, Prodi, Berlusconi, Monti. Tutta gente che si è presentata da Messia per il bene del popolo italiano e che invece ci ha lasciato, alla luce dei fatti, nel fango.
Il prossimo Messia che naviga già, alle prime luci, nella contradizione dell'ultimo imbroglione, è Matteo Renzi: giustizialista con chi lo contrasta o non lo asseconda (la Cancellieri) e garantista con i suoi amici che già da adesso cominciano a cadere nella rete della giustizia.
 
Perché quindi non riflettere -da credenti laici- su un punto di vista che sicuramente in 2000 anni non ha cambiato il punto di osservazione sulle cose di ogni giorno ?
Per traccia delle riflessioni ci siamo proposti di seguire le proclamazioni domenicali secondo il rito bizantino.
 
La proclamazione di oggi prende il seguente titolo: Vangelo della XIII domenica di San Luca (Lc. 18 18-27). Il giovane ricco.

Il celebrante nell'omelia ha voluto evidenziare che l'episodio è riportato da tre evangelisti su quattro. Segno che si tratta di un episodio significativo accaduto quando il Nazareno era ormai divenuto popolare, conosciuto dalle folle.
Oggi dei personaggi che si trovano in quella situazione di popolarità, diciamo, che sono "uomini pubblici", personaggi che ci possono aiutare, che ci possono trovare un impiego, che ci possono fornire una "raccomandazione".
 Il personaggio che si presenta al Nazareno era molto ricco. Non cercava un impiego, un lavoro, come si fa oggi comunemente con i politicanti. No.
Certo, oggi i "molto ricchi" cercano pure essi i politicanti come fanno i Ligresti, le mogli dei politici Pd o Pdl che si occupano di formazione in Sicilia, gli affaristi alla Lavitola, per ottenere ciò che non possono conseguire legalmente e che ottengono con celerità versando nelle tasche dei politicanti masse enormi di euro.
La prima differenza che ci pare di cogliere è che gli uomini pubblici di oggi sono "corrotti" e operatori di "illegalità" rispetto all'uomo pubblico di Nazareth. Gli odierni hanno potere spesso forzando le leggi, quello usava solo la Parola per evidenziare l'inadeguatezza della Legge, e inoltre aveva una "ampia visione" del vivere nel mondo al contrario degli odierni politicanti, simbolo dell'ignoranza incallita che non gli fa vedere il bene pubblico.
Il ricco di allora era influente ed era pure religioso e non chiese all'uomo "pubblico" di allora -il Nazareno- di farlo ulteriormente arricchire con una concessione ... finalizzata magari a distruggere ulteriormente ... (la Costa Azzurra). Probabilmente non lo chiese anche perché nel mondo allora conosciuto governavano i romani. Egli stava già molto bene ed era alla ricerca della pace interiore (vita eterna).
Il Nazareno a lui, come a tutti coloro che a lui ancora oggi gli si rivolgono, propose di condurre una vita di relazione col prossimo, di servire il prossimo, ma inverosimilmente, di farsi pure aiutare dal prossimo. Gli suggerì di allacciare veri rapporti con chi è in condizioni di bisogno, di non essere razzista, nazionalista, classista. Di mettere a disposizione di chi ha bisogno la sua ricchezza, non solo economica ma pure intellettuale, conoscitiva; di offrirla a chi nella vita non ha avuto molti talenti.
Già questo modo di operare -per chi non lo sapesse- è vita eterna, è vita "speciale", è gusto della vita.
Torna -quindi- come domenica scorsa l'esortazione perché il DARE dell'uomo sia sempre prevalente sul suo AVERE.
La scienza che ci insegnano all'Università oggi ci plasma per diventare qualcuno, per arricchirci, per divenire importanti mediante l'accrescimento dell'avere rispetto al Dare.
Il ricco di allora, pur essendo religioso, ragionava come un qualunque Ligresti di oggi, come un Lavitola di oggi, come una moglie dei politicanti siciliani Pd o Pdl. "Incrementare l'avere, anche rubando, anche umiliando il prossimo".
Quel ricco-egoista non cercava la "pace interiore", non cercava l'eternità già in questo mondo, cercava il suo idolo, il suo dio-denaro.
Nulla è cambiato in 2000 anni. Chi lo desidera, dopo aver letto il Vangelo di Luca, passi a leggere i giornali di oggi, troverà la conferma.
 

