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mercoledì 7 dicembre 2011

Le vere frane della Sicilia sono i politicanti incompetenti

Il dissesto idrogeologico di cui la Sicilia-da più anni in quà- da eloquenti attestati con le frequenti frane (specialmente nel messinese) non è altro che frutto, conseguenza, della scarsa anzi della totale assenza di prevenzione.
Immaginiamo un po’ !|
A Contessa Entellina, piccolo centro dell’entroterra palermitano con un vasto, vastissimo, territorio di oltre 13.000 ettari manca lo strumento urbanistico. L'incarico di redigerlo fu conferito nel lontanissimo 1981 (ultimo anno della sindacatura Di Martino).
Manca per più motivi, primo fra tutti il menefreghismo della Regione Sicilia cui dovrebbe spettare l’obbligo di mandare a casa quei sindaci e quegli amministratori che ignorano, non sanno a cosa serva un Piano Regolatore.
Manca poi perché l’attuale sindaco (da tre anni e mezzo) ed in precedenza -per più anni- assessore ai lavori pubblici si diletta –con frequenza- a preannunciare in Consiglio Comunale: “Il Piano Regolatore è pronto !”, “Lo porteremo in Consiglio Comunale fra qualche settimana”, “Il Piano Regolatore è pronto, però il Genio Civile non si è pronunciato”, “Il Piano Regolatore lo esamineremo fra pochi giorni, però dobbiamo aggiornare la relazione geologica”, “Il Piano Regolatore è pronto però ….”.
Tutte espressioni -lo ripetiamo- pronunciate dall’attuale sindaco sin dal precedente mandato; tutte espressioni a cui possiamo accostare valutazioni di incompetenza ed incapacità sulla materia richiamata in questo scritto.
Condividiamo quell’espressione, letto sulla stampa di questi giorni, che attribuiscono il termine “frana” non al territorio che subisce il dissesto ma a quei sindaci ignoranti che tirano a campare di giorno in giorno; la vera frana sono loro. Oggi varano una variante allo strumento urbanistico, domani propongono il risanamento del centro storico promesso dal Miccichè di turno, poi fanno marcia indietro, poi rincorrono le farfalle e così lasciano scorrere il tempo del loro mandato.
In Italia le frane stanno sul territorio, ma le vere frane sono i nostri politicanti occasionali che dovrebbero guidare la macchina degli enti pubblici pur essendo ciechi, sordi  …ed ignoranti.

I numeri sul rischio idrogeologico siciliano sono assai preoccupanti: i comuni in cui sono presenti aree esposte a rischio idrogeologico sono 273 e di questi ben 200 rientrano nel rischio frana, 23 nel rischio alluvioni e 50 in cui si possono verificarsi entrambe le calamità. Questi dati sono figli di terreni porosi e poco stabili, soprattutto nel messinese, ma anche di un sistema di controllo dell’urbanizzazione spesso assai poco efficace dei Comuni che, come nel caso di Contessa Entellina, ritengono superfluo disporre di un Piano Regolatore, e della Regione che non controlla i politicanti che siedono nei Comuni, che sno la vera frana della nostra regione.

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