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martedì 18 settembre 2012

A coloro che vuole perdere Dio toglie il senno

Gianclaudio Bressa del Pd e Antonio Leone del Pdl, su proposta di Gianfranco Fini e con l'accordo di tutti i gruppi politici presenti alla Camera dei Deputati, stanno predisponendo un nuovo testo sui controlli al denaro pubblico che verra' gestito dai partiti. Nel pieno dell'indignazione popolare per le ruberie dei politici di destra, sinistra, centro, sopra e sotto, questi politicanti da quattro soldi cosa pensano di dover fare ? Vogliono modificare l'art. 15 ter comma 2, del Regolamento sui "contributi ai partiti" che recita "allo scopo di garantire la trasparenza e la correttezza nella gestione contabile e finanziaria, ciascun Gruppo si avvale di una società di revisione legale, che verifica nel corso dell'esercizio la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili ed esprime un giudizio sul rendiconto". Come lo vogliono modificare ? Affidando il controllo sulla "regolarita'" di gestione del denaro pubblico non a dei professionisti che sanno fare di conto (societa' di revisione legale) ma a soggetti interni alla casta, ad altri scilipodi, come scilipodi sono i gestori di quel denaro pubblico. La logica, alla luce dei fatti di ruberia che leggiamo in questi giorni, pare essere: un scilipodi non mangia un altro scilipodi. Interessante e' come i partiti si giustificano per una tanto sciagurata scelta. Il Pd, l'Idv, l'Udc ed altri ancora dicono di salvare con questa decisione l'autonomia della Camera che non deve essefe controllata da gente extra-casta ma al contempo -aggiungono- il loro rispettivo gruppo parlamentare, prescindendo dalla disposizione regolamentare, fara' ulteriormente certificare i bilanci da societa' scelte direttamente dai partiti, ossia ..... ogni controllato si scegliera' a proprio piacimento il proprio controllore. Controllore che ovviamente non potra' che essere sempre rispettoso verso chi gli paga la fattura. Siamo arrivati alla cialtroneria sfacciata ! A questa gente non importa se il paese si sarebbe atteso scelte e segnali di chiarezza. Loro, i politicanti, preferiscono che "controllore e controllato siano della stessa pasta". Per fortuna pero' che questi politicanti dovrebbero avere, ormai, i mesi contati.

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