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domenica 25 marzo 2012

Perchè c'è tanta antipolitica ?
La seconda repubblica, ossia il periodo storico iniziato nel 1993, è stata caratterizzata dal potere gestito alla “Berlusconi” da un lato e alla “D’Alema-Prodi” dall’altro.
Doveva essere la Repubblica del riscatto, della moralità e dell’etica, per risarcirci da ciò che Di Pietro, la stampa, Occhetto, ed altri protagonisti dell’epoca chiamarono “Tangentopoli”.
A venti anni di distanza siamo ancora in attesa del risarcimento per avere vissuto fra un mondo politico di ladri; oggi siamo ad assistere -per la verità- al ladroicinio trasformato in legalità. Cosa ci hanno consegnato Berlusconio, D’Alema, Rutelli, Casini, Bersani e tutta l’allegra compagnia ?
Ci hanno consegnato le leggi di rimborso delle spese elettorali ai partiti, che rimborsi non sono visto che sono quintuplicati rispetto ai “rendiconti” presentati dagli odierni partiti; rimborsi che servono per comprare ville, appartamenti, cassette bancarie e giroconti ora in Canadà ed ora nel centro di Roma.
Gian Antonio Stella e Piero Angela
discutono dell'antipolitica
Nonostante il ladrocinio sia stato legalizzato, i partiti continuano a rubare anche al di fuori delle dotazioni elettorali, in quantità misurabili in milioni e milioni (non più in vecchie lire ma in euro). Il capo di gabinetto di un segretario di partito ruba lungo un decennio milioni di euro, ma il segretario “non può sapere”. Il tesoriere-senatore di un partito ruba ma l’intera monenclatura che comprende Bindi-Rutelli-Franceschini-Parisi etc. non si accorge di nulla. Le cricche berlusconiane rubano sui fondi per i terremotati dell’Abruzzo e nulla accade, se non pochi giorni di galera per gli associati più fessi.
Dove sono finiti gli impegni assunti venti anni fa dagli odierni politicanti, peraltro molto più ignoranti dei truffaldini della prima repubblica ?
I politicanti oggi si dimostrano pure loro indignati di quanto avviene. Si gli inetti, e pure i ladri, si dichiarano indignati che qualcuno regali loro (all’insaputa) appartamenti di fronte al Colosseo; pur indignati non restituiscono nulla però ai loro donatori. Sono indignati ma tengono per sé la “roba” accumulata.
I fondatori della seconda Repubblica ovviamente sono tanti. Berlusconi è sceso in campo per impostare un nuovo metodo di gestire il potere, in forma antipolitica e manageriale, ed abbiamo visto che la managerialità si è trasformata nelle nomine dei parassiti, dei ladri e degli ignoranti in Parlamento. Al posto dove hanno seduto i Giolitti, i Matteotti, i Turati, i De Gasperi, i Nenni oggi siedono 900 scilipodi.
I leghisti sono starti pure loro fondatori della seconda Repubblica in quanto dovevano estinguere, col cappio, la razza dei ladroni. Pure i leghisti hanno oggi accumulato patrimoni che la stampa ci racconta siano stati investiti a Cipro, in Kenia ed in Svezia. Pare pure che i ladroni leghisti, nell’ordine del milione per ciascuna rata rubata, occupino posti di rilievo nel Consiglio Regionale lombardo.
Oggi inoltre non c’è una legge che possa essere ricordata come prodotto degli impegni assunti venti anni fa dalla Lega Nord: diminuzione delle tasse e federalismo; nulla di tutto questo è stato messo in atto. E la Lega di forza per fare l’ammodernamento ne ha avuta, e come !!
L’Idv. Il partito di Di Pietro nacque proprio dallo sconquasso della prima Repubblica. Questo partito ha goduto della fine di un’epoca. E’ composto di gente  divenuta protagonisti-simbolo della fine della prima Repubblica. E’ gente figlia di mezzo di una storia che finisce e di un’altra che comincia, pur se con il piede sbagliato. Tutta gente che sentenzia gridando ma non opera.
Con Berlusconi ha vinto l’antipolitica, ma anche la sinistra (sinistra che originava solamente dal Pci e quindi non in condizione di sconfessare i decenni di “rifiuto” a governare, quando stando sempre e solo all’opposizione si sentenziava ma non si operava), abche la sinistra –dicevamo- ha alimentato l’antipolitica. Come ?  non indicando  come stella polare l’impegno politico. Il veltronismo ha fatto della politica la imitazione e la spettacolarizzazione nel tentativo di imitare il berlusconismo.
E’ così accaduto che sia Berlusconi che gli ex-comunisti hanno alimentato il clima secondo cui la politica fosse il male assoluto e andasse perciò demolita. Ed infatti oggi non esiste persona seria che si impegni in politica.
Le classi dirigenti della seconda Repubblica sono cresciute e si sono formate tutte, nessuno esclusa, già nella prima repubblica; motivo per cui se lì si rubava oggi non si può che rubare, magari in forma legale (rimborsi pari a 5 volte le spese sostenute). Ladri raffinati, viene da dire.
In Italia essendo state abbattute le grandi culture politiche che tuttora esistono invece nell’Europa democratica: liberalismo, cristiano-sociale e socialdemocrazia, e non potendosi più esibire -per decenza- né il comunismo di Di Liberto che auspica la morte a chi la pensa diversamente da lui nè il populismo di destra berlusconiano che ci ha condotto nelle acque greche,  non è rimasta che l’antipolitica del tutti contro tutti. Chi ruba di più e non si fa scoprire ha diritto di sentenziare.
Ma l’antipolitica non è una politica (al servizio della città, dell’Italia). Serve la politica. Serve una sinistra europea ed una destra pure europea. Che siano competitive sui programmi, la sobrietà, la visione. Servono cittadini che alle urne non si scordino dei lunghissimi film passati sotto i loro occhi.

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