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lunedì 26 novembre 2012

Sicilia. Rosario Crocetta, la finta umiliazione del Pd, il trionfo del cuffarismo

Crocetta inizia a giocare in proprio oppure sta cercando di fare di necessita' (ampliare la base parlamentare del suo governo) virtu' ?. La domanda nasce spontanea, perche' cio' che si profila nei palazzi di Mamma Regione e' un ingresso "alla grande" dei piu' stretti collaboratori di Toto' Cuffaro, una presenza allo stato attuale discreta dei lombardianti ed una "finta" o "verace" (non saptemmo dire) del Pd, il partito che ufficialmente e' stato di Rosario Crocetta. Il Pd cerca di nascondere la plateale presa di distanza del "governatore" dalle aspettative di partito, anche se del disagio si e' fatto interprete Antonello Cracolici con la sua battuta "vediamo quanto dura questo governo". I Cuffariani sono invece in euforia perche' l'immissione in giunta di stretti collaboratori di "Toto' " prefigura indirettamente la 'riabilitazione' del capo, oggi in galera per vicende di mafia. Gli accordi politici udc-pd prevedono che anche la Presidenza dell'Assemblea vada ad un cuffariano, Giovanni Ardizzone. E questa linea strategica di Crocetta continua a rivelarsi proficua per la sua gracile base parlamentare di 39 deputati su 90. Subito dopo questa "designazione" infatti anche i cuffariani oltranzisti di "cantieri popolari" hanno assicurato i loro 5 voti di sostegno (e siamo a quota 44). Ovviamente i lombardiani, che di giochi sottili non sono meno dei cuffariani, continuano a stendere la loro rete avviluppante e metaforicamente mostrano con soddisfazione i loro 10 voti desiderosi di un proficuo "impiego" in aula. E' certo che le vie della politica non sono quelle della morale e dell'etica (Macchiavelli), tuttavia con l'immane potere che Crocetta sta concedendo alla vecchia politica cuffariana e' piu' che palese che in Sicilia non avremo nei prossimi mesi una seria riforma della pubblica amministrazione clientelare, che come sappiamo tutti e' per intero figlia di Toto' Cuffaro. Clientelismo e parassitismo continueranno a convivere ancora allungo con i siciliani. Il pd oggi soffre la mancanza di assessori di partito in giunta. Deve accontentarsi di essere rappresentato da una studentessa fuori corso e di altre tre figure di scarso peso e competenze politiche. Ma non puo' molto lamentarsi se e' vero quel detto che dice: "chi di spada ferisce, di spada perisce". Nella scorsa legislatura il pd privilegio' una sconveniente alleanza con i lombardiani; come non condividere oggi i giochi "scoperti" di Rosario Crocetta col sempre intatto mondo cuffariano ? Doveva essere la "rivoluzione siciliana". Siamo al ritorno dei nostri ! La Sicilia di sempre.

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