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sabato 26 maggio 2012

Palermo. La città d'Italia col Consiglio Comunale più numeroso.

A Palermo erano in corso le elezioni amministrative ed il vecchio Consiglio Comunale (quello che congiuntamente all'ex sindaco Cammarata ha portatto al collasso il Municipio) continuava a riunirsi.
Ognuno penserà: che gente responsabile !!
No, Quella era la peggiore espressione del sicilianismo, come viene comcepito in giro per il mondo. Quella gente giornalmente si riuniva da cinque anni, o in Aula o nelle Commissioni, solamente e semplicemente per far "mancare il numero legale", dopo aver apposto la propria firma di presenza. E pur anche non mancasse (raramente) il numero legale si discuteva del nulla,; si chiudevano gli occhi davanti al disastro "Cammarata".
Attenzione !
Non era un giochetto di parte; no, maggioranza pdl e minoranza pd giocherellavano pur di portare il "pane" a casa.
Obiettivo ?
Portare -appunto- a casa, mensilmente, 4.000,oo/5.000,oo euro netti di gettoni di presenza.
Più mascalzoni di così ?

In Sicilia il denaro pubblico è ritenuto, dalla gran parte delle coscienze, meritevole di essere rubato.

Il neo eletto Consiglio Comunale è il affollato d'Italia.
Nella Sicilia dello Statuto Speciale (Statuto Speciale affidato da sempre a personaggi della risma di Totò Cuffaro, Raffaele Lombardo) le cose si fanno sempre in grande, infatti.
A Roma, a Milano, città con una popolazione tripla di quella di Palermo, il Consiglio Comunale non ha più di 40 componenti.
Palermo, città del "mangia tu, che mangio anch'io" ha 50 componenti che siedono in Consiglio Comunale.
Se osserviamo quanto è accaduto nel quinquennio passato possiamo dire che quello di consigliere comunale non è un esercizio civico, è un mestiere per campare con €. 4.000,oo al mese, apponendo giornalmente le firme e facendo mancare il numero legale.

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