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giovedì 1 marzo 2012


Le Province Regionali in Sicilia sono salve !
Il testo votato qualche giorno fà all'Assemblea Regionale  mantiene le Province, le loro funzioni amministrative, le modalità elettive di primo livello, direttamente dal popolo, e rinvia ad un successivo disegno di legge il riordino degli organi di governo, per la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori (indicata nella misura del 20%) e per la conseguente riduzione della spesa, e possibilmente per un trasferimento agli enti così riformati, di competenze importanti derivanti dalla dismissione di dispendiosi organismi regionali.

Strada Provinciale Contessa E.-Campofiorito.
In c.da Cascia da oltre un anno insiste una frana.

La Provincia Regionale di Palermo, ossia quella
che si fa rubare 35 milioni di euro da
finanzieri onesti, quella che mantiene in ordine l'autoparco di
auto blu per il suo presidente, quella che sciupa un milione di euro per
la segreteria del presidente, quella Provincia (è ovvio) non
ha soldi per garantire la viabilità.

Il Pdl ed il pd regionali hanno votato una legge che
mantiene in vita l'Ente parassitario Provincia.
E' qui, nelle Province, che crescono i galoppini dei due partiti, i futuri
scilipodi.
«Si tende ad abbattere i costi della politica, mantenendo i livelli di rappresentanza democratica» dicono entrambi i partitoni del centro destra siciliano il Pdl e il pd (una volta quest’ultimo era erede del pci, oggi rincorre a destra il berlusconiosmo; a dirlo non è solamente Niki Vendola).
L’Ars ha inoltre tolto una serie di incompatibilità per l’elezione ad amministratori di enti locali. Praticamente i due partiti del Centro-destra (pdl e pd) hanno trovato la quadra per il malgoverno dei prossimi anni in Sicilia.
Unico gruppo a votare contro l’abbuffata prossima ventura è stato (incredibile) l’Udc.

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