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giovedì 14 giugno 2012

Casta. Pensavamo che i 90 politicanti siculi fossero primi ... invece in Sardegna i politicanti hanno una faccia di bronzo insuperabile

Lo stipendio dei consiglieri regionali della Sardegna, e' stato abrogato con referendum popolare il 6 maggio 2012, ma ad urne chiuse esso e' stato reintegrato con un emendamento a una legge per la regolarizzazione dei precari della Regione.
E' proprio il caso di dire: uscito dalla porta e' poi rientrato dalla finestra.

Il ripristino
Presenti in aula, 66; favorevoli, 63; astenuti, tre; beneficiati, 80. In tutto gli onorevoli sardi sono rimasti senza stipendio 20 giorni, provando anche loro l'ebrezza condivisa da tanti italiani, quella di lavorare gratis.
L'esito del referendum era diventato operativo il 25 maggio, con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna, il ripristino è arrivato il 13 giugno.
I consiglieri regionali ottengono nuovamente stipendio, diaria e indennità di carica avendo ripristinato di fatto la stessa identica situazione del pre referendum.
La Regione ha quindi inutilmente speso i soldi per organizzare il referendum.
L'Italia ormai sugli scenari internazionali e' divenuta una "barzelletta", infatti tutte le larve dei partiti (pdl, pd, udc etc.) lavorano perchè un "comico" prossimamente consegua il potere, lavorano tutte per Grillo.
E' proprio vero, siamo alla frutta.

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