StatCounter

venerdì 2 dicembre 2011

La Pubblica Amministrazione ritarda i pagamenti ai fornitori di beni e servizi

I tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione sulle opere ed i servizi resi dalle imprese continuano ad allungarsi. I giorni di attesa delle imprese in Sicilia sono misurabili in centosedici, con un aumento di 43 giorni rispetto allo scorso anno.
Tutto ciò capita in una fase del ciclo economico in cui decelera l'accesso al credito bancario ed aumentano i tassi di interesse sui prestiti.
Le imprese, compreso le micro realtà di Contessa Entellina, affrontano infatti questo ultimo mese dell'anno 2011 in carenza di liquidità aziendale.
Il nuovo ministro dello Sviluppo proprio ieri ha proposto alle associazioni degli imprenditori di accettare, in contropartita di quanto da loro atteso, titoli rappresentativi del debito pubblico (Btp etc.).
Gli istituti di credito stanno, da parte loro, soffrendo di carenza di liquidità perchè hanno i forzieri pieni di Titoli di Stato.
Il rallentamento del ciclo economico, la crescita del grado di restrizione del credito e l'incremento del costo del denaro stanno purtroppo facendo soffrire le piccole realtà produttive. Se a questo aggiungiamo che esistono Comuni che organizzano festini e non assumono nemmeno l'impegno di spesa, il quadro operativo è abbastanza caotico.
Mesi fa il nostro Comune, Contessa Entellina, promosse la sagra del grano ( ! ). A distanza di tanti mesi nessuno dei fornitori risulta sia stato pagato; eppure le fatture giacciono negli uffici comunali senza che sussista (almeno in Municipio) impegno di spesa. Eppure le fatture risultano intestate a carico del Comune, sebbene i 'malapagatura' reindirizzano i fornitori ad Associazioni con cui nessun fornitore ha avuto nulla da negoziare.
I tempi di pagamento della Pubblica amministrazione sono più alti nel Mezzogiorno, dove salgono a 141 giorni, con un valore del 24,8 per cento superiore alla media nazionale.
Nell’Isola la leggerezza di Regione ed enti locali verso le imprese fornitrici comporta, secondo uno studio di Confartigianato, un onere finanziario a carico delle imprese pari a 191,5 milioni di euro.

Nessun commento:

Posta un commento