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venerdì 20 settembre 2013

Edifici Scolastici. Messa in sicurezza entro il triennio 2014-2016

Al fine di incrementare la sicurezza degli edifici scolastici la legge 98/2013 (conversione in legge del “decreto del fare”) sono destinati, a cura dell’INAIL, fino a 100 milioni di euro, per ognuno degli anni dal 2014 al 2016, per un piano di interventi di messa in sicurezza degli stessi e per la costruzione di nuovi edifici, sulla base di un programma concordato tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e i Ministeri dell’istruzione e delle infrastrutture, sentita la Conferenza unificata.
Per attuare misure urgenti in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali, con particolare riferimento a quelle in cui è stata censita la presenza di amianto, nonché di garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico, per l’anno 2014 è autorizzata la spesa di 150 milioni di euro.
Per la predisposizione del piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici da rischio sismico, i sindaci e i presidenti delle province operano in qualità di commissari governativi, con poteri derogatori rispetto alla normativa vigente; poteri che saranno definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
I contributi sono suddivisi su base regionale, in relazione al numero degli edifici scolastici e degli alunni presenti in ogni regione e tenendo conto del patrimonio edilizio scolastico. L’assegnazione agli enti locali è attuata con decreto del MIUR entro il 30 ottobre 2013, sulla base delle graduatorie presentate dalle regioni entro il prossimo 15 ottobre.
I Comuni avrebbero dovuto presentare alle regioni entro il 15 settembre 2013 i progetti esecutivi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. L’assegnazione del finanziamento autorizza gli enti ad avviare le procedure di gara o di affidamento dei lavori. In caso di mancato affidamento dei lavori entro il 28 febbraio 2014 viene a determinarsi la revoca del finanziamento.
Il limite di spesa, previsto dalla legge di stabilità 2013, pari al 20 per cento di quella sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l’acquisto di mobili e arredi destinati all’uso scolastico, non si applica agli acquisti destinati all’uso scolastico e dei servizi all’infanzia.

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