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giovedì 18 ottobre 2012

Matteo Renzi. Finora è riuscito a far "impazzire" la Bindi

Matteo Renzi, il sindaco di Firenze -candidato alle primarie-, sta creando grande panico nei Palazzi.
Ha chiesto niente di meno di poter visionare le fatture e la contabilità del Partito. Vuole sapere come il Partito Democratico spenda i soldi che riceve dallo Stato. Quanto costano gli uomini (e le donne) della Direzione Nazionale: Rosy Bindi, etc. etc.
Non l’avesse fatto !!
E’ scoppiata la reazione furiosa dell’establisment offeso per il "disonore" di essere accostato ad un Franco Fiorito qualunque. Il segretario PD Pierluigi e la nomenklatura del PD non ci stanno. Ma Renzi insiste, nulla nell’odierna società può e deve restare “riservato”.
Egli si fa infatti paladino della Trasparenza totale secondo il modello del Freedom of Information Act. Qualsiasi documento, anche non ufficiale, e qualsiasi informazione inerente a qualsiasi amministrazione pubblica (con la sola eccezione dei documenti secretati con apposito provvedimento motivato) deve essere accessibile a chiunque, senza necessità di una richiesta motivata; nessun mandato di pagamento può essere efficace se non sarà disponibile on line, corredato da tutta la relativa documentazione.
Renzi chiede «È disponibile, il Pd, a mettere online le fatture degli ultimi tre anni dei suoi dirigenti? Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola le mettano tutte sul sito, io aspetto».
Una sfida che caratterizzerà i prossimi giorni di campagna elettorale (chissà cosa ne pensa Filippo Penati, che alle scorse primarie coordinò la campagna che portò Bersani alla segreteria PD...), e che apre un altro fronte tra Renzi e i notabili del suo Partito.
Da Bersani e Vendola, per il momento, arrivano i primi segnali di disponibilità: dal quartier generale della campagna del governatore pugliese si dicono pronti a pubblicare tutto, perché tanto «Noi spendiamo poco» (e se avessero speso tanto avrebbero fatto altrettanto? ndr), mentre Misiani, tesoriere PD, risponde a Renzi rimandandolo al sito del PD, perché lì sono pubblicati i bilancio del Partito. In quella pagina per la verità c’è scritto che nel 2011 il PD ha preso 58 milioni di euro solo di rimborsi elettorali.
E cosa ne ha fatto ?

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