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domenica 27 ottobre 2013

Historia magistra vitae ..... lo scriveva Cicerone (n. 1)

Eugenio Scalfari nel suo editoriale domenicale su laRepubblica oggi accenna al tramonto della modernità, a quel tempo in cui l'uomo viveva della memoria del passato, viveva il presente e programmava con le basi culturali possedute il futuro.
Adesso siamo quindi nel post-moderno.
Arriva il Novecento
Il mondo che ci sta attorno appare ricco di nevrotici ricchi e infelici, zeppo di berlusconiadi e di ignoranza senza fine.
 La gente oggi ignora che (noi uomini) siano esistiti, o che esistano tuttora sulla terra, in popoli che vivono diversamente: che non hanno i soldi come pensiero cardine della vita; non si fanno chiamare “ragazzi” fino a quando hanno 40 anni; lavorano nei campi, nelle miniere, nelle fabbriche o come artigiani quasi tutto il giorno e non sono stressati; hanno degli ideali derivanti dall’educazione dei genitori e dallo stato e dall’epoca in cui vivono, dalla loro filosofia e dalla loro religione.
 
Una cosa è certa; giorno dopo giorno constatiamo invece, almeno in Italia, che non è la cultura che ci guida ma l'improvvisazione, gli occhi bendati e l'inconcludenza di chi vive nel potere per il potere e in vista del potere.
Quale potere ? Quello economico, quello politico, quello cultural-religioso.
Forse è sempre stato così nella Storia dell'Uomo se già nei Vangeli il Nazareno si pone in netto contrasto col potere economico degli anziani, quello politico-culturale degli scriba che interpretavano la Legge, quello sacerdotale del Sinedrio.
 
Da oggi tenteremo, per quanto ci riguarda, di iniziare -con costanza- la giornata del Blog ricordandoci per flash di alcuni avvenimenti politici-culturali/religiosi ed economici che hanno segnato il Novecento, il secolo "breve" che sta condizionando il nostro vivere attuale.
 
La concezione della storia maestra di vita si basa sull’idea che conoscendo gli errori passati sia possibile non ripeterli in futuro, ed anche trarre dei generali insegnamenti morali su come ci si deve comportare alla luce degli errori del passato come anche delle tante cose ben realizzate.
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Flash sull'anno 1900
27 febbraio
Alcuni sindacalisti fondano in Gran Bretagna la "Labour Representation  Committee", un'organizzazione che pone le basi per la nascita del Partito Laburista. Un partito che ancora oggi è espressione del sindacato.
In Italia il processo di nascita della "Sinistra politico-sindacale" è inverso. Sarà il Partito socialista che il 1' Ottobre del 1906 avvierà la nascita del sindacato confederale, la Cgil. Un sindacato che fino a non molti anni fa esprimeva grosse componenti dell'area socialista.
 
29 aprile
Dopo che gli Stati Uniti avevano già annesso al loro dominio le Hawai (1897), l'isola ottiene una nuova Costituzione, in qualità di territorio americano.
Il 7 dicembre 1941, alle ore 7 e 30 circa, la base navale di Pearl Harbor, non lontano da Honolulu, fu attaccata dalle forze aeree giapponesi. Si trattò quindi di un attacco al territorio americano e fu ... guerra.
Il 21 agosto 1959 le Hawaii avranno lo status definitivo di 50º stato dell'Unione.
 
10 giugno
In Italia si svolgono le elezioni politiche a cui partecipano il 58,3 degli aventi diritto e che vedono, per la prima volta, una massiccia partecipazione dei cattolici nonostante il non expedit del 1874. Il risultato tuttavia segna una notevolissima avanzata dell'Estrema Sinistra che passa da 67 a 96 deputati (Estrema Sinistra -allora- veniva definito ciò che oggi è definibile centro-sinistra (Radicali, Socialisti, Repubblicani). Anche la "Sinistra Costituzionale" ottiene una buona affermazione , ottenendo 116 seggi. Sinistra Costituzionale equivaleva ai liberali di Sinistra, coloro che si rifacevano allo spirito Risorgimentale e le cui figure di spicco erano Zanardelli, Giolitti, e lo era stato pure Francesco Crispi (l'arbresh garibaldino). I gruppi governativi (liberali di destra) perdono terreno, ma conservano la maggioranza.
Presidente della Camera verrà eletto  poco dopo Niccolò Gallo, candidato governativo, con 242 voti  contro i 214 del candidato delle opposizioni Giuseppe Biancheri.
Il sacerdote
Nicolò Genovese
Uomo di grande cultura ed impegnato sul
versante sociale
A Contessa su quale scacchiera si svolgeva il gioco politico-amministrativo ?
Il confronto era fra due schieramenti: i Bianchi (legati all'area governativa con filo diretto all'on.le Finocchiaro Aprile) ed i Neri (capeggiati dal parroco della Favara, Nicolò Genovese, legato ai circoli radical-socialisti di Palermo: Colajanni). La base elettorale a Contessa era molto ristretta non raggiungendo i 150 elettori.
Il numerosissimo clero greco era prevalentemente legato con la classe dirigente locale (i Bianchi) tuttavia i papàs (numerosi) di uno dei rami Loiacono che era imparentato col parroco Genovese erano sistematicamente candidati alle amministrative per i Neri. Ai Neri veniva assegnato -in genere- sempre la carica di Vice-Sindaco. Per quasi un ventennio il Vice-Sindaco dei Neri sarà Papàs Cola Loiacono.
Il Papàs Cola, Loiacono come Loiacono era l'establisment dei Bianchi, conviverà con sindaci incessantemente Loiacono (rara sarà l'apparizione di sindaci Gassisi) e comunque parenti.
Anche con il successivo affermarsi del Fascismo, a Contessa Entellina, la vicenda politica ruoterà fra la ferma opposizione del sacerdote Nicolò Genovese e di un Loiacono (Don Ciccio Loiacono, ultimo sindaco eletto, socialista) ed il resto dell'establisment rappresentato da altri Loiacono ed altri Genovese.
E' significativo che prima del Concordato del 1929 al clero non era inibita la partecipazione alla vita politico-amministrativa.
 
Abbiamo voluto, oggi, evidenziare come l'affermarsi di filoni culturali-politici nazionali non passano senza lasciare il segno in realtà minuscole come il micro-cosmo contessioto.

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