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lunedì 30 luglio 2012

Grecia. Un paese che possiede una classe politica inaffidabile.

La Grecia
Il paese che per tanti versi somiglia alla regione Sicilia è arrivata ad un passo dall'uscita dall'Euro, con l'economia e la società in ginocchio, migliaia di imprese che chiudono e oltre la metà dei giovani senza lavoro.
In questi giorni è in libreria un racconto della tragedia greca curato di Patrizio Nissirio - 'Ouzo amaro - La tragedia greca dalle Olimpiadi al gol di Samaras'- (Fazi, pp. 128, 4,90 euro), che indaga tra economia, politica ed impatto della catastrofe economica sulla società ellenica.
Le cause del baratro:
- una classe politica incapace di rinunciare a qualche privilegio in nome dell'interesse comune.
- incapace di guardare avanti, al futuro delle generazioni a venire,
- incapace di prendere decisioni che soltanto tre anni fa avrebbero potuto salvare il Paese dal baratro in cui e' sprofondato.
- poi la speculazione finanziaria che cavalca la crisi economica globale,
- una diffusa corruzione che imbatta su politicanti, burocrati e chiunque si ritenga detentore di potere,
- un disinteresse molto diffuso per la 'cosa pubblica, da tutti, tutti i greci ritenuta non meritevole di rispetto.
L'inizio del disastro, per l'autore di “Ouzo amaro”, viene arbitrariamente fissato alle Olimpiadi del 2004. ''Quando si spensero le luci della cerimonia finale, la realta' inizio' a prendere forma cancellando il sogno: quei sedici giorni di grande sport rappresentavano anche una voragine finanziaria e sarebbero diventati una serie interminabile di occasioni mancate''.
La crisi ellenica non e' soltanto frutto dell'egoismo della sua classe dirigente. E' anche figlia dei trucchi contabili che hanno spinto la Grecia a un passo dal collasso. E poi ci sono i partner europei ''che danno lezioni ad Atene, ma continuano a curare in maniera spesso spregiudicata i propri interessi''.
Cosa puo' ancora accadere alla Grecia ?
Le elezioni del 17 giugno hanno prodotto un governo di coalizione debole, guidato da Antonis Samaras (omonimo del calciatore che ha segnato simbolicamente contro la Germania agli ultimi europei) e che ha di fronte scelte durissime: tagli, riforme impopolari, abolizione di privilegi. Cosa che proprio non gli piace portare avanti.
Quando l'autore descrive la classe dirigente greca pare che abbia sotto esame, che scriva ciò che vede a Palazzo dei Normanni e Palazzo d'Orleans, a Palermo.
Capire la 'tragedia greca' puo' servire comunque ad immaginare il prossimo, difficile futuro dell'Europa.
Per un lettore siciliano sembra si tratti di una anticipazione di ciò che debba -prima o dopo- capitare dalle nostre parti.

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