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mercoledì 16 gennaio 2013

SILENZIO .....di Nino Montalbano

A Contessa Entellina sento tanto silenzio, il silenzio rotto solo dalla pioggia che cade o dal vento. Altre cose non si sentono e non si vedono.
Le strade deserte come capita nei piccoli centri, gli anziani a casa che guardano la tv, i ragazzi persi in qualche attività davanti ad uno schermo.
Questo silenzio potrebbe essere normale, in fondo, siamo soltanto poco meno di 2000 anime ma dentro di sé ha qualcosa di pungente perchè lo senti come un silenzio “immobile”, un silenzio che ti prende, ti porta diritto nell'aldilà.
Un silenzio che lascia trascorrere il tempo, “coltivato” dai molti “politici” locali che si credono bravi a traghettarci, immobili, in avanti... nel tempo, pensando solo (come dice qualcuno) alla loro pensioncina o al insignificante ruolo acquisito e non riflettono, sulle loro resposabilità nei confronti di chi vorrebbe un luogo fertile ed aperto alle idee e alla gente.

Un silenzio, pungente, che sa di violenza perchè appittiasce tutto e non lascia trapelare nulla come se fosse una nebbia fitta per le nostre menti. Un silenzio che, soprattutto in inverno, alimenta il sonno e irrigidisce gli arti.
Una condizione della quale godono i nostri amministratori così poco propensi a mettersi in gioco, a fare delle scelte “vere” per la nostra comunità, limitandosi a distribuire “miseria” in tutte le sue varie forme. Cercando di frenare le idee e la voglia di fare, perchè le idee e la voglia di fare rappresentano una minaccia, una minaccia alla loro idea di governo che è anch'essa misera, che non ammette un confronto con persone “pensante” perchè è un'idea vuota, non programma, non vede ma vive i secondi che guadagna senza nessuno sforzo e si crede furba.
A Contessa Entellina è difficile capirsi perchè le parole non hanno un significato completo: si dice raccolta differenziata e non si vede dove finisce buona parte dell'immondizia (sotto i ponti), si dice cultura e si fanno solo inaugurazioni, si dice anziani e si fa solo campagna elettorale, si dice opere pubbliche e si sperpera il denaro, si dice turismo e si lascia l'Antiquarium infradicire, si dice silenzio e si capisce subito di cosa parlo.
A Contessa Entellina la parola silenzio è l'unica comprensibile, questo era il vostro progetto?

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