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sabato 17 dicembre 2011

Capita da noi. Assistenzialismo, clientelismo invece della promozione della persona

Più sono piccoli i comuni più appaiono pomposi "Servizi Sociali"
Il numero di indigenti che si rivolgono alla Fondazione Banco Alimentare Onlus con richieste di aiuto sempre più complesse e differenziate aumenta a ritmi sempre più incalzanti; più nelle città e nei grossi centri che in quelli piccolini come è Contessa Entellina.
Non ci proponiamo di rievocare quanto accaduto qui da noi, stando a quanto è emerso dalle interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza consiliare nelle settimane scorse, quando abbiamo appreso che il sindaco senza che risulti traccia negli atti municipali –prima di settembre- da qualche anno distribuiva generi alimentari senza disporre né di regole né di criteri trasparenti (ossia a discrezione e servendosi di dipendenti “volontarie”). Non compete a noi di approfondire questa strana vicenda che si è prolungata -nel tempo e nello spazio- fino a far arrivare generi alimentari pure a Palazzo Adriano, senza che quel sindaco (di Palazzo Adriano) sapesse nulla sulla problematica.
Tornando al discorso che ci eravamo proposti sta emergendo che il tradizionale focolare, la principale culla dei malesseri dei siciliani, la “famiglia”, va mostrando una contrazione, una riduzione della capacità di risposta ai bisogni dei componenti.
Il rapporto annuale di "Pronto Banco" presentate pochi giorni fa dalla fondazione Banco di Sicilia aiuta a far riflettere sullo storico sostegno dei siciliani, la famiglia, che adesso invece mostra di andare perdendo le antiche fondamenta.
Pronto Banco è un servizio che attraverso un numero verde, 800.07.03.02, offre sostegno alle persone in difficoltà avvalendosi dell'azione di professionisti specializzati nella relazione d'aiuto e di una rete di servizi sul territorio, con l'obiettivo di promuovere l'autonomia dell'individuo e ridare dignità alla persona. Dal 2004 al 2010 sono state soddisfatte in Sicilia più di 75 mila chiamate e ne sono state gestite 41mila (media annuale: 6.937 chiamate gestite).
Il supporto finanziario all’iniziativa è offerta da Unicredit (oggi gestore della rete che fu Banco di Sicilia). Tra le problematiche affrontate da "Pronto Banco" ci sono quelle legate
-alla difficoltà economica delle famiglie,
-alla maternità e al disagio psicologico all'assistenza nell'iter burocratico per richiedere prestazioni,
- all'occupazione,
-al contenimento e sostegno alla persona.
La Fondazione Banco Alimentare Onlus si propone di rivoluzionare la configurazione tradizionale delle politiche sociali, basata sui principi assistenzialistici, sul prevalere delle erogazioni monetarie e sui costi estremamente elevati, per puntare in questi tempi di crisi al sostegno e alla promozione della famiglia, collocandola al centro degli interventi in luogo del singolo bisognoso. Nell'esperienza di questi anni di sostegno ai più poveri –secondo il Rapporto- è risultato sempre più chiaro che chi vive un bisogno alimentare è, il più delle volte, anche portatore di numerosi altri bisogni.
L'imbattersi in problematiche umane e familiari molto gravi spinge infatti più incisivamente a scoprire desideri di condivisione totale e di maggior coinvolgimento con le persone. Il servizio Pronto Banco punta ad esplicitarsi come interesse alla totalità della persona ed è espressione di pura gratuità. Lontana da esso ogni intenzione clientelare che spesso si coglie nelle iniziative “raffazzonate”.
Altro aspetto che viene fuori dalle attività del servizio di «Pronto Banco» è di come molte persone siano completamente disinformate dagli eventuali bandi e progetti europei nazionali o regionali che in molti casi risultano burocraticamente "complicati" e poco comprensibili agli interessati, e che invece potrebbero seriamente risolvere le problematiche di chi versa nel “bisogno”.

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