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venerdì 6 luglio 2012

Tagli alla spesa pubblica. Lo spread tuttavia corre in alto, segno che non serve la forbice ma il decespugliatore contro la spesa parassitaria diffusissima

Col provvedimento sulla spending review il governo ha inteso evitare l'aumento di due punti percentuali dell'Iva che sarebbe scattato ad ottobre.
L’intervento sulle Province. Il decreto prevede la riduzione e l'accorpamento delle province, con l'obiettivo di dimezzare il numero attuale. Entro la fine dell'anno sarà completato il piano di accorpamenti. I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di accorpamento e riduzione.
Le province che «restano in vita» avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e viabilità (anche per quanto attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle strade).
In attuazione del decreto «Salva Italia», vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province.
In Sicilia, resta inteso che la materia sulle province è di competenza della regione, l'inutile e parassitaria struttura di Palazzo dei Normanni.
Sarebbe una grande conquista se venisse abolita la "specialità" di questa Regione, passata da qualche decennio in quà nelle mani di collusi con la mafia, collusi con l'ignoranza, e divenuta sede del politichese per il politichese.
Arrivano le città metropolitane. Entro il primo gennaio 2014 vengono istituite le Città metropolitane, dieci in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Contestualmente, verranno soppresse le relative province. E' quanto prevede il decreto sulla spending review.
Nelle prossime settimane sarà emanato un ulteriore decreto sulla spending review che riguarderà le agevolazioni fiscali e la revisione strutturale della spesa e dei contributi pubblici, sulla base delle relazioni fatte da Amato e Giavazzi.
Per il terremoto in Emilia sono già stati stanziati 500 milioni, ha spiegato Monti. Ora «la spending review garantirà ulteriormente 1 miliardo nel 2013 e 1 miliardo nel 2014».
Gli esodati. Il decreto legge estende la clausola di salvaguardia ad altri 55 mila soggetti che hanno maturato i requisiti pensionistici successivamente al dicembre 2011. L'importo complessivo per essi è  di 1,2 miliardi a partire dal 2014».
La stretta sugli statali. Il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, ha detto che «sul personale verrà esteso l'approccio preso per la presidenza del Consiglio e ministero delle Finanze, con la riduzione delle piante organiche delle amministrazioni centrali. La riduzione sarà nel complesso del 20% per la dirigenze e del 10% per gli altri livelli, con possibilità di compensazioni tra le diverse amministrazioni».
Giro di vite sulle auto blu con la riduzione dell'uso: le spese dovranno essere ridotte del 50% rispetto all' anno scorso.
Stop alle consulenze per i dipendenti pubblici che andranno in pensione.
Le spese sotto la lente. Con la spending review è stato esaminato un «totale di 61 miliardi di spesa per beni e servizi che non esauriscono tutta la spesa e riguardano la spesa di regioni, province, comuni, università, enti di ricerca, ministeri, enti pubblici non territoriali» ha detto il commissario per la spending review, Enrico Bondi.
Confermata la stretta sul turn over per le università e gli enti di ricerca, con un taglio di circa 200 milioni nell'anno in corso e di circa 300 milioni negli anni successivi.
La scuola che cambia. Vengono stanziati 200 milioni alle scuole non statali. La somma è leggermente inferiore a quella stanziata negli scorsi anni e rientra nella dotazione che il Miur assegna tutti gli anni alle scuole paritarie. Vengono poi stanziati 10 milioni per le università non statali. Questa cifra è pure essa inferiore a quella assegnata negli scorsi anni agli atenei privati, pari a 20 milioni.
Si destinano 90 milioni in più per il diritto allo studio. In questo modo si riporta lo stanziamento al valore storico. Infine, si destinano 103 milioni per la gratuità dei libri di testo nella scuola secondaria di primo grado ( per le primarie i libri di testo sono assicurati gratuitamente dai Comuni). In questo caso lo stanziamento rimane invariato rispetto a quello degli scorsi anni.
Le razionalizzazioni. Le misure di razionalizzazione prevedono la soppressione dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP) e della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). Le funzioni dei due enti saranno accorpate dall'IVARP, che nasce come unico istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio previdenziale, nel pieno rispetto delle indicazioni comunitarie in materia. Il nuovo ente funzionerà in stretta sinergia con le strutture della Banca d'Italia.
Società pubbliche. Stretta sulle società pubbliche e su quelle in house. Previsto il taglio ai consigli di amministrazione delle società a totale partecipazione pubblica: avranno solo tre membri.  
 Sanità. Liberato il campo dal taglio degli ospedali più piccoli, i tagli nel settore della sanità attengono:
- taglio del 5% sull'acquisto di beni e servizi che sarebbe entrato in vigore dal 2013, con la rinegoziazione dei contratti in essere.
- sconto obbligatorio sulla spesa per i farmaci, praticano al Servizio sanitario nazionale. 
- Meccanismo simile per l'acquisto di dispositivi medici.

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