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lunedì 14 maggio 2012

Amministrative di Palermo. Quanti camaleonti in giro.

A Palermo domenica verra' eletto il nuovo sindaco. Per alcuni l'esito e' scontato: Leoluca Orlando appare infatti imbattibile. 
Lo dimostra anche il fatto che politici e politicanti, tutti, prendono posizione, come e' logico che avvenga nella terra del "gattopardo", a favore del probabile vincitore. 
Personaggi che erano berlusconiani, girovaghi di mestiere, accaparratori di poltrone, tutti puntano sul favorito. 
D'altronde il Pd palermitano e' lacerato, sfinito, dai duelli interni ed e' un partito strabico: uomini che vorrebbero trascorrere la notte, dormire assieme a Raffaele Lombardo, per non perderlo di vista e uomini che abborrono il governatore, implicato in vicende poco chiare circa la provenienza del consenso elettorale.
C'e' chi invece, del Pd diviso e lacerato, da' una lettura diversa (Vania Lucia Gaito).
Da un punto di vista politico, dice, non si è tenuto conto che all’interno del Partito Democratico siciliano si e' andata consumando una lotta fratricida, che vede una parte del partito avversare il segretario regionale Lupo, vicino all’Opus Dei e inviso a molti. Sia chiaro, non è certo l’alleanza con Raffaele Lombardo, la vera pietra dello scandalo, quanto i giochi politici in vista delle prossime regionali e l’ambitissima poltrona di presidente. 
Così, Palermo è diventato il territorio di scontro: la sconfitta alle primarie di Rita Borsellino ha consentito alla frangia del Pd che si oppone a Lupo di chiederne la testa. 
Opus Dei ? 
Ci mancava.

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