Hanno detto ... ...

BARTOLOMEO I, Patriarca Ecumenico
Stralcio del messaggio inviato ai cristiani dell'Ucraina in occasione dell'Anniversario dell'Holodamar, quando Stalin dispose di privare tutti i contadini dei viveri e delle scorte,  provocando la morte di parecchi milioni di essi da carestia, anzi da fame.
«Siamo obbligati a ricordare il passato e a imparare dalle sue tragedie affinché possiamo comprendere come muoverci verso il futuro con compassione e perdono».
 
BIAGIO MARZO, politico
 La crisi del Milan: rispecchia la crisi del suo Presidente.

GIANNI CUPERLO, candidato alla segreteria Pd
Stiamo dando avvio alla Convenzione Pd. Sono convinto che sarà una bella giornata di democrazia e partecipazione.

MAURO DEL BUE, giornalista de Avanti !
Renzi e i due pesi e due misure: Anche noi siamo convinti, come Matteo Renzi, che un avviso di garanzia non sia una condanna, anche se abbiamo subito sulla nostra pelle ben diversa convinzione. Giusto dunque che il vice ministro De Luca non si dimetta perché indagato. Le condanne sono tali solo dopo la terza sentenza. Non riesco tuttavia a comprendere per quale motivo Renzi chieda le dimissioni del ministro Cancellieri che non solo non è stato condannato, ma non risulta neppure indagato. Il futuro segretario del Pd sostiene che il motivo della richiesta decadenza siano alcune frasi pronunciate per telefono dal nostro ministro della Giustizia a qualche Ligresti. Tipo quel “non è giusto” riferito all’arresto di gran parte della famiglia, una frase neppure pronunciata pubblicamente, ma solo telefonicamente, che risulta più grave di un’indagine giudiziaria.
È un fatto nuovo, questo. E anche piuttosto singolare. Non vorrei che Renzi usasse due pesi e due misure a seconda chi lo sostiene e chi no.
In questo caso avremmo gli avvisi di garanzia e gli avvisi renziani.
Questi ultimi assai più gravi e perniciosi.

 
 

Con le immagini ... ... è più facile


Alfano e la domandina che devono compilare le colombine
I politicanti di cui disponiamo - E poi dicono che anche gli ignoranti possono occuparsi di politica

Non solo gli ignoranti devono occuparsi
di politica, ma anche i ladri.


Aspettando il nuovo Eparca (n. 33)

da L'Osservatore Romano
Conclusa la plenaria della Congregazione
Difficoltà e speranze delle Chiese orientali
 Lo sviluppo delle idee conciliari sull’Oriente cattolico a 50 anni dal Vaticano II è stato al centro della plenaria della Congregazione per le Chiese Orientali, conclusasi venerdì mattina, 22 novembre, in Vaticano.

Ha caratterizzato i lavori un clima di armonia e disponibilità all’ascolto sincero della vita, del travaglio e delle speranze delle Chiese orientali cattoliche. Esse vivono difficoltà dovute al contesto in cui sono inserite, con le sofferenze causate da guerre e impedimenti alla libertà religiosa e di culto, dalle persecuzioni di molti dei suoi figli e dal fenomeno della massiccia diaspora, con esempi di accoglienza e sostegno da parte di vescovi latini.
Pur con le dovute differenze dal punto di vista canonico, l’esperienza della sinodalità, radicata nella tradizione orientale, ha mostrato la sua fecondità come metodo di lavoro, sempre in quella tensione positiva al dialogo con il Santo Padre, che ha dedicato alla plenaria l’intera mattinata dall’arcivescovo Zygmunt Zimowskii giovedì 21: prima incontrando i patriarchi e gli arcivescovi maggiori, poi ricevendo in udienza tutti i membri ed i collaboratori del dicastero.

