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giovedì 22 novembre 2012

Municipi. Chi non sapra' posizionarsi rischia di crollare.

La legge di stabilita' 2013 ("la finanziaria") e' stata approvata da tutti i partiti liberisti del parlamento (pdl, pd, udc).. Restano  forti le critiche dei comunii, che denunciano i tagli decisi dal governo ai loro danni e chiedono una revisione del patto di stabilità.zzzc.  Se il governo confermerà i tagli ai trasferimenti e l'attuale impianto dell'Imu, l'imposta sugli immobili che in buona parte finisce nelle casse dello Stato, minacciano di dimettersi.q Lo spiega in una nota Graziano Delrio, presidente dell'associazione dei comuni italiani (Anci), al termine di un incontro con il ministro dei Rapporti con il Parlamento Piero Giarda. “Abbiamo chiarito che la Legge di stabilità è l'ultima occasione per rivedere quelle norme (Imu, Patto di stabilità e spending review) che stanno uccidendo il comparto dei comuni", dice Delrio nella nota. I sindaci chiedono al governo di fare marcia indietro sui 2,5 miliardi di nuovi tagli ai trasferimenti previsti a partire dal 2013. Un'ipotesi alternativa, che trova l'appoggio di numerosi parlamentari, consiste nell'allentare le maglie del Patto di stabilità interno. Sul fronte Imu, i sindaci chiedono di avere maggiore autonomia finanziaria. Il governo sta studiando una soluzione per attribuire ai comuni la quota di gettito Imu (circa 8,4 miliardi) oggi incassata dallo Stato centrale. Finora però il ministero dell'Economia non è riuscito a formalizzare una proposta soddisfacente. L'Anci contesta anche i criteri di ripartizione del gettito Imu tra le varie amministrazioni comunali pubblicate dal Tesoro e ha deciso di sostenere i sindaci che vogliono procedere con un ricorso davanti al tar. Proprio ieri tuttavia su questo fronte e' arrivato il giudizio del  Tar Lazio che ha respinto il ricorso di vari comuni (compreso Palermo) che hanno forato il patto di stabilita'. “Se dai lavori del Senato non avremo risposte alle nostre richieste già in quella fase, il giorno 29, i sindaci decideranno per le dimissioni”, conclude il presidente dell'Anci.

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