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venerdì 31 agosto 2012

Ruberia pubblica. In Sicilia la classe dirigente non può essere inventata. Qui è sempre stato insegnato che lo Stato (la cosa pubblica) è un nemico, quindi rubare al nemico è ....

I partiti politici in vista delle elezioni regionali siciliane del 28 Ottobre hanno già individuato a quale candidato "governatore" devono offrire sostegno.
Non è detto comunque che entro la scadenza dei termini per presentare le liste non venga tentato, nel vasto mare della disgregazione esistente sia a destra che a sinistra, qualche iniziativa riagregante e che dia significato "valoriale" alle elezioni rispetto all'attuale senso che viene fuori, quello  del "tirare acqua per la propria putia", pur anche se nella "putia" non esistono nè uomini nè programmi convincenti.
L'Assemblea regionale uscente su 90 "parassiti" contava anche 30 (un terzo) di indagati, imputati e di condannati. Chi erano ?
 
In nessun organismo di rappresentanza democratica, in Europa, è immaginabile che un popolo sia rappresentato da "deputati"  che per un terzo hanno a che fare con la giustizia.
Vero è che elle elezioni per la Costituente (1946) il 60% dei socialiasti e dei comunisti avevano la fedina penale macchiata, non certo però per fatti di corruzione o di affarismo, bensì per motivi politici, erano stati antifascisti e provenivano dalla Resistenza. Erano uomini con grandi ideali, infatti. Nell'Assemblea regionale siciliana uscente abbiamo dei ladroni che spesso e volentieri hanno flirtato col mondo della mafia.
A) Il Cuffarismo, con Cuffare in galera, ha ancora forti radici.
L'Udc da un paio d'anni ha tentato di immettere nel vertice del partito un gruppo dirigente proveniente dalla Sicilia Orientale, nella convinzione che la mafia sia fenomento della parte occidentale.
I cuffariani comunque esistono all'interno dell'Udc e in capo ad essi non mancano i rinvii a giudizio (es. Giuseppe Naro, amministratore del partito deve rispondere di finanziamento illecito ai partiti). Marco Forzese è stato condannato per danni erariali dalla Corte dei Conti in danno del comune di Catania. Ha giudizi in corso, per vicende di mafia, David Costa, stretto collaboratore di Cuffaro, del trapanese. Del trapanese è pure Giulia Adamo, neo-sindaco di Marsala, condannata dalla Corte dei Conti  per danni erariali avendo prorogato dirigenti prescindendo dalla normativa.
B) Accanto al Cuffarismo di targa Udc esiste quello con marchio P.i.d. (formazione sorta da una costola Udc).
Qui spiccano le figure di Antonello Antinoro (oggi europarlamentare) condannato in primo grado a due anni e mezzo per voto di scambio, di Saverio Romano, indagato per corruzione ma assolto recentemente dalla più grave accusa di  concorso esterno a Cosa Nostra. E' sotto processo il deputato regionale Fausto Fagone per vicende di mafia ed è sotto indagine (associazione a delinquere finalizzata alla gestione degli appalti) il capogruppo all'Ars Rudy Maira. Ha chiuso col "patteggiamento"  una vicenda di abuso d'ufficio il deputato regionale Santino Catalano.
C) Ad avere questioni con la giustizia non è solamente il mondo cuffariano. Nel PDL c'è il presidente dell'Ars, Francesco Cascio che deve rispondere di omissione in atti d'ufficio.
Fabio Mancuso è stato agli arresti domiciliari per bancarotta. Salvino Caputo si è tolto di dosso la condanna a due anni  per tentato abuso d'ufficio  e falso ideologico. Nino D'Asero, è inseguito dalla giustizia per avere posizionato ai livelli alti della burocrazia catanese personaggi che avevano come titolo l'essere suoi amici.
Giuseppe Buzzanza, oltre che deputato  pure sindaco di Messina, è stato condannato a sei mesi di carcere per peculato.
Nel trapanese il senatore berlusconiano Antonio D'Alì nel prossimo ottobre affronterà un processo per concorso esterno in associazione mafiosa.
D) Nel movimento di Gianfranco Miccichè Grande Sud spicca Franco Mineo con la pesante accusa di intestazione fittizia di beni.
Nell'alleato MPA, Raffaele Lombardo è imputato per mafia, mentre Riccardo Minardo ha subito gli arresti domiciliari per truffa. Altri due deputati MPA, Giuseppe Arena e Pippo Gennuso sono indagati il primo per vicende contabili nel comune di Catania e l'altro per falso.
E) Il PD ha avuto pure esso i suoi uomini arrestati, indagati ed imputati. Cateno De Luca è indagato per tentata concussione e abuso d'ufficio. Gaspare Vitrano  è stato arrestato ed è attualmente sotto processo per tangenti. Elio Galvagno e Salvatore Termini sono indagati per falso in bilancio. Antonio Papania ha patteggiato con 2 mesi e 20 giorni  la sua vicenda che lo vede associato a Francantonio Genovese (pure esso grosso esponente pd) un reato di abuso d'ufficio.
Mirello Crisafulli, senatore pd, si è fatta asfaltare la strada che conduce alla sua villa con denaro pubblico: rischia di andare adesso sotto processo.

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