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lunedì 20 agosto 2012

Palermo. Il Comune sull'orlo del fallimento

Riportiamo una sintesi delle dichiarazioni del Sindaco Orlando dopo le dimissioni del Vice-Sindaco Marchetti sulla situazione finanziaria del Comune.

L'Amministrazione comunale non è una porta girevole da cui si entra e si esce in base alle proprie convenienze.
Io ho assunto un impegno con gli elettori e la difficilissima situazione finanziaria del Comune, oggi in squilibrio di bilancio certificata dal Ragioniere generale con la sua lettera del 7 agosto non è un motivo per fuggire ma solo un motivo per aumentare il nostro impegno.
Sappiamo che il Comune è sull'orlo del default perché i tagli nazionali e regionali hanno sottratto una somma di circa 12 milioni di euro nel 2012 che potrebbero arrivare ad oltre 40 a regime dal 2013. Ma sappiamo che il default è l'ultima azione possibile, perché il dissesto finanziario significa l'aumento delle tasse al massimo possibile, il licenziamento o la messa in mobilità di migliaia di lavoratori, l'interruzione di servizi essenziali per la città.
Il nostro impegno, che è un impegno tutto politico e che va oltre i dati tecnici incontrovertibili sulla situazione finanziaria, è quello di impedire che questa crisi sia pagata da chi già sta pagando; noi faremo di tutto non solo per evitare la macelleria sociale ma anche per evitare che le conseguenze negative del risanamento siano pagate dalle classi sociali già colpite dalla crisi.
E' noto a tutti quali sono le responsabilità di tutto questo: sono dell'Amministrazione precedente e tutti i suoi accoliti, dagli skipper a chi dopo aver depredato l'Amia è fuggito in Senato, dagli pseudoamministratori delle partecipate che ancora oggi, protetti da padrini che occupano purtroppo postazioni di grande rilievo istituzionale, rifiutano di lasciare i propri posti, continuando ad alimentare sprechi ed inefficienze, agli attuali Commissari dell'AMIA che mentre i lavoratori stanno lavorando in condizioni pesantissime per far tornare la situazione nella normalità, continuano ad incassare stipendi milionari la cui esatta entità viene tenuta nascosta.
Non posso non denunciare l'immobilismo del Governo nazionale, che  oggi, al di là della condivisione del Ministro Cancellieri sui rischi per l'ordine pubblico connessi alle vicende della Gesip e dell'Amia contina a non agire e a non produrre atti concreti.
Non posso non denunciare l'azione di quei partiti che avendo perso le elezioni a Palermo pensano di vendicarsi determinando l'immobilismo del Governo nazionale, gente che pensa di poter usare le città e i cittadini come merce di scambio o, peggio di ricatto.
Questi comportamenti sono per noi solo uno stimolo ad andare avanti e a tornare a ripetere quanto già detto in campagna elettorale: giù le mani da Palermo.
E' in questo quadro che ho deciso di chiedere a Luciano Abbonato di accettare la sfida di entrare nella Giunta come Assessore al Bilancio: una scelta che ha accettato, anche per dimostrare quanto stupide e strumentali siano state le polemiche di queste ore, perché Abbonato certamente conosce quanto lo stipendio di un Assessore sia inferiore a quello di un Parlamentare nazionale, di un Magistrato della Corte dei Conti o di un Direttore Generale.
Allo stesso tempo e ancora una volta per sottolineare quanta importanza diamo alle Aziende partecipate, al loro ruolo di servizio per la città, per la carica di Vice Sindaco ho invece chiesto a Cesare Lapiana di assumere l'incarico.

Leoluca Orlando

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