StatCounter

martedì 5 giugno 2012

La memoria e la Storia per vivere il presente e per sperare nel futuro

Visitare la Sicilia, cercare le radici, inculcare in sè il mondo da cui si proviene.
E' questo il senso dei tanti "americani", di quelli di New Orleans nel caso specifico che ci interessa, che visitano il nostro paese, l'abitato di Contessa Entellina.
Vengono convinti di trovare la sorgente, l'istante da cui i loro antenati si sono distaccati. Parlano del bisnonno che aveva lasciato qui una sorella "arbereshe", della bisnonna che invece proveniva da Chiusa Sclafani.
Cercano qualcosa di secolare, di antico, che dia il senso del distacco avvenuto a metà Ottocento.
Sono felici di poter fare una foto accanto alla targa che dedica una strada al cognome che portava il bisnonno; per il resto non apprezzano l'anonimato dell'abitato in cemento armato, ricostruito dopo i fatti sismici del 1968. Sono protesi, desiderosi di immaginare la realtà come la raccontava il nonno ed il padre che, a loro volta, l'avevano sentita raccontare dal bisnonno.
Pensano alla realtà come trasmessa da sbiaditissime fotografie ottocentesche. Una realtà che nemmeno i residenti conservano, se non quelli con più decenni sulle spalle che hanno ancora vivo il ricorda della società contadina "pre-terremoto".
Vengono gli americani di New Orleans e cercano !
Cercano qualcosa che i loro genitori e progenitori hanno saputo raccontare e che noi, noi di Contessa Entellina ci adoperiamo giorno dopo giorno a dimenticare e a trascurare.
Vengono e cercano. Poi chiedono a noi che non cerchiamo, nè ... vogliamo ricordare, se per caso la memoria persa può essere ritrovata visitando il cimitero, il cimitero comunale.
La visita al cimitero con l'ospite americano si svolge lentamente e nella speranza di far rivivere ciò che i contessioti non vogliono invece nè ricordare nè conservare.
L'ospite americano però si rallegra: su qualche lapide ci sono scritte in "arbreshe". Si, quello è segno che il paese siciliano visitato è quello giusto, quello che nei racconti dei genitori e degli antenati veniva tramandato come la fonte, l'origine, la radice.
Fatte le foto sulle rare lapidi scritte  in arbereshe, l'ospite chiede di visitare la parte di cimitero "antica". Dopo l'attimo di smarrimento, è abbastanza complessa la spiegazione fatta all'americano di New Orleans (che insiste nel precisare di essere un discendente degli arbreshe di Contessa Entellina). Gli spieghiamo che da noi si usa diseppellire i nostri morti dopo 25/30 anni per far posto ai morti più recenti, cosicchè non esistono tracce di tombe antiche ... antiche fino al tempo in cui quel "contessioto" d'oltreoceano vorrebbe arrivare.
Eppure, par di capire, i "contessioti" emigrati a New Orleans nel corso dell'Ottocento hanno una tomba in quel cimitero, curato ancora oggi dall'Associazione Contessa Entellina.
Dopo aver girato angolo su angolo il cimitero comunale, il "contessioto d'oltreoceano" chiede di restare ancora lì, da solo.

Cosa pensare ?
"Gli alberi non crescono dai rami, gli alberi (gli uomini) crescono sempre dalle radici".

Nessun commento:

Posta un commento