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sabato 21 gennaio 2012

Sicilia. L'inutile protesta

In Sicilia non mancano i problemi e le questioni su cui protestare ed elevare denunce pubbliche. Ciò non significa che basta lamentarsi per mettere a posto la coscienza. In ogni caso la protesta non deve rivelarsi uno sfogo umorale e tutto finisce lì. Ogni manifestazione deve avere degli obiettivi chiari ed in ogni caso percepibili dall'opinione pubblica del paese e deve, in partenza, avere dei punti di caduta su cui contestatori ed interlocutori possono trovare il terreno dell'intesa.
Lo sciopero, o meglio i blocchi stradali dei giorni scorsi se sono stati legittimi dal punto di vista formale (avendo avuto rilasciate le autorizzazioni delle autorità) sono stati del tutto inutili sul piano dei risultati.  Nessuno ha capito l’obiettivo e il destinatario di queste manifestazioni che hanno piegato la possibilità della libera circolazione sull'isola, né è passato il messaggio sulla stampa regionale e nazionale di quale fosse la piattaforma su cui trattare.
Giornali e televisioni si sono limitate a registrare gli eventi, ma nessuno ha cercato di capire i retroscena, le motivazioni vere e gli eventuali effetti della protesta.
Accanto a questa incredibile organizzazione da improvvisatori c'è poi l’incredibile silenzio, sulla vicenda, del presidente e degli assessori regionali, come se quanto accaduto si fosse svolto in una regione del Nord Italia. 
Sull'inettitudine e la irresponsabilità di costoro non c'è comunque da meravigliarsi. 
L’intervento da Ponzio Pilato di ieri, a fine manifestazione su Sky tg24  di Raffaele Lombardo, non ha fatto altro che confermare che i vertici della Regione sono occupati da mezze cartucce, uomini impreparati o meglio ignoranti sul ruolo ricoperto.

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