Le varie relazioni hanno consentito di riaprire gli occhi sulla bellezza dell’ecclesiologia conciliare, innestando nelle acquisizioni della Lumen gentium il decreto Orientalium ecclesiarum e la parte relativa agli Orientali di Unitatis redintegratio (14- 17). Il valore della diversità nell’unità è un fecondo paradosso peculiare della Chiesa cattolica e l’esistenza delle Chiese orientali in comunione con il vescovo di Roma è una ricchezza.

Il riconoscimento dell’origine apostolica non è un semplice auspicio sentimentale, bensì un’affermazione teologica e giuridica. Il fenomeno migratorio ha fatto sì che molti orientali cattolici si trovino ora in Europa, Stati Uniti, Canada, Sud-America, Paesi del Golfo, Australia. Questo rappresenta una sfida: sia perché pone il problema, ben evidenziato dal Papa, della permanenza dei cristiani in Medio Oriente, penalizzati dagli effetti della guerra in Iraq, dall’attuale situazione in Siria, dall’irrisolta questione israelo-palestinese e dal travaglio per la rinascita di un Egitto plurale; sia perché pone la questione di come la piena dignità delle Chiese patriarcali e arcivescovili maggiori comporti che i Capi, chiamati anche Padri, possano esserlo realmente ovunque siano i loro figli, ben oltre i confini considerati “p ro p r i ”.

Accanto alla significativa rappresentanza degli arcivescovi latini che sono anche ordinari per i fedeli orientali sprovvisti di un proprio gerarca —come fu lo stesso cardinale arcivescovo Bergoglio a Buenos Aires prima dell’elezione al pontificato — andranno pensate e sviluppate strutture amministrative ecclesiali proprie che, nel contesto della nuova evangelizzazione, animino secondo la relativa tradizione spirituale e liturgica la vita delle numerose comunità nei Paesi di occidente.

Inoltre la dimensione ecumenica deve essere sempre mantenuta nella sua grande importanza, assumendo un atteggiamento di autentica fraternità, paziente riconciliazione in presenza di ferite storiche o più recenti, senza però che a essere penalizzati siano quanti con la loro esistenza testimoniano ogni giorno che si può essere in comunione con il Vescovo di Roma, riconoscendone il primato, senza rinunciare al proprio modo di governarsi, di vivere il mistero della liturgia, di comprendere il mistero di Cristo secondo proprie categorie teologiche, pur nell’identica professione di fede niceno-costantinopolitana.

L’Oriente cattolico è impegnato inoltre a far sì che il dialogo interreligioso sia vissuto nella quotidianità dei Paesi del Medio Oriente, testimoniando la carità nel campo dell’assistenza e della formazione, per il bene di tutte quelle nazioni nelle quali i cristiani sono cittadini ab origine, dagli inizi dell’evangelizzazione, prima di altri.

sabato 23 novembre 2013

Roma taglia 10 ?; i sindaci aumentano le tasse locali di 20 o di 30

I Comuni hanno subito i tagli nei trasferimenti erariali. Questi tagli piuttosto che indurre i sindaci a ridurre gli sprechi li inducono invece ad innalzare il livello della pressione fiscale locale per importi di parecchio superiori ai tagli subiti.

RIDUZIONE RISORSE AI COMUNI DELLA PROVINCIA DI PALERMO DECRETO DEL MINISTRO DELL’INTERNO IN APPLICAZIONE DELL’ART. 16, C. 6, D.L. 95/201
Comune Prov. Pop. ISTAT 2011 Importo Riduzione
 
