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sabato 24 marzo 2012

Quale Italia si propone di salvare Mario Monti ?

Mario Monti comincia a deludere ed appare sempre più un bidello, un esecutore del “mondo di sempre”, dei privilegiati di sempre.
Deve salvare il paese; ma quale paese ? quello dei Marchionne, dei Montezemolo, dei D’Alema, dei Berlusconi, delle centinaia di migliaia dei parassiti di sempre.
Le manovre finanziarie ed economiche di Monti si susseguono ed hanno una sola logica: salvaguardare i privilegi del ceto politico, dei burocrati, degli imprenditori che non sanno fare il loro mestiere e continuano a chiedere che lo Stato sia loro strumento per continuare a galleggiare.
Saltano, su questa logica,  i diritti dei poveri diavoli (art. 18) e vengono ripristinate le rendite delle banche (commissioni a più non posso), aumentano Ici ed iva e si evita di incidere su quel 10% di italiani che possiedono il 50% del patrimonio nazionale.
Monti da tecnico asettico della prima ora si svela sempre più come l’esecutore del potere italiano, di quello che è sempre vissuto nascosto nelle logge, nelle P2, P3, P4, nelle cricche. Sta facendo il lavoro sporco per i parassiti, in attesa di essere poi premiato con la Presidenza della Repubblica, quando Napolitano tornerà a casa sua..
I privilegiati continuano ad avere le tasche piene. Gente che percepisce da 20 a 100 mila euro lordi al mese (avviene nelle aziende partecipate con soldi pubblici), ex parlamentari che hanno vitalizi, ex presidenti della Repubblica, del Consiglio, delle Camere che dopo decenni continuano ad avere auto blu, autisti, uffici e segretari. Uno sconcio tutto italiano che Monti non ha sfiorato, non vuole sfiorare, non può sfiorare.
La disparità fra le classi sociali si va su questa via sempre più accentuando. I pensionati delle fasce ordinarie sono stati penalizzati, ma non sono stati sfiorati i pensionati d’oro che si trovano all’interno dello stesso Governo: dal sottosegretario Cardinale (siciliano) con 8.438 euro mensili, al ministro Riccardi con 6.242, al ministro Di Paola con 24.194, al sottosegretario Malaschini con 40 mila, al sottosegretario D’Andrea con 9 mila, al sottosegretario Vari con 9.669 e tanti altri.
E’ un film quello che ci viene mostrato già più volte visto nella storia d’Italia.

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