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venerdì 26 ottobre 2012

Grecia. E se il governo una volta tanto comincia a fare sul serio ?

I clienti che “non riceveranno un regolare scontrino fiscale” sono autorizzati “ad andarsene senza pagare”. E’ questa la proposta del ministro dello Sviluppo greco che intende autorizzare i clienti di bar, negozi, ristoranti e caffè.
Obiettivo: contrastare l’evasione fiscale. Si tratta di una “normativa senza precedenti”, secondo quanto riferisce il quotidiano Kathimerini, che potrebbe essere applicata già a partire dalla settimana prossima. La norma prevede inoltre che bar e ristoranti riportino in evidenza sui loro menu questo nuovo diritto dei consumatori.
Il vice ministro dello sviluppo, Athanasios Skordas, la settimana scorsa, ha confermato che il ministro “sta esaminando la norma e il miglior modo di applicarla”. Nei negozi al dettaglio, esclusi gli alimentari, i prezzi dovranno essere posti ben in mostra con e senza l’Iva e così anche sulle ricevute fiscali. E’ previsto lo stesso anche per i menu dei ristoranti. Inoltre il ministero pensa di riportare sugli scaffali dei supermercati il latte per i neonati fino a sei mesi, che questa estate erano stati relegati nelle farmacie.
Una trovata – riferisce la stampa locale – che costituisce una “rivoluzione culturale in un Paese dove il conto del ristorante arriva (se arriva) quasi sempre scarabocchiato a matita su un tovagliolo di carta”. E’ dal 2009 che il governo di Atene lotta contro l’evasione fiscale che nel Paese è stimata fra i 40 e 60 miliardi di euro l’anno. Gli evasori, come hanno accertato recenti indagini condotte dalla guardia di finanza ellenica (Sdoe) in varie località del Paese, sono nella stragrande maggioranza dei casi (dal 53 al 74% a seconda dei posti) ristoratori ed albergatori che “incuranti della profonda crisi economica in cui versa in Paese, continuano imperterriti a non emettere ricevute fiscali, evadendo così le tasse non solo a danno dell’economia nazionale ma dell’immagine e della credibilità della Grecia all’estero e nei confronti dei creditori internazionali”.
da il Fatto-Quotidiano

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