ALIA PA 3.800 83.018,75
ALIMENA PA 2.144 109.745,17
ALIMINUSA PA 1.289 39.901,51
ALTAVILLA MILICIA PA 7.435 208.689,28
ALTOFONTE PA 10.312 267.359,02
BAGHERIA PA 54.185 1.400.942,15
BALESTRATE PA 6.393 187.272,86
BAUCINA PA 2.007 57.863,78
BELMONTE MEZZAGNO PA 11.182 189.827,15
BISACQUINO PA 4.813 204.533,93
BLUFI PA 1.075 48.317,19
BOLOGNETTA PA 3.957 147.921,33
BOMPIETRO PA 1.475 72.279,17
BORGETTO PA 7.036 195.101,46
CACCAMO PA 8.292 125.147,90
CALTAVUTURO PA 4.162 130.347,68
CAMPOFELICE DI FITALIA PA 544 27.152,55
CAMPOFELICE DI ROCCELLA PA 6.924 130.769,05
CAMPOFIORITO PA 1.328 56.175,56
CAMPOREALE PA 3.442 223.218,72
CAPACI PA 11.030 352.948,06
CARINI PA 35.652 892.460,43
CASTELBUONO PA 9.152 310.365,66
CASTELDACCIA PA 10.870 220.648,11
CASTELLANA SICULA PA 3.544 159.002,96
CASTRONUOVO DI SICILIA PA 3.187 152.499,44
CEFALA' DIANA PA 1.008 33.411,82
CEFALU' PA 14.330 421.631,75
CERDA PA 5.391 151.360,65
CHIUSA SCLAFANI PA 2.958 49.464,59
CIMINNA PA 3.841 126.813,63
CINISI PA 12.055 365.152,03
COLLESANO PA 4.072 176.678,92
CONTESSA ENTELLINA PA 1.860 59.484,82
CORLEONE PA 11.278 332.640,76
FICARAZZI PA 11.518 100.880,76
GANGI PA 7.048 245.171,11
GERACI SICULO PA 1.925 96.033,12
GIARDINELLO PA 2.265 57.734,27
GIULIANA PA 2.027 41.063,02
GODRANO PA 1.148 36.708,05
GRATTERI PA 1.011 35.786,96
ISNELLO PA 1.588 70.474,87
ISOLA DELLE FEMMINE PA 7.115 209.115,42
LASCARI PA 3.513 90.473,60
LERCARA FRIDDI PA 6.932 158.048,34
MARINEO PA 6.740 129.561,66
MEZZOJUSO PA 3.012 60.962,15
MISILMERI PA 27.529 316.492,93
MONREALE PA 38.068 823.810,90
MONTELEPRE PA 6.422 151.123,66
MONTEMAGGIORE BELSITO PA 3.559 174.070,43
PALAZZO ADRIANO PA 2.227 48.673,53
PALERMO PA 656.829 36.156.916,33
PARTINICO PA 31.393 852.582,50
PETRALIA SOPRANA PA 3.431 108.838,69
PETRALIA SOTTANA PA 2.960 161.292,35
PIANA DEGLI ALBANESI PA 6.003 210.932,37
POLIZZI GENEROSA PA 3.601 159.848,17
POLLINA PA 3.005 136.334,09
PRIZZI PA 5.036 218.667,38
ROCCAMENA PA 1.559 55.829,53
ROCCAPALUMBA PA 2.626 60.272,36
SAN CIPIRELLO PA 5.472 177.530,23
SAN GIUSEPPE JATO PA 8.520 207.729,51
SAN MAURO CASTELVERDE PA 1.840 88.003,91
SANTA CRISTINA GELA PA 922 44.787,73
SANTA FLAVIA PA 10.777 289.221,29
SCIARA PA 2.768 74.091,42
SCILLATO PA 632 47.522,99
SCLAFANI BAGNI PA 448 46.630,36
TERMINI IMERESE PA 27.054 905.050,70
TERRASINI PA 12.016 357.854,39
TORRETTA PA 4.160 108.898,71
TRABIA PA 9.342 234.861,62
TRAPPETO PA 3.200 61.748,27
USTICA PA 1.291 91.583,44
VALLEDOLMO PA 3.749 145.374,24
VENTIMIGLIA DI SICILIA PA 2.082 84.298,65
VICARI PA 2.952 84.125,75
VILLABATE PA 19.852 531.174,80
VILLAFRATI PA 3.370 54.950,01
NOTA - Le riduzioni del fondo sperimentale di riequilibrio – determinate ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 - e dei trasferimenti erariali per l’anno 2013; le stesse riduzioni sono ripartite a carico di ciascun comune nella misura calcolata in proporzione alla media delle spese sostenute per consumi intermedi nel triennio 2010-2012.