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venerdì 26 ottobre 2012

Cittadini alle urne. Per ogni soggetto iscritto nelle liste elettorali i Partiti incassano l'equivalente di una carriola di mattoni (€. 5,oo), necessari per comprare una casa in Canadà o per comprare titoli borsistici in Tanzania.

Domenica gli elettori siciliani si presenteranno (almeno e' da presumere) ai seggi elettorali per esprimere il voto per il rinnovo degli organi di vertice della Regione.
Per ogni elettore iscritto nelle liste redatte dai Comuni i partiti politici incasseranno  5 euro, indipendentemente se gli elettori si recheranno a votate o resteranno a casa. Non finisce qui.
Ulteriori 5 euro -a testa- per ogni elettore saranno incassati dai partiti ogni anno di legislatura (politica, regionale, europea). Si tratta di vagoni e vagoni di denaro pubblico con cui i partiti dicono di finanziare l’attività elettorale.
Quale ?
Non e' dato sapere. 
La verita' appurata con l'esperienza degli anni vissuti in questa seconda repubblica e' che i  partiti spendono per la cosiddetta "attivita' politico-elettorale" solo una piccola parte per le elezioni. Il resto se lo tengono per rimpinguare i “tesoretti” privati, non necessariamente destinati ad attività immeritevoli, che sfuggono però a qualsiasi tipo di controllo pubblico.
Sono soldi dei contribuenti, soldi con cui si potrebbero risolvere tanti problemi della comunita nazionale e vengono incassati dai partiti sotto la voce "rimborsi elettorali".  I partiti della seconda repubblica (al fine di non dover ricorrere "al ladrocinio")  hanno riscosso 2,2 miliardi di euro, tuttavia ne hanno spesi solo 580 milioni: il resto se lo tengono, lo risparmiano per finanziare consulenze, affitti, stipendi, contributi ad associazioni ecc…ma anche per investire in Tanzania, a Cipro, per comprare automobili di lusso ai Trota di turno, acquistare case nel centro di Roma, in Canada' e nel resto del mondo.
Certo,  le case acquistate qua è là sono intestate a "teste di legno" (Lusi, Belsito ...), ma chi può garantire che trascorso i termini di prescrizione dei reati tutte le case in giro per il pianeta non vengano reintestate a .... 
Scena da film ?
Speriamo veramente che di fantasia si tratti.
Conoscendo i nostri polli !!
Questo sistema di appropriazione di denaro pubblico in eccesso sulle spese elettorali funziona così dal 1994. La Corte dei Conti ha osato spulciare nei bilanci redatti dai partiti ed ha fatto sapete che i partiti da quell'anno hanno incassato 120 milioni l’anno in rimborsi elettorali (per 18 anni fanno 2,2 miliardi in totale ricevuti come rimborsi elettorali): ma per le spese elettorali, ha scoperto, i partiti hanno speso solo 580 milioni. L’ultimo bilancio mandato in onda dai partiti conferma l’andazzo: nel 2011 il Pd, ad esempio, ha ricevuto 58 milioni di contributi pubblici, ne ha spesi meno di un terzo per spese elettorali, 16 milioni. 11 milioni se ne vanno in stipendi, (eppure per pagare la segretaria del Segretario del PD è stata organizzata una truffa ai danni della Regione Emilia Romagna) 15 milioni per le attività sul territorio (vai a capire cosa significhi: forse mangiate a ristorante per quei poverini di deputati che guadagnano €. 20.000,oo al mese).
Non tutto il resto, ovviamente, finisce nelle mani spregiudicate di un Lusi o di un Belsito (e tuttavia ne esistono di peggiori, che finora sono rimasti sotto copertura). 
Leggere un bilancio di un partito è una vera impresa perche' ogni partito si inventa modalita' e tecniche che mai nessun ragioniere, anche il più scadente, farebbe proprie.
Pero' i politici non sono tenuti a rendere conto del loro operato a nessuno. A quanto si va capendo nemmeno alla magistratura.   Vi riusulta infatti che Bossi, la cui moglie navigava nei soldi, abbia subito nocumento giudiziario ?
Che i bilanci dei partiti siano assolutamente inattendibili basta dire quanto è offerto vedere dal bilancio della Lista Pannella, una delle formazioni politiche minori. Questa ha scritto all’attivo del proprio Stato Patrimoniale quasi due milioni di euro da ricevere dal Pdl per una controversia giuridica: di quei 2 milioni non c’è traccia però nel passivo dello Stato Patrimoniale del Pdl